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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35331 del 28 settembre 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la domanda proposta oltre il termine di diciotto mesi previsto dal primo comma dell'art. 315 c.p.p., prima che la novella di cui all'art. 15 legge 16 dicembre 1999 n. 479 lo prolungasse a due anni,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28506 del 13 luglio 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la disposizione dell'art. 15 della legge 16 dicembre 1999, n. 479, la quale, sostituendo il comma 2 dell'art. 315 c.p.p., ha elevato ad un miliardo di lire l'entità massima della somma liquidabile,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24287 del 14 giugno 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la disposizione di cui all'art. 15 della legge 16 dicembre 1999, n. 479, la quale, sostituendo il comma 2 dell'art. 315 c.p.c., ha elevato ad un miliardo di lire l'entità massima della somma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2931 del 1 ottobre 1996
«Pertanto, se, pur in pendenza di procedimento penale, sono stati disposti ipoteca legale e sequestro conservativo ai sensi della legge speciale, competente per l'impugnazione è sempre il giudice civile; se, invece, in presenza dei relativi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14484 del 17 aprile 2012
«Il sequestro preventivo del veicolo finalizzato alla confisca per il reato di guida in stato di ebbrezza adottato prima della entrata in vigore della L. n. 120 del 2010, che ha configurato la confisca quale sanzione amministrativa accessoria,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15022 del 13 aprile 2011
«Il sequestro del veicolo per il reato di guida in stato di ebbrezza conserva validità, dopo l'entrata in vigore della legge n. 120 del 2010 di depenalizzazione della sanzione accessoria della confisca, dovendo soltanto valutarsi, ad opera del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43307 del 3 dicembre 2001
«Non è ammissibile nel giudizio di legittimità, anche dopo l'entrata in vigore della legge 7 dicembre 2000, n. 397, la produzione di nuovi documenti attinenti al merito della contestazione e all'applicazione degli istituti sostanziali, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5340 del 1 giugno 1999
«La fase monitoria del procedimento di ingiunzione non ha subito modifiche a seguito dell'entrata in vigore dell'attuale rito del lavoro (legge n. 533 del 1973), né le carenze della memoria di costituzione del giudizio di opposizione rispetto alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1228 del 4 marzo 1993
«Atteso il principio per cui, a parità di effetti di diverse cause di estinzione del reato, opera quella di dette cause che sia sorta per prima, deve ritenersi prevalente l'amnistia propria rispetto alla remissione di querela quando quest'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40355 del 13 novembre 2001
«È configurabile il reato di calunnia anche nel caso, espressamente previsto dall'art. 368 c.p., in cui la falsa incolpazione sia contenuta in una denuncia anonima, in quanto, pur dopo l'entrata in vigore dell'art. 333 c.p.p. che esclude qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3611 del 16 novembre 1999
«In tema di rimessione della querela, la regola interpretativa dettata dalla legge, nel silenzio delle parti, in ordine al pagamento delle spese del procedimento non può che essere quella vigente nel momento in cui è intervenuta la remissione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 715 del 16 dicembre 1999
«È abnorme il provvedimento che dichiari nullo il decreto di citazione a giudizio emesso prima dell'entrata in vigore della L. 16 luglio 1997, n. 234 (e disponga la trasmissione degli atti al pubblico ministero) per non essere stata preceduta la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4447 del 5 febbraio 2007
«A seguito dell'entrata in vigore del comma 1 bis dell'art. 405 c.p.p., introdotto con L. n. 46 del 2006, la decisione della Corte di cassazione sulla insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ex art. 273 c.p.p. comporta l'obbligo del P.M. di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1002 del 9 giugno 1998
«La revoca della condanna, quale prevista dall'art. 673 c.p.p., presuppone l'intervenuta abolitio criminis; condizione, questa, che non può dirsi realizzata quando il fatto continui ad essere previsto come reato, sia pure meno grave, dalla norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5668 del 19 dicembre 1996
«Poiché la riapertura delle indagini preliminari non costituisce l'inizio di un nuovo procedimento penale, la competenza ad emettere i provvedimenti conseguenti alla richiesta del P.M. di riaprire le indagini appartiene allo stesso giudice che ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41687 del 21 novembre 2001
«La disciplina in materia di impedimento a comparire dell'imputato o del difensore, dettata per l'udienza preliminare dall'art. 420 ter c.p.p., pur trovando applicazione, per il richiamo contenuto nell'art. 441, comma 1, stesso codice, anche nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3772 del 15 dicembre 1992
«Se, invece, non riterrà di procedere a modificazione alcuna, si porrà al giudice l'alternativa delineata dall'art. 424 c.p.p. (Nella specie il ricorrente, indagato per il reato di cui all'art. 323, cpv., c.p., aveva impugnato, deducendone...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35213 del 27 settembre 2001
«Il divieto previsto dall'art. 430 bis c.p.p., introdotto dall'art. 25 della legge 16 dicembre 1999 n. 479, che non consente al P.M. di assumere informazioni dalle persone indicate nella lista di cui all'art. 468 c.p.p., non è applicabile alle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25611 del 18 giugno 2009
«Nei giudizi pendenti in primo grado alla data di entrata in vigore del D.L.vo 19 febbraio 1998 n. 51, recante norme in materia di istituzione del giudice unico di primo grado, non è intempestiva l'istanza di accesso al rito abbreviato, formulata a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38188 del 8 ottobre 2003
«Ne consegue che tale norma non è applicabile ai processi nei quali all'entrata in vigore della L. n. 479/99 cit. non era scaduto ancora il termine per la proposizione della richiesta, non potendosi interpretare la stessa come generalizzata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5134 del 9 febbraio 2012
«A seguito della sentenza della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell'Uomo n.10249/03 del 17 settembre 2009, nel caso Scoppola contro Italia, il condannato con sentenza passata in giudicato alla pena dell'ergastolo ha diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3173 del 15 marzo 2000
«Ne consegue che non è consentita l'applicazione in cassazione della normativa sopravvenuta con legge n. 479 del 1999, nella parte in cui, rendendo obbligatoria l'adozione del rito a richiesta dell'imputato, comporta automaticamente la riduzione di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 30 marzo 1993
«Sono regolate dalle norme del nuovo c.p.p. le impugnazioni contro le sentenze pronunciate in giudizi abbreviati innestati su procedimenti che proseguono con l'applicazione delle norme vigenti anteriormente all'entrata in vigore di detto codice e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15293 del 17 aprile 2007
«La sentenza 6 febbraio 2007 n. 26, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge 20 febbraio 2006 n. 46, nella parte in cui, sostituendo l'articolo 593 del c.p.p., non consentiva al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3093 del 4 luglio 1995
«La disposizione di cui all'art. 4 del D.P.R. 22 dicembre 1990 n. 394 la quale stabilisce che il beneficio dell'indulto concesso con lo stesso decreto va revocato di diritto ove colui che ne ha usufruito commetta, nell'arco di cinque anni dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42786 del 28 novembre 2001
«In tema di istigazione alla corruzione, nell'ipotesi in cui il pubblico ufficiale si sottragga all'istigazione e il reato di corruzione non si consumi, il denaro, anche laddove sia rimasto nella disponibilità dell'istigatore, non costituisce il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3993 del 28 gennaio 2003
«Nel giudizio conseguente all'opposizione a decreto penale davanti al giudice monocratico non è applicabile il termine dilatorio di venti giorni di cui all'art. 456 c.p.p., aumentato a trenta ex art. 14 legge 1 marzo 2001, n. 63, previsto per la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41646 del 26 ottobre 2004
«Costituisce causa di nullità del decreto di giudizio immediato il fatto che esso, pur essendo stato emesso dopo l'entrata in vigore della legge 1 marzo 2001, n. 63, indichi, come termine entro il quale può essere chiesto il giudizio abbreviato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4729 del 13 gennaio 1993
«Ne consegue che, radicandosi la competenza a giudicare al momento dell'emissione del decreto, non trovano applicazione, in virtù del principio della perpetuatio competentiae, le norme modificatrici dei criteri di determinazione della competenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36983 del 13 ottobre 2001
«Nel procedimento per decreto, l'art. 464, comma 3 c.p.p., nel testo introdotto dall'art. 37, comma 4, della legge 16 dicembre 1999, n. 479 — in base al quale la richiesta dei riti alternativi deve essere necessariamente proposta con l'atto di...»