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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3181 del 17 aprile 1990
«L'art. 2383 c.c., che riserva all'assemblea la nomina e la revoca degli amministratori della società, e l'art. 2386 dello stesso codice, che affida agli altri amministratori la sostituzione dell'amministratore venuto a mancare nel corso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6013 del 10 maggio 2000
«Qualora lo statuto di una società per azioni attribuisca il potere di rappresentare la società in giudizio al presidente e ai consiglieri delegati e non anche al consiglio di amministrazione deve considerarsi invalida la delibera del consiglio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18574 del 4 settembre 2007
«Lo speciale regime ex art. 2384 c.c., di inopponibilità delle limitazioni del potere rappresentativo degli amministratori di una società per azioni ai terzi che non versino in situazione di dolo, per aver intenzionalmente stipulato un atto con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12592 del 24 maggio 2010
«In tema di compenso in favore dell'amministratore di una società di capitali, che abbia agito come organo, legato da un rapporto interno alla società, e non nella veste di mandatario libero professionista, la facoltà dell'amministratore di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1089 del 1 febbraio 1992
«Con riguardo al contratto, che sia stato stipulato, in posizione di conflitto di interessi, dall'amministratore unico di una società di capitali, ovvero dall'amministratore delegato che abbia agito nell'ambito dei poteri conferitigli e quindi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16050 del 8 luglio 2009
«La responsabilità degli amministratori e dei sindaci di società ha natura solidale, ai sensi dell'art. 1292 c.c., e tale vincolo sussiste - tanto quando la responsabilità sia contrattuale, quanto ove essa sia extracontrattuale - anche se l'evento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8001 del 27 aprile 2004
«La funzione informativa del bilancio e il correlato diritto all'informazione, stabiliti dall'art. 2423 c.c., nel testo vigente dopo le modifiche apportate D.L.vo n. 127 del 1991, trovavano già un fondamento nella normativa precedentemente in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17210 del 28 agosto 2004
«In tema di società per azioni, l'utilità patrimoniale di cui all'art. 2426, primo comma, numero 5, c.c., costituente il presupposto per la capitalizzazione della spesa, tra l'altro, di ampliamento e per la sua iscrizione nell'attivo dello stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4734 del 11 maggio 1998
«L'obbligo fissato dall'art. 2432, terzo comma, c.c. (nel testo anteriore alla modifica introdotta dal D.L.vo 9 aprile 1991, n. 127 di attuazione delle direttive CEE n. 78/660 e n. 83/349, ed applicabile anche in tema di società a responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24037 del 13 novembre 2009
«In tema di società, il nuovo testo dell'art. 2495 c.c., introdotto dall'art. 4 del D.L.vo n. 6 del 2003, secondo il quale la cancellazione dal registro delle imprese determina, contrariamente al passato, l'estinzione della società, si applica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2755 del 22 marzo 1994
«Con riguardo al trasferimento di azienda per atto tra vivi, il contestuale trasferimento della ditta (ai sensi dell'art. 2565, secondo comma c.p.c.) deve essere oggetto di una distinta manifestazione di volontà negoziale, ma tale manifestazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29268 del 20 luglio 2007
«In tema di reati societari, non sussiste continuità normativa tra il reato di indebita concessione di prestiti e garanzie ad amministratori, direttori generali, sindaci e liquidatori di società commerciali (art. 2624 c.c.) e il reato di infedeltà...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37033 del 9 novembre 2006
«La legittimazione alla proposizione della querela per il reato di infedeltà patrimoniale dell'amministratore prevista dal vigente testo dell'art. 2634 c.c., introdotto dal D.L.vo n. 61 del 2002, spetta non solo alla società nel suo complesso ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7317 del 20 febbraio 2004
«In tema di reati societari, l'art. 2636 c.c. (illecita influenza sull'assemblea), nella nuova formulazione introdotta dal D.L.vo n. 61 del 2002, prevede una condotta di frode caratterizzata da comportamenti artificiosi, rappresentati da una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2800 del 4 maggio 1985
«La trascrizione degli acquisti mortis causa (ossia per successione nei diritti già esistenti in capo al de cuius ma non per diritti che si creino ex novo , sia pure in forza del testamento o per diritti che comunque non appartenevano già al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9297 del 18 aprile 2007
«In tema di responsabilità aggravata, la norma dell'art. 96, c.p.c., nell'affidare al giudice avanti al quale si è «agito o resistito» (primo comma) ed a quello che ha compiuto l'accertamento «l'inesistenza del diritto» (secondo comma) il compito...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 29451 del 17 dicembre 2008
«In tema di imposta di registro, deve ritenersi, sulla base della normativa tributaria vigente, che il legislatore ha inteso ampliare il concetto di terzo cui fa riferimento l'art. 2704 c.c., comprendendovi anche l'Amministrazione finanziaria,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11404 del 2 novembre 1995
«Il documento contenente il «conto economico» di un'impresa commerciale rientra tra le scritture contabili disciplinate dagli artt. 2709 e segg. c.c. e fa prova contro l'imprenditore ancorché privo della sua sottoscrizione o di quella di un suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 426 del 15 gennaio 2000
«L'art. 2724 n. 1 c.c., nel consentire in ogni caso la prova testimoniale in presenza di un «principio di prova scritta» — che sia tale da far apparire verosimile il fatto allegato — postula la esistenza di un nesso logico fra lo scritto ed il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 720 del 26 gennaio 1987
«L'art. 2724, n. 1, c.c., il quale introduce un'eccezione al divieto della prova testimoniale, quando vi sia un «qualsiasi scritto, proveniente dalla persona contro la quale la domanda è diretta o dal suo rappresentante, che faccia apparire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2046 del 3 maggio 1978
«Al fine dell'ammissibilità della prova testimoniale a norma dell'art. 2774 n. i c.c., per la sussistenza di «un principio di prova per iscritto», l'indagine sulla verosimiglianza del fatto allegato rispetto a quello accertato dal documento, e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26686 del 6 dicembre 2005
«Pur essendo vero che le ammissioni contenute nella comparsa di risposta — così come in uno degli atti processuali di parte indicati dall'art. 125 c.p.c. — siccome facenti parte del processo, possono assumere anche il carattere proprio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5752 del 11 giugno 1999
«In relazione al principio per cui il carattere complementare e sussidiario del giuramento suppletorio impone al giudice, prima di ammetterlo, di provvedere sugli altri mezzi di prova eventualmente richiesti dalle parti a fondamento della domanda o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9466 del 19 maggio 2004
«Atteso che il divieto del patto commissorio, posto dall'art. 2744 c.c., va interpretato non secondo un criterio formalistico e strettamente letterale, ma secondo un criterio ermeneutico e funzionale, finalizzato ad una più efficace tutela del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17120 del 27 agosto 2004
«Il credito dell'Amministrazione doganale derivante dall'indebita corresponsione di un prefinanziamento collegato ad esportazioni per le quali siano state richieste sovvenzioni (cosiddette restituzioni all'esportazione) a carico del Fondo Europeo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27044 del 18 dicembre 2006
«E manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale dell'art. 2777 c.c., per contrasto con gli artt. 3 e 24 Cost., sotto il profilo della ingiustificata disparità di trattamento tra il creditore garantito da pegno rispetto al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4926 del 4 maggio 1991
«Il credito dell'amministrazione finanziaria, avente ad oggetto l'Invim, relativa ad un immobile venduto in sede esecutiva in danno del debitore proprietario dell'immobile stesso e, come tale, soggetto passivo dell'imposta ai sensi dell'art. 4 del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, la prova della disponibilità da parte del fallito di un consistente patrimonio azionario ed immobiliare non è sufficiente ad escludere la sussistenza dello stato d'insolvenza, né la conoscenza dello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4698 del 25 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, non compete al giudice delegato, nella sede della verifica dell'esecuzione dello stesso ai sensi dell'art. 136 legge fall., il potere di ordinare la cancellazione delle ipoteche iscritte sui beni del fallito in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10909 del 25 luglio 2002
«In tema di vendita forzata, il giudice dell'esecuzione (o quello delegato al fallimento) può, con proprio provvedimento, porre le spese per la cancellazione delle trascrizioni ed iscrizioni gravanti sull'immobile trasferito a carico...»