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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27387 del 12 dicembre 2005
«Ai fini dell'annullamento per conflitto di interessi ai sensi dell'art. 2373 c.c., è essenziale che la delibera sia idonea a ledere l'interesse sociale, inteso come l'insieme di quegli interessi che sono comuni ai soci, in quanto parti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16692 del 26 novembre 2002
«Ai sensi degli artt. 2383 e 2385 c.c., richiamati dal successivo art. 2487, in tema di organi di una società a responsabilità limitata, la nomina e la revoca degli amministratori devono essere iscritte nel registro di cancelleria (art. 100 att....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3091 del 1 ottobre 1975
«Nelle società di capitali, il divieto per l'amministratore, ai sensi dell'art. 2390 primo comma c.c., di assumere la qualità di socio illimitatamente responsabile in società concorrenti, o di esercitare comunque attività concorrente, tendendo ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28819 del 5 dicembre 2008
«In tema di azione di responsabilità nei confronti del direttore generale di società di capitali, la disciplina prevista per la responsabilità degli amministratori si applica, ai sensi dell'art. 2396 cod. civ. (nel testo vigente prima della riforma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19235 del 11 luglio 2008
«Con riguardo alla causa di ineleggibilità per i sindaci delle società per azioni, prevista dall'art. 2399 cod. civ. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore al d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6) e relativa all'esistenza con la società...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9252 del 17 settembre 1997
«In una società per azioni, se il difetto di controllo sindacale ha reso possibile la tenuta non regolare della contabilità, la quale, a sua volta, ha precluso l'esatta rappresentazione della situazione economica alla chiusura dell'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11125 del 7 maggio 2010
«Con la cessione delle obbligazioni convertibili in azioni (nella specie, in adesione ad un'offerta pubblica di acquisto residuale) l'obbligazionista cede l'intera sua posizione contrattuale, entrando essa nella titolarità e disponibilità dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17012 del 26 agosto 2004
«Il diritto di rimborso delle azioni spettante al socio che recede, ai sensi dell'art. 2437 c.c., è rigorosamente ancorato (nel vigore della norma nel testo anteriore alla novella introdotta dal D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 6) alle quotazioni di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6246 del 23 giugno 1998
«La intestazione fiduciaria di titoli azionari ad altro azionista della società comporta la nascita, tra fiduciante e fiduciario, di un rapporto di mandato senza rappresentanza all'esercizio di tutti i diritti connessi alla partecipazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14383 del 3 novembre 2000
«A norma dell'art. 2504 bis c.c., nell'ipotesi di fusione di società, la società risultante dalla fusione (o la società incorporante, nel caso di fusione per incorporazione) succede in tutti i rapporti (e in tutti i relativi diritti ed obblighi)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10602 del 25 settembre 1999
«Lo scopo mutualistico di una società cooperativa è caratteristica essenziale del suo costitutivo, ed anche presupposto indefettibile per il godimento della speciale disciplina «di favore», e dunque si traduce nell'indisponibilità, da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10135 del 2 maggio 2006
«In tema di società cooperative, il recesso convenzionale, contemplato dagli ant. 2518 e 2526 c.c. (nel testo anteriore alle modifiche introdotte dall'ari. 8 del D.L.vo 17 gennaio 2006, n. 6), in quanto previsto dall'atto costitutivo, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5899 del 23 aprile 2002
«Ai sensi degli artt. 2563 e 2565 c.c., la ditta, che può continuare ad essere intitolata al nome dell'imprenditore defunto, si trasmette ai successori unitamente all'azienda, in mancanza di una diversa disposizione testamentaria. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7159 del 6 luglio 1990
«Nel contratto di fornitura di energia elettrica da parte dell'Enel (il quale, pur vertendosi in tema di servizio pubblico essenziale reso da un ente strumentale dello Stato, ha natura privatistica), deve ritenersi consentita la previsione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8856 del 28 giugno 2001
«In tema di trascrizione, quali che siano stati i preliminari che abbiano dato luogo alla formazione dell'atto soggetto a detta forma di pubblicità, la nota trascrizione deve menzionare esclusivamente codesto atto, produttivo dell'effetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 43 del 5 gennaio 1998
«In tema di rilevanza probatoria delle deposizioni di persone che hanno solo una conoscenza indiretta di un fatto controverso occorre distinguere i testimoni de relato actoris e quelli de relato in genere. I primi depongono su fatti e circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28711 del 3 dicembre 2008
«L'efficacia probatoria della confessione postula che essa sia resa da persona capace di disporre del diritto a cui i fatti confessati si riferiscono, ossia da persona che abbia la capacità e la legittimazione ad agire negozialmente riguardo alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 547 del 21 gennaio 1999
«In base all'art. 2732 c.c. alla parte che abbia reso confessione non è concesso di poter fornire dimostrazione diversa da quella della «revoca» (o invalidità) della confessione stessa in conseguenza di errore di fatto in cui incorse o di violenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 647 del 15 gennaio 2008
«Il giuramento da deferire alla controparte difetta del requisito della decisorietà allorquando non attenga a fatti di cui il soggetto chiamato a prestarlo sia stato autore o partecipe (giuramento cosiddetto de veritate) ovvero non contenga la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4847 del 14 aprile 2000
«Il giuramento decisorio può essere deferito dal procuratore della parte solo se sia munito di mandato speciale; tale potere non è compreso nella facoltà — conferita nella procura rilasciata a margine dell'atto di citazione — di deferire «i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 315 del 25 gennaio 1978
«Il giuramento de veritate non può essere convertito in giuramento de scientia, non solo perché la notizia di un fatto non equivale al compimento di esso, ma anche perché, in relazione alla diversa fonte di conoscenza, la responsabilità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2257 del 26 luglio 1974
«L'esistenza del privilegio speciale, previsto dall'art. 2764 c.c. a favore del locatore sulle cose che servono a fornire l'immobile, è collegata ad un rapporto di funzionalità e di inerenza economica fra tali cose e l'immobile locato e, cioè, ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7214 del 25 marzo 2009
«In tema di pegno a garanzia di crediti, il principio di accessorietà desumibile dall'art. 2784 cod. civ comporta la nullità per difetto di causa dell'atto costitutivo della prelazione stipulato in relazione ad un credito non ancora esistente, ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13998 del 28 maggio 2008
«In tema di pegno, la disciplina dettata dall'art. 2797 c.c. è derogabile consensualmente, non solo mediante la previsione di forme di vendita diverse da quelle prescritte dal secondo comma, ma anche mediante la dispensa dall'intimazione al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16986 del 1 agosto 2007
«In tema di revocatoria ordinaria, ai fini dell'integrazione dell'elemento oggettivo dell'eventus damni la cui sussistenza il curatore deve provare, non è necessario che l'atto abbia reso impossibile la soddisfazione del credito, ma è sufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7577 del 15 maggio 2003
«L'accertamento contenuto nella sentenza, passata in giudicato, di un fatto idoneo a produrre determinati effetti destinati a durare nel tempo, pur non contenendo propriamente l'accertamento di un diritto stipite comprendente i singoli diritti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11018 del 21 dicembre 1994
«L'esclusione della garanzia per i vizi della cosa, prevista dall'art. 2922. comma 2, c.c. con riferimento alla vendita forzata compiuta nell'ambito dei procedimenti esecutivi, si riferisce alle fattispecie previste dagli artt. da 1490 a 1497 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17735 del 30 luglio 2009
«L'occupazione di un immobile di proprietà del fallito da parte di un terzo, ancorché risalente ad epoca anteriore all'apertura della procedura concorsuale, è inopponibile al fallimento, in difetto della prova della sua riconducibilità ad un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18346 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, la norma di cui all'art. 2929 c.c., nel tutelare senza riserve l'aggiudicatario non colluso, pone un principio parallelo a quello del giudicato del processo di cognizione, cosa da precludere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14644 del 23 giugno 2009
«Il termine di prescrizione applicabile al diritto al risarcimento del danno, derivato da un fatto astrattamente previsto dalla legge come reato, è sempre quello previsto dall'art. 2947 c.c., a nulla rilevando che l'azione penale sia o meno...»