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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7337 del 27 luglio 1998
«L'area di applicazione della responsabilità extracontrattuale per la lesione del diritto di credito, va peraltro, circoscritta ai danni che hanno direttamente inciso sull'interesse oggetto del diritto. (In applicazione di tali principi, la S.C.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7713 del 7 giugno 2000
«Costituzione, va necessariamente esteso fino a ricomprendere il risarcimento non solo dei danni in senso stretto patrimoniali ma di tutti i danni che almeno potenzialmente ostacolano le attività realizzatrici della persona umana, la lesione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1540 del 11 febbraio 1995
«...come fatto che incida su una posizione soggettiva attiva tutelata come diritto perfetto), per i danni prodotti da reato, invece, l'ingiustizia è in re ipsa e non ha quindi bisogno di essere riconnessa alla violazione di un diritto soggettivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4205 del 25 marzo 2002
«I danni patrimoniali futuri risarcibili sofferti dal coniuge di persona deceduta a seguito di fatto illecito, ravvisabile nella perdita di quei contributi patrimoniali o di quelle utilità economiche che, sia in relazione ai precetti normativi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10629 del 26 ottobre 1998
«In materia di responsabilità derivante dalla circolazione di veicoli, l'art. 2054 c.c. esprime, in ciascuno dei commi che lo compongono, principi di carattere generale, applicabili a tutti i soggetti che da tale circolazione, comunque, ricevano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6630 del 15 dicembre 1981
«Il risarcimento di danni futuri conseguenti alla morte di un congiunto, dovuta a fatto illecito, è ammissibile solo in relazione all'accertata probabilità di sovvenzioni durevoli e costanti di cui i superstiti avrebbero beneficiato in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25028 del 10 ottobre 2008
«Il rigore del principio dell'equivalenza delle cause, di cui all'art. 41 cod. pen., in base al quale, se la produzione di un evento dannoso è riferibile a più azioni od omissioni, deve riconoscersi ad ognuna di esse efficienza causale, trova il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 576 del 11 gennaio 2008
«Pur essendo indubbio il connotato della pericolosità insito nella pratica terapeutica della trasfusione del sangue e dell'uso degli emoderivati, ciò non si traduce nella pericolosità anche della correlata attività di controllo e di vigilanza cui è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13400 del 8 giugno 2007
«...o. Non sussiste, invece, nessuna responsabilità dell'agente per quei danni che non dipendano dalla sua condotta, che non ne costituisce un antecedente causale, e si sarebbero verificati ugualmente anche senza di essa, né per quelli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 484 del 15 gennaio 2003
«In virtù del principio di regolarità causale, tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un determinato evento dannoso non si sarebbe verificato debbono ritenersi causa del medesimo, salvo che non si accerti, ai sensi dell'art. 41, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5120 del 3 marzo 2011
«Ne consegue che è correttamente motivata la sentenza di merito la quale condanni l'amministrazione finanziaria al risarcimento del danno per avere, nonostante le diffide, tardivamente annullato, in sede di autotutela, e solo a seguito di ulteriori...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13021 del 23 dicembre 1997
«Conseguentemente la pronunzia di annullamento del provvedimento amministrativo di revoca della concessione o della licenza, resa dal giudice amministrativo, restituendo alla sua originaria consistenza il diritto soggettivo, rende esperibile, per i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11955 del 21 settembre 2001
«La risarcibilità dei danni derivanti ai soggetti privati dall'emanazione di atti o provvedimenti illegittimi della P.A., lesivi di situazioni di interesse legittimo, dipende in concreto dal necessario accertamento dell'effettività del danno e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26925 del 10 novembre 2008
«...le dimissioni del lavoratore; l'Inps, convenuto per il risarcimento dei danni subiti dal lavoratore per l'erronea comunicazione, aveva imputato l'errore a registrazioni nell'archivio magnetico non corrispondenti alla documentazione di supporto).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 540 del 20 gennaio 1997
«In tema di responsabilità dei genitori per i danni cagionati dall'illecito del figlio minore, ove manchi, da parte dei primi, la prova liberatoria di non avere potuto impedire il comportamento dannoso e cioè la dimostrazione di avere impartito al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10189 del 28 aprile 2010
«La norma dell'art. 2052 c.c. - in base alla quale chi si serve di un animale è responsabile dei danni dallo stesso cagionati per il tempo in cui lo ha in uso - trova il proprio fondamento nel principio per cui chi fa uso dell'animale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6454 del 19 marzo 2007
«Ne consegue che, per i danni cagionati dall'animale al terzo, il proprietario risponde in ogni caso e in toto, a meno che non dia la prova del caso fortuito, ossia dell'intervento di un fattore esterno idoneo a interrompere il nesso di causalità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 200 del 9 gennaio 2002
«In tema di responsabilità per danni derivanti dall'urto tra un autoveicolo ed un animale, la presunzione di responsabilità oggettiva a carico del proprietario o dell'utilizzatore di quest'ultimo concorre con la presunzione di colpa a carico del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19975 del 14 ottobre 2005
«La responsabilità del proprietario per i danni cagionati a terzi dalla rovina dell'edificio sussiste, ai sensi dell'art. 2053 c.c., in dipendenza di ogni disgregazione, sia pure limitata, degli elementi strutturali della costruzione, ovvero degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13268 del 6 giugno 2006
«In tema di risarcimento danni derivanti dalla circolazione stradale, il caso fortuito, al pari della colpa del danneggiato o del terzo e della forza maggiore, qualora rappresenti l'unica causa che abbia determinato l'evento dannoso, fa venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11471 del 21 giugno 2004
«...direttive europee che affermano il principio di solidarietà verso il danneggiato o il terzo danneggiato con la evidente tendenza a rimuovere ostacoli per l'integrale e tempestivo ristoro dei danni soprattutto se lesivi della integrità psicofisica.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 726 del 18 gennaio 2001
«A norma dell'art. 2054, terzo comma, c.c., il proprietario del veicolo, essendo responsabile, in solido con il conducente, dei danni causati a terzi dalla circolazione del suo veicolo (se non prova che tale circolazione è avvenuta contro la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4754 del 9 marzo 2004
«In virtù del disposto dell'art. 2054, ultimo comma, c.c., il proprietario o il conducente dell'auto è responsabile dei danni derivanti da vizi di manutenzione o di costruzione dell'autoveicolo, indipendentemente da un suo comportamento colpevole;...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8292 del 31 marzo 2008
«Il trasportato su un veicolo a motore, che abbia patito danni in conseguenza di un sinistro ascrivibile a responsabilità tanto del vettore, quanto del titolare di un terzo veicolo, può pretendere il risarcimento integrale da uno qualsiasi tra i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4353 del 3 marzo 2004
«In caso di scontro tra veicoli, la persona trasportata anche a titolo di cortesia può ottenere, a norma dell'art. 2055 c.c., l'integrale risarcimento dei danni tanto dal conducente e dal proprietario del veicolo dal quale era trasportata, quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21012 del 12 ottobre 2010
«La domanda di risarcimento del danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23734 del 10 novembre 2009
«Il risarcimento dei danni non patrimoniali spetta anche nel caso di concorso di colpa, qualora l'illecito rivesta oggettivamente gli estremi del reato o comunque comporti la lesione di valori della persona costituzionalmente protetti ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8703 del 9 aprile 2009
«...del riportato principio la S.C., cassando la sentenza impugnata e decidendo nel merito, ha rigettato la domanda di risarcimento dei danni asseritamente provocati dal tardivo annullamento in sede di autotutela di una cartella esattoriale).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2557 del 3 febbraio 2011
«Trattasi di interesse protetto, di rilievo costituzionale, non avente natura economica, la cui lesione non apre la via ad un risarcimento ai sensi dell'art. 2043 c.c., nel cui ambito rientrano i danni patrimoniali, ma ad una riparazione ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24362 del 1 dicembre 2010
«In materia di infortunio sul lavoro e malattie professionali, il risarcimento dei danni non patrimoniali, spettante ai prossimi congiunti del lavoratore deceduto a causa di patologie contratte sul luogo di lavoro (nella specie, mesotelioma...»