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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6592 del 3 giugno 1994
«La permanenza di conseguenze dannose o pericolose del reato, eliminabili da parte dell'autore di questo, preclude l'ammissione all'oblazione solo per le contravvenzioni punibili con pena alternativa; per quelle punibili con la sola ammenda invece...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3236 del 18 marzo 1994
«L'istituto dell'oblazione previsto dall'art. 162 c.p. si differenzia sostanzialmente da quello di cui all'art. 162 bis stesso codice, aggiunto dall'art. 12 della L. 24 novembre 1981, n. 689. Nel primo si configura un vero e proprio diritto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3434 del 8 aprile 1993
«Il presupposto della non persistenza delle conseguenze dannose e pericolose del reato eliminabili dal contravventore è richiesto per essere ammessi all'oblazione discrezionale prevista dall'art. 162 bis c.p. per le contravvenzioni punite con pena...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40037 del 7 novembre 2011
«Nel caso in cui il giudice, al momento della deliberazione finale, abbia derubricato un reato non oblabile in altro oblabile, l'imputato ha il diritto di chiedere l'oblazione soltanto se, entro il momento della formulazione delle conclusioni,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28682 del 1 luglio 2004
«Quando, a seguito della derubricazione del fatto contestato ex art. 521 c.p.p., il giudice pronuncia sentenza di condanna per un reato che, a differenza di quello contestato originariamente, consente l'oblazione ai sensi degli artt. 162 e 162 bis...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8973 del 8 marzo 2011
«La somma di denaro dovuta a titolo di oblazione, non è rateizzabile dato che è predeterminata dalla legge senza che rilevino le condizioni economiche dell'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16488 del 15 maggio 2006
«Non costituisce motivo di inammissibilità della domanda di oblazione la circostanza che l'imputato sia stato chiamato a rispondere, nello stesso processo, anche di altro reato non oblabile.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1660 del 17 agosto 1993
«Nell'ipotesi di declaratoria di estinzione del reato per oblazione (anche speciale) le spese del procedimento penale devono gravare sull'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5106 del 1 febbraio 2008
«In tema di estinzione del reato per oblazione, il mancato accertamento da parte del giudice dell'avvenuto pagamento da parte dell'imputato, cui consegua l'illegittima condanna dello stesso, è rilevato, quando risulti documentalmente, anche dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38540 del 21 settembre 2007
«In tema di oblazione, l'imputato originariamente condannato con decreto a pena illegale per una contravvenzione originariamente punibile con pena congiunta, ma divenuta nel frattempo punibile con pena alternativa in forza dell'attribuzione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36570 del 4 novembre 2006
«Quando il giudice abbia ammesso l'imputato all'oblazione discrezionale, fissandogli un termine per il pagamento e rinviando il processo per la verifica della sua regolarità, l'adempimento dell'obbligo pecuniario è sufficiente a produrre l'effetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7645 del 2 marzo 2006
«Nel caso in cui l'imputato, nel corso dell'istruttoria dibattimentale, abbia presentato istanza di oblazione subordinata ad una diversa e più favorevole qualificazione giuridica del fatto, dalla quale discenda la possibilità di essere ammesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16864 del 9 aprile 2004
«L'oblazione facoltativa di cui all'art. 162 bis c.p. è applicabile ai reati attribuiti alla competenza del giudice di pace (nella fattispecie: art. 187 c.s. guida in stato di ebbrezza conseguente all'assunzione di stupefacenti) attesa l'esplicita...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17421 del 14 aprile 2003
«A seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274, che ha reso possibile l'oblazione di cui all'art. 162 bis c.p. anche per il reato di guida in stato di ebbrezza (art. 186, comma 1 e 2 cod. strada), nel periodo transitorio è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11355 del 22 novembre 1995
«È ammissibile il ricorso per cassazione della parte civile avverso sentenza di proscioglimento dell'imputato per estinzione del reato per intervenuta oblazione (art. 162 bis c.p.) in quanto essa è correlata all'interesse, processualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12196 del 3 dicembre 1994
«L'oblazione prevista dall'art. 162 c.p. per i reati punibili con la sola ammenda (salve le particolari ipotesi di cui all'art. 127 della L. 24 novembre 1981 n. 689), forma oggetto di un vero e proprio diritto dell'imputato, esercitabile, a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3851 del 3 aprile 1992
«I criteri della valutazione della «gravità del fatto», demandata al potere discrezionale del giudice dal quarto comma dell'art. 162 bis c.p (introdotto dall'art. 126, L. 24 novembre 1981, n. 689), devono essere intesi nel senso più ampio e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42109 del 11 ottobre 2013
«In caso di sospensione condizionale subordinata all'adempimento di un obbligo, ove in sentenza non sia stato indicato il termine entro il quale l'imputato deve provvedere a tale adempimento, esso coincide con quello previsto dall'art. 163 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16430 del 27 aprile 2011
«È illegittima la concessione della sospensione condizionale della pena a fronte dell'accertata pericolosità sociale dell'imputato cui faccia seguito l'applicazione di misura di sicurezza, posto che il predetto beneficio implica la presunzione che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8050 del 27 febbraio 2007
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena non può mai risolversi in un pregiudizio per l'imputato in termini di compromissione del carattere personalistico e rieducativo della pena; tuttavia, tale pregiudizio non può ritenersi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7225 del 27 febbraio 2006
«È legittimo il diniego della sospensione condizionale della pena qualora si tratti di reato attribuito alla competenza del giudice di pace (nella specie delitto di lesioni personali), commesso prima della data di entrata in vigore del D.L.vo n....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46793 del 2 dicembre 2004
«Nell'ipotesi in cui sia stata concessa la sospensione condizionale della pena, non può più essere applicato il trattamento punitivo previsto (nella fattispecie per il reato di lesioni lievissime) dall'art. 52 del D.L.vo n. 274 del 2000, e in linea...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21730 del 7 maggio 2004
«Il divieto di applicazione della sospensione condizionale della pena per più di due volte, non ricorre nel caso in cui l'imputato abbia in precedenza riportato due condanne, a pena sospesa per reato depenalizzato da una legge successiva, giacché...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3619 del 9 aprile 1993
«Il presupposto per l'applicabilità della sospensione condizionale della pena è che la pena inflitta debba essere ancora, in tutto o in parte, espiata. In mancanza di detto presupposto, quindi (come si verifica quando la pena inflitta sia già stata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11104 del 7 marzo 2014
«La rinuncia al beneficio della sospensione condizionale della pena, in quanto atto personalissimo idoneo ad incidere sul profilo sanzionatorio, può essere validamente proposta solo dall'imputato e non anche dal suo difensore privo di specifica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19190 del 11 maggio 2001
«Non sussiste interesse ad impugnare da parte dell'imputato cui sia stata concessa, benché non richiesta, la sospensione condizionale della pena. Non assume infatti rilevanza, ai fini di una eventuale impugnazione, la mera opportunità di riservare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12279 del 29 novembre 2000
«Per la concessione della sospensione condizionale della pena non sono ipotizzabili né la necessità di una istanza dell'imputato né il potere della parte di rinunciarvi, con la sola precisazione che la concessione medesima non può risolversi in un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29865 del 26 luglio 2011
«Ai fini dell'applicabilità dell'ultimo comma dell'art. 164 c.p., nella parte in cui consente di concedere la sospensione della pena anche a chi abbia già riportato una condanna sospesa, è necessario che tra la precedente e la nuova condanna non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8833 del 8 agosto 1994
«L'art. 164, ultimo comma, c.p., che prevede e disciplina in via di eccezione («tuttavia») la possibilità di concedere per la seconda volta il beneficio della sospensione condizionale, in base al cumulo della pena da infliggere con quella irrogata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 222 del 13 gennaio 1994
«In relazione al divieto di applicazione della sospensione condizionale della pena per più di due volte, non possono incidere sfavorevolmente per l'imputato condanne precedenti per le quali sia stato accordato il predetto beneficio qualora, per...»