-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1395 del 25 giugno 1993
«In tema di estradizione, in virtù del principio della prevalenza delle convenzioni internazionali sulla disciplina interna, principio accolto dall'art. 696 c.p.p., il termine di caducazione dell'arresto provvisorio, fissato in quaranta giorni per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19636 del 28 aprile 2004
«In tema di estradizione per l'estero, l'art. 16, par. 4 della Convenzione europea di estradizione, firmata a Parigi il 13 dicembre 1957, resa esecutiva con legge 30 gennaio 1963, n. 300, nello stabilire la perenzione dell'arresto provvisorio nel...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3384 del 28 marzo 1995
«L'art. 14, comma 2 della Convenzione europea di estradizione, resa esecutiva in Italia con L. 30 gennaio 1963, n. 300, nel prevedere che, in deroga al principio di specialità, possa in ogni caso darsi luogo a procedimento contumaciale, «in vista...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5582 del 24 ottobre 1997
«Qualora nei confronti di soggetto estradato dall'estero venga disposta, per fatti diversi da quelli per i quali l'estradizione è stata concessa, l'applicazione di una misura cautelare di cui, con il medesimo provvedimento, venga sospesa...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4475 del 23 gennaio 1996
«In tema di estradizione deve escludersi, sulla base dell'esame congiunto degli artt. 12 e 16 della Convenzione Europea di Parigi del 13 dicembre 1963, resa esecutiva con L. 30 gennaio 1963, n. 300, e 720 c.p.p., la sussistenza di un obbligo dello...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10281 del 6 marzo 2008
«In materia di estradizione attiva, il principio di specialità previsto dall'art. 14, par. 1, della Convenzione europea di estradizione non è riferibile alle misure di prevenzione personali e al relativo procedimento di applicazione, sicché la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25624 del 24 luglio 2006
«In tema di estradizione dall'estero, il principio di specialità previsto dall'art. 14 della Convenzione europea di estradizione opera anche con riferimento al procedimento di prevenzione, e pertanto non è consentita l'applicazione di misure di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4691 del 6 febbraio 2006
«Il principio di specialità di cui all'art. 721 c.p.p. e all'art. 14 della Convenzione europea di estradizione non impedisce che il P.M. emetta un nuovo ordine di esecuzione di condanne, diverse da quelle per le quali l'estradizione sia stata...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19900 del 28 aprile 2004
«Il principio di specialità previsto dalla convenzione europea di estradizione e dall'art. 721 c.p.p. non opera in materia di misure di prevenzione, in quanto queste sono applicate sulla base di un giudizio di pericolosità attuale del soggetto, ai...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2876 del 21 gennaio 2003
«In tema di estradizione dall'estero, il principio di specialità previsto dall'art. 14 della Convenzione Europea di estradizione opera anche con riferimento al procedimento di prevenzione, e pertanto non è consentita la applicazione di misure di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12514 del 29 marzo 2002
«Il principio di specialità stabilito dalla Convenzione europea di estradizione non inibisce di procedere, in forza di sentenza ancora ineseguibile perché non coperta da estradizione, alla revoca di un beneficio (nella specie condono D.P.R. 394 del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 998 del 16 luglio 1998
«Il rispetto del principio di specialità — che ai sensi dell'art. 721 c.p.p. e dell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione, approvata con legge 30 gennaio 1963, n. 300 comporta, sostanzialmente, un temporaneo difetto di giurisdizione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4095 del 21 settembre 1995
«Ai sensi dell'art. 15 della Convenzione europea di estradizione, firmata a Parigi il 13 dicembre 1957 e ratificata con L. 30 gennaio 1963 n. 300, «il consenso della Parte richiesta sarà necessario per permettere alla Parte richiedente di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8119 del 19 febbraio 2003
«Ai fini dell'esecuzione nello Stato delle rogatorie provenienti da autorità straniere di Stati aderenti alla Convenzione del 19 giugno 1990 di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985, aventi ad oggetto atti di perquisizione o...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43950 del 6 dicembre 2001
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, l'art. 53 della Convenzione del 19 giugno 1990 di applicazione dell'Accordo di Schengen del 14 giugno 1985, ratificata con legge 30 settembre 1993 n. 388, secondo il quale, per i Paesi ad...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1768 del 16 gennaio 2003
«In tema di rogatoria internazionale all'estero, l'art. 3, par. 3 della convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, che dispone che le copie e fotocopie trasmesse in luogo degli originali devono essere munite...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37774 del 8 novembre 2002
«In tema di intercettazioni telefoniche, nel caso in cui le relative operazioni riguardino un'utenza telefonica mobile, non rileva, al fine della individuazione della giurisdizione competente, il luogo dove sia in uso il relativo apparecchio, bensì...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 801 del 13 gennaio 2003
«Con riguardo al limite posto dall'art. 733 lett. b) c.p.p. al riconoscimento di sentenze penali straniere, benché il nostro ordinamento costituzionale non contenga il principio del doppio grado giurisdizionale di merito ma soltanto quello della...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3597 del 28 dicembre 1993
«In sede di determinazione della pena ai sensi dell'art. 3, secondo comma, L. 3 luglio 1989, n. 257, contenente le norme di attuazione della Convenzione di Strasburgo sul trasferimento delle persone condannate, adottata il 21 marzo 1983 e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42420 del 16 novembre 2007
«Il condono della pena concesso con il provvedimento di indulto, di cui alla L. 241 del 2006, non è applicabile alle condanne irrogate dal giudice straniero e che sono in esecuzione in Italia, a ciò ostando le previsioni della Convenzione di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11425 del 10 marzo 2004
«In tema di esecuzione in Italia di sentenza straniera, il principio stabilito dall'art. 738 c.p.p., per cui l'esecuzione della pena è soggetta alla legge italiana, trova un limite nel divieto di aggravamento della pena inflitta nell'ordinamento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2601 del 7 giugno 1999
«In caso di continuazione in Italia dell'esecuzione di sentenza straniera riconosciuta, il divieto, ai sensi dell'art. 10 della Convenzione di Strasburgo 21 marzo 1983 (resa esecutiva in Italia con legge 25 luglio 1988 n. 334), di aggravare il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2200 del 3 maggio 1999
«La corte d'appello, nel deliberare, ai sensi dell'art. 743 c.p.p. e dell'art. 5 della legge 3 luglio 1989, n. 257 (recante disposizioni per l'attuazione di convenzioni internazionali in materia di esecuzione di sentenze penali), sulla domanda di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4802 del 21 marzo 1996
«L'autorità giudiziaria deve limitarsi a statuire sulla sussistenza delle condizioni previste per il trasferimento del condannato (art. 3 della Convenzione di Strasburgo 21 marzo 1983, ratificata con L. n. 334/1988), sulla inesistenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14205 del 6 luglio 2005
«In tema di riparto della competenza tra autorità giudiziaria in sede ordinaria e tribunali regionali delle acque pubbliche, in virtú dell'art. 140 lett. c), del r.d. n. 1775 del 1933, il quale attribuisce a questi ultimi le controversie...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27401 del 18 novembre 2008
«All'obbligazione di una società assicuratrice nei confronti di una regione, concernente il rimborso nella percentuale stabilita contrattualmente ed indipendentemente da qualsiasi accertamento di responsabilità delle somme corrisposte dall'ente per...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4536 del 19 maggio 1990
«Ai fini del regolamento della competenza territoriale nelle controversie aventi ad oggetto diritti di obbligazione, la previsione nella convenzione della facoltà per il debitore di effettuare il pagamento presso una banca designata dal creditore,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23298 del 14 dicembre 2004
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, nell'ipotesi di sottoposizione dell'impresa assicuratrice a liquidazione coatta amministrativa, con trasferimento —...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 159 del 16 gennaio 1990
«Il foro stabilito dalle parti dà luogo ad un'ipotesi di competenza derogata per effetto della convenzione, e non già ad una competenza inderogabile, ed anche quando sia stabilito come esclusivo, ai sensi dell'art. 29 cpv. c.p.c., non impedisce, al...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5765 del 12 aprile 2012
«L'art. 6, n. 1, della Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968, secondo il quale, in caso di pluralità di convenuti, il convenuto domiciliato nel territorio di uno Stato contraente può essere citato davanti al giudice nella cui...»