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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7979 del 15 luglio 1992
«Perché agli effetti della legge penale possa ritenersi sussistere il requisito della «pubblicità» del fatto è sufficiente, ai sensi dell'art. 266, quarto comma, n. 2, c.p., che il fatto sia commesso, oltre che in luogo pubblico o aperto al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11738 del 7 dicembre 1985
«È luogo aperto al pubblico l'edificio scolastico in quanto ad esso è consentito l'accesso a determinate condizioni alla categoria di persone che hanno diritto ad accedere per ragioni scolastiche o di servizio o di relazione con gli uffici in esso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3076 del 4 aprile 1985
«Infatti, poiché l'azione, che offende il comune senso religioso, consiste nella pronuncia di invettive e parole oltraggiose contro la divinità e contro simboli o persone venerate nella religione, è necessario, perché si verifichi l'evento, oltre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23083 del 8 giugno 2011
«Integra il reato di atti contrari alla pubblica decenza l'esibizione dei glutei scoperti ai passanti in luogo di pubblico transito.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2194 del 18 febbraio 1987
«Infatti, dovendosi in tal caso applicare le norme sul concorso formale di reati, lo stesso fatto può essere riesaminato sotto il profilo della violazione di legge rimasta estranea al giudicato già formatosi. (Nella specie, relativa ad ostentati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3254 del 28 aprile 1986
«...alla pubblica decenza tutti quegli atti che, in spregio ai criteri di convivenza e di decoro che debbono essere osservati nei rapporti tra i consociati, provocano in questi ultimi disgusto e disapprovazione, come l'orinare in luogo pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1749 del 17 febbraio 1987
«L'art. 699 c.p. è rimasto in vigore per il porto senza licenza di armi comuni da sparo fuori della propria abitazione, ma non in luogo pubblico o aperto al pubblico; per il porto d'armi bianche proprie; per il porto d'arma comune da sparo, con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7153 del 7 luglio 1986
«Sussiste il reato di porto illegale di arma comune da sparo in luogo pubblico quando l'arma sia trasportata in una vettura che percorre una pubblica via.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10431 del 17 novembre 1997
«In tema di reati concernenti le armi, deve escludersi la configurabilità del delitto di porto di arma in luogo pubblico o aperto al pubblico, di cui agli artt. 12 e 14 L. 14 ottobre 1974, n. 497, nonché della contravvenzione di porto di arma in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8539 del 17 settembre 1993
«In materia di porto di armi comuni da sparo, l'ipotesi «residuale» tra la originaria prescrizione dell'art. 699 c.p. (concernente il porto «fuori della propria abitazione o della appartenenza di essa») e quella di cui all'art. 10, L. 14 ottobre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7181 del 9 luglio 1999
«...o perché le sue ripercussioni sono tanto ampie ed immediate che la collettività ne faccia esperienza comune anche in vista della sua incidenza sull'interesse pubblico che spinge ciascuno dei componenti della collettività stessa a conoscerlo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1071 del 4 febbraio 1987
«...sopravvenuta impossibilità oggettiva (o per disposizione del giudice) di libero accesso in aula al momento della lettura del dispositivo della sentenza — è necessaria una impugnativa di falso dell'atto pubblico rappresentato dal verbale suddetto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7620 del 5 giugno 2001
«In particolare, nel rapporto di lavoro subordinato è configurabile in linea di massima l'obbligo del lavoratore di ricevere comunicazioni, anche formali, sul posto di lavoro, in dipendenza del potere direttivo e disciplinare al quale egli è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9658 del 24 luglio 2000
«Infatti, la relazione dell'ufficiale notificante, come ogni altro atto pubblico formato da pubblico ufficiale, fornisce prova piena, fino a querela di falso, di quanto avvenuto in sua presenza e delle dichiarazioni ricevute, ma non della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1592 del 12 febbraio 2000
«Le notificazioni di atti ad un avvocato, dipendente da un ente pubblico, che operi presso un ufficio legale ubicato all'interno di una sede dell'ente stesso, può avere luogo, in caso di assenza del notificando, a mani di qualsiasi persona inserita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7329 del 5 luglio 1993
«...servizio di carattere volontario, configurabili come mansioni onorarie in favore di uno Stato (nella specie, console onorario), senza che, a tale riguardo, assumano rilievo la natura di pubblico impiego e la stabilità o non del relativo rapporto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17903 del 30 luglio 2010
«...specie, un rapporto d'impiego pubblico), postulando essa, secondo la "ratio" della predetta norma, una relazione di fatto fra il soggetto ed il luogo tale da rendere assai probabile la tempestiva ricezione della notifica da parte del notificando.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21802 del 5 giugno 2002
«...indagini, l'assunzione dell'atto in questione venga effettuata ad iniziativa o, comunque, sotto il controllo dell'unico organo (il pubblico ministero) al quale istituzionalmente compete il potere-dovere di attribuire a taluno la suddetta qualità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8071 del 4 settembre 1996
«...di notificazione e di tutti gli atti conseguenti al provvedimento invalidamente notificato, senza che il notificante possa fornire con altri mezzi la prova di circostanze che, per espresso disposto di legge, devono emergere dall'atto pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 17299 del 12 luglio 2013
«In tema di assunzione all'estero della prova civile, la mancata informazione delle parti circa il tempo ed il luogo dell'assunzione della prova non contrasta con l'ordine pubblico interno, sempre che l'autorità che abbia disposto la rogatoria non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3347 del 5 dicembre 1996
«In conformità all'orientamento espresso dalle Sezioni unite della Suprema Corte, deve ritenersi che i decreti autorizzativi delle intercettazioni debbano essere allegati dal pubblico ministero agli atti da trasmettere al giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38944 del 14 ottobre 2003
«Ne consegue che deve considerarsi tardiva, e dunque inammissibile, la dichiarazione di opposizione depositata tempestivamente presso la cancelleria del luogo in cui si trova la persona offesa, e tuttavia pervenuta nella cancelleria del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9016 del 6 luglio 2000
«In tema di domande di ammissione al passivo fallimentare, l'elezione di domicilio da parte di uno dei creditori istanti ex art. 93 comma secondo L. fall. comporta che tutte le successive notificazioni vengano compiute al domicilio eletto, e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14103 del 23 settembre 2003
«...soggetta alla disciplina della legge fallimentare; è, dunque, esclusa l'applicabilità, con riferimento al decreto che dispone la vendita, delle norme del codice civile sulla formazione del contratto come l'art. 1336 in tema di offerta al pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2548 del 19 maggio 2000
«Esso, quindi, non presuppone affatto la richiesta di conversione della pena pecuniaria da parte del pubblico ministero, alla quale deve darsi luogo, ai sensi del precedente comma 2 dello stesso art. 660 c.p.p., solo in presenza della diversa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1233 del 20 aprile 1995
«Il provvedimento con il quale il magistrato di sorveglianza, a fronte della richiesta, da parte del pubblico ministero, di conversione di pena pecuniaria per insolvibilità di condannato irreperibile, declini la competenza propria e di qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3378 del 10 giugno 1997
«Conseguentemente, facendo riferimento, il citato art. 107, al luogo di residenza del condannato risulti detenuto o internato in luogo diverso, ricompreso nella giurisdizione di altro magistrato di sorveglianza; e ciò anche in considerazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3665 del 27 marzo 1992
«In tema di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico (art. 476 c.p.), il prontuario «modello 239» sul quale gli agenti della polizia stradale annotano, in occasione di un incidente stradale, sia i dati da loro rilevati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 459 del 24 gennaio 1997
«...un pubblico ufficiale, rispetto a quella di abuso di ufficio ex art. 323 c.p. nella formulazione precedente alla riforma del 1990, per la quale era stata emessa sentenza di non luogo a procedere per estinzione del reato conseguente ad amnistia).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 389 del 14 gennaio 1998
«In tema di false dichiarazioni a pubblico ufficiale (art. 495 c.p.) è affetta da vizio logico di motivazione la sentenza che escluda l'elemento psicologico del reato per ignoranza da parte dell'imputato di una precedente sentenza dichiarativa di...»