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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3355 del 7 aprile 1987
«Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo non costituisce un processo autonomo, completamente avulso e separato dal procedimento sommario di ingiunzione, ma solo l'ulteriore sviluppo, sia pure eventuale, della fase monitoria, caratterizzato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6520 del 7 giugno 1991
«Tale provvedimento, che può ricondursi al potere di direzione del procedimento che compete al giudice istruttore (art. 175 c.p.c.), non può ledere il diritto di difesa delle parti e non può pertanto prescindere dalla sua tempestiva comunicazione,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 251 del 25 marzo 1988
«Conseguentemente è ammissibile l'istanza volta a sollecitare l'esercizio da parte della Suprema Corte del potere di revoca d'ufficio di un'ordinanza emessa in funzione della sospensione del processo nelle ipotesi indicate nell'art. 295 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 17299 del 12 luglio 2013
«In tema di assunzione all'estero della prova civile, la mancata informazione delle parti circa il tempo ed il luogo dell'assunzione della prova non contrasta con l'ordine pubblico interno, sempre che l'autorità che abbia disposto la rogatoria non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16915 del 2 agosto 2011
«Pur dovendo essere ordinariamente proposta l'istanza di verificazione giudiziale dell'autenticità di una scrittura privata prodotta in giudizio e tempestivamente disconosciuta nel termine perentorio previsto per le deduzioni istruttorie, detta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12695 del 19 maggio 2008
«Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l'autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12976 del 23 ottobre 2001
«L'istanza di verificazione della scrittura privata disconosciuta (che può essere anche implicita, come quando si insista per l'accoglimento della pretesa presupponente l'autenticità del documento) non esige la formale apertura di un procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9314 del 3 settembre 1993
«Il giudice della causa, nel cui ambito sia stata prodotta una scrittura privata che venga disconosciuta dall'interessato, è funzionalmente competente per il procedimento conseguente all'istanza di verificazione, in via incidentale, della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 23433 del 16 ottobre 2013
«Il giudice della causa, in cui sia stata prodotta una scrittura privata disconosciuta dall'interessato, è funzionalmente competente per il procedimento conseguente all'istanza, proposta in via incidentale, di verificazione della stessa scrittura,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 5929 del 13 aprile 2012
«In tema di istanza di verificazione della scrittura privata in via incidentale, poichè l'art. 220 cod. proc. civ. è norma che, in quanto compresa nella disciplina del procedimento davanti al tribunale in sede collegiale, quando impone la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4231 del 23 febbraio 2007
«La causa di sospensione del processo principale viene meno non al verificarsi di una qualsiasi ipotesi di cancellazione della causa incidentale dal ruolo, di sospensione o di interruzione di essa, ma soltanto quando il giudizio di falso sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3690 del 9 marzo 2012
«L'istituto della riunione di procedimenti relativi a cause connesse, previsto dall'art. 274 c.p.c., operante anche in sede di legittimità, è inapplicabile non solo nel caso di giudizi pendenti in gradi diversi, ma anche quando i due procedimenti,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2671 del 5 febbraio 2013
«L'istanza di sospensione dell'efficacia esecutiva o dell'esecuzione della sentenza impugnata, formulata ai sensi dell'art. 283 c.p.c., mette capo ad un subprocedimento incidentale, privo di autonomia rispetto al giudizio di merito, sicché la...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5950 del 14 marzo 2007
«In tema di procedimento di correzione di errori materiali, l'art. 288 c.p.c., nel disporre che le sentenze possono essere impugnate relativamente alle parti corrette nel termine ordinario decorrente dal giorno in cui è stata notificata l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28175 del 16 luglio 2007
«In tema omicidio volontario, in mancanza di circostanze che evidenzino ictu oculi l'animus necandi la valutazione dell'esistenza del dolo omicidiario può essere raggiunta attraverso un procedimento logico d'induzione da altri fatti certi, quali i...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2442 del 9 febbraio 2004
«Qualora il procedimento sia stato sospeso, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., in attesa della definizione di questione pregiudiziale da parte di altro giudice, il provvedimento, che, sull'istanza di riassunzione presentata dopo la sopravvenienza della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3718 del 14 febbraio 2013
«Durante la sospensione del processo, secondo l'art. 298, primo comma, c.p.c., non possono essere compiuti atti del procedimento, con la conseguenza che è inefficace, in quanto funzionalmente inidonea a provocare la riattivazione del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9623 del 22 aprile 2010
«La domanda di rivendicazione di somme già acquisite ad un fallimento deve essere proposta nelle forme previste dagli artt. 93 e segg. o 101 della legge fall., in quanto il relativo procedimento è l'unico idoneo ad assicurare il principio della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19697 del 11 settembre 2009
«In tema di fallimento, qualora sia applicabile la disciplina c.d. intermedia prevista dal D.L.vo n. 5 del 2006 per le procedure apertesi nel periodo compreso tra il 16 luglio 2006 ed il 1° gennaio 2008 (data di entrata in vigore delle ulteriori...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35979 del 25 ottobre 2002
«Ne consegue che è nulla ed improduttiva di effetti la notifica dei suddetti provvedimenti al condannato presso lo studio professionale del difensore, ancorché il condannato abbia ivi eletto domicilio nel procedimento di cognizione in quanto detta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3396 del 24 novembre 1995
«È carente di motivazione il provvedimento del tribunale di sorveglianza che abbia rigettato l'istanza di riabilitazione ritenendo insussistente il ravvedimento dell'istante sulla base della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26831 del 14 dicembre 2006
«Il decreto camerale, con il quale la corte d'appello, a norma dell'art. 22, secondo comma, della legge fall., accoglie il reclamo avverso il decreto del tribunale di rigetto dell'istanza di riapertura del fallimento e dispone la rimessione degli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23032 del 2 novembre 2007
«In caso di riapertura del fallimento di una società che abbia trasferito la sede legale all'estero dopo la chiusura della precedente procedura concorsuale, sussiste la giurisdizione del giudice italiano, in quanto l'accoglimento dell'istanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1711 del 11 febbraio 1999
«L'imputato che chiede l'applicazione della continuazione tra i fatti oggetto del procedimento e quelli già giudicati con sentenza irrevocabile di condanna ha l'onere di esibire copia della decisione emessa o, almeno, di fornire tutti i dati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 217 del 8 marzo 1994
«Il procedimento per l'applicazione della disciplina del reato continuato, previsto dall'art. 671 c.p.p., deve svolgersi secondo le forme stabilite dall'art. 666, terzo comma, c.p.p., che, in quanto norma di carattere generale, deve trovare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 118 del 3 marzo 1992
«La richiesta rivolta al giudice dell'esecuzione con la quale si instaura il procedimento disciplinato dall'art. 666 c.p.p. non ha natura di impugnazione e, pertanto, non può essere dichiarata inammissibile per il solo fatto che, a sostegno di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 749 del 16 maggio 2000
«Qualora, invece, sia lo stesso giudice dell'esecuzione a dichiarare condonata la pena con provvedimento impugnabile a norma degli artt. 672, comma primo, e 667 c.p.p., la decisione assume — in forza del generale principio del ne bis in idem...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1308 del 3 febbraio 1993
«Nel procedimento di estensione del fallimento al socio illimitatamente responsabile, ai sensi dell'art. 147 R.D. 16 marzo 1942, n. 267, è ammissibile l'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, in quanto il procedimento medesimo comporta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3596 del 13 giugno 2000
«L'irrevocabilità della sentenza con la quale sia stata disposta la confisca di una cosa non è di ostacolo a che un soggetto rimasto estraneo al procedimento penale conclusosi con detta sentenza, assumendo di essere titolare di diritti sulla cosa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 21800 del 24 settembre 2013
«La motivazione del decreto, ove necessaria, come nel caso in cui tale provvedimento sia emesso per definire un procedimento in camera di consiglio, non dev'essere ampia come quella della sentenza, né succinta, come quella dell'ordinanza, ma può...»