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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27925 del 21 dicembre 2011
«A norma dell'art. 320 c.p.c., nel procedimento davanti al giudice di pace non è configurabile una distinzione tra prima udienza di comparizione e prima udienza di trattazione, pur essendo il rito caratterizzato dal regime di preclusioni tipico del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9754 del 23 aprile 2010
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace - ove non è configurabile una distinzione tra prima udienza di comparizione ed udienza di trattazione - il regime di preclusioni dettato dall'art. 38 c.p.c., in tema di rilievo d'ufficio o di eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18 del 4 gennaio 2010
«Nel procedimento davanti al giudice di pace non è configurabile una distinzione tra udienza di prima comparizione e prima udienza di trattazione, cosicché, dopo la prima udienza, non essendo più possibile proporre nuove domande o eccezioni o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25825 del 10 dicembre 2009
«La disciplina di cui all'art. 320 c.p.c. non comporta alcuna deroga al principio della revocabilità di tutte le ordinanze - salvo quelle espressamente dichiarate non revocabili - da parte del giudice che le ha emesse; ne consegue che l'ordinanza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10331 del 21 aprile 2008
«In tema di procedimento davanti al giudice di pace, la maggiore snellezza del rito da osservare non comporta deroghe al sistema delle preclusioni delineato dalla disciplina del giudizio davanti al tribunale in composizione monocratica cui l'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23574 del 14 novembre 2007
«Poiché il procedimento davanti al giudice di pace è regolato, ai sensi dell'art. 311 c.p.c., dalle norme relative a quello davanti al Tribunale, al medesimo è applicabile anche l'art. 178 c.p.c. così come modificato dalla legge n. 353 del 1990. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10032 del 27 aprile 2007
«Nel procedimento davanti al giudice di pace — nel quale non è configurabile una distinzione tra udienza di prima comparizione e prima udienza di trattazione, ed il cui rito è tuttavia caratterizzato dal regime di preclusioni che assiste il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17992 del 7 settembre 2004
«Il rito davanti al giudice di pace è caratterizzato dallo stesso regime di preclusioni che assiste il procedimento davanti al tribunale, le cui disposizioni sono pur sempre applicabili in mancanza di diversa disciplina, con la conseguenza che dopo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 707 del 19 gennaio 2004
«In materia di procedimento civile avanti al giudice di pace (in forza dell'art. 311 c.p.c. disciplinato, per quanto non espressamente previsto, dalle norme relative al procedimento avanti al Tribunale, in quanto applicabili), ben può tale giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22818 del 3 novembre 2011
«Nel procedimento previsto dall'art. 322 c.p.c., qualora la conciliazione in sede non contenziosa sia impedita dalla mancata presentazione della controparte, il giudice di pace, constatato l'insuccesso del procedimento di natura amministrativa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17482 del 1 agosto 2006
«La concessione a entrambe le parti, da parte del giudice di pace, di un termine di dieci giorni, a decorrere da quello di precisazione delle conclusioni, per il deposito di note illustrative, non determina, di per sé, alcuna violazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5225 del 10 marzo 2006
«Nel procedimento davanti al giudice di pace, la decisione della causa che non sia stata preceduta dalla precisazione delle conclusioni definitive, istruttorie e di merito, né dal semplice invito a provvedervi rivolto dal giudice alle parti,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4365 del 3 marzo 2004
«La decisione assunta dal giudice di pace — come quella assunta dal tribunale in composizione monocratica — difetta di un momento deliberativo che assuma autonoma rilevanza. Ne consegue che, essendo la sentenza formata solo con la sua pubblicazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10753 del 23 luglio 2002
«In materia di procedimento civile avanti al giudice di pace, pur non essendo obbligato a fissare una particolare udienza per la precisazione delle conclusioni, detto giudice deve pur sempre consentire alle parti tale imprescindibile attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12425 del 23 agosto 2002
«La riserva di impugnazione, generalmente inammissibile riguardo a sentenza non definitiva contenente solo statuizioni sulla competenza (impugnabile soltanto con regolamento di competenza), è eccezionalmente ammessa nei confronti della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26375 del 7 dicembre 2011
«Ne deriva che l'erronea individuazione del giudice legittimato a decidere sull'impugnazione non si pone come questione di competenza, ma riguarda la valutazione delle condizioni di proponibilità o ammissibilità del gravame, che deve, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4381 del 25 marzo 2003
«L'art. 365 c.p.c., secondo cui nel giudizio di legittimità le parti stanno in giudizio a mezzo di procuratore iscritto nell'apposito albo trova applicazione — in assenza di alcuna deroga normativa —, anche in relazione alle sentenze pronunciate...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11998 del 25 maggio 2009
«Qualora la parte convenuta in giudizio contesti la competenza del giudice adito secondo le regole ordinarie (nella specie, del giudice di pace) ed affermi la competenza per materia del giudice del lavoro, perché il giudice possa escludere "ictu...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28627 del 2 dicembre 2008
«In tema di spese inerenti la notificazione del titolo esecutivo e le attività di redazione e notificazione del precetto, costituendo esse un accessorio delle spese processuali riferibili al titolo esecutivo giudiziale (secondo un'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 24730 del 4 novembre 2013
«In virtù dell'espresso riferimento all'art. 91 e s. cod. proc. civ., contenuto nel nuovo testo dell'art. 611 cod. proc. civ. - come modificato dall'art. 2, comma terzo, lettera e), n. 39), del d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito in legge 14...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9784 del 24 aprile 2009
«Il valore delle cause di opposizione a precetto va determinato, ai sensi dell'articolo 17, primo comma, c.p.c., con riferimento alla somma precettata nella sua interezza, che è il credito per cui esecutivamente si procede. (Nella fattispecie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21841 del 10 novembre 2005
«L'opposizione avverso la cartella esattoriale rivolta alla riscossione delle spese di custodia liquidate dal giudice dell'esecuzione penale in favore del custode di un autoveicolo sequestrato e successivamente confiscato dal giudice penale deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9233 del 12 luglio 2000
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo l'opponente deve essere parificato, dal punto di vista formale, all'attore dell'ordinario giudizio di cognizione che introduca in thema decidendum che deve essere portato necessariamente a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19987 del 18 luglio 2008
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo che si svolge davanti al giudice di pace, la riduzione del termine a comparire, nella misura della metà del termine ordinario stabilito nell'art. 163 bis c.p.c., deve essere ulteriormente dimezzata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23813 del 16 novembre 2007
«Poiché l'opposizione a decreto ingiuntivo è devoluta dall'articolo 645 c.p.c., in via funzionale e inderogabile, alla cognizione del giudice che ha adottato il decreto, l'opposizione al decreto ingiuntivo emesso dal giudice di pace, davanti al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8028 del 2 aprile 2009
«In tema di opposizione a decreto ingiuntivo da decidere secondo equità dinanzi al giudice di pace, qualora l'opponente, nel sollevare eccezione di compensazione, opponga un credito eccedente la competenza per valore del giudice medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18824 del 17 settembre 2004
«Qualora davanti al giudice di pace, in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo relativo a spese condominiali, l'opponente deduca di aver impugnato con separato giudizio promosso davanti al tribunale della stessa città la delibera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 861 del 21 gennaio 2003
«Ne consegue che qualora tale giudice ritenga che la controversia introdotta con l'opposizione esuli dalla propria competenza per materia (nella specie, quella del giudice di pace per le cause relative alla misura e alla modalità d'uso dei servizi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 629 del 17 gennaio 2003
«Ne consegue che il Giudice di pace adito in sede monitoria, pur funzionalmente competente a decidere sulla relativa opposizione, qualora si deduca la invalidità della delibera assembleare posta a base della pretesa pecuniaria, non può compiere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9769 del 18 luglio 2001
«Ne consegue che, nel caso in cui, nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo emesso dal giudice di pace, sia proposta dall'opponente domanda riconvenzionale eccedente i limiti di valore della competenza del predetto giudice, questi è tenuto...»