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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2638 del 8 maggio 1979
«L'illegittimità dell'ordinanza di ammissione contemporanea dell'interrogatorio formale e della prova testimoniale sulle stesse circostanze di fatto, nella parte in cui ritiene rilevante, ai fini del decidere, il secondo mezzo istruttorio prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1427 del 23 marzo 1978
«L'obbligo del giudice di limitare il proprio esame all'an iuratum sit ha per suo presupposto che l'ammissione del giuramento rimanga ferma; tale obbligo, invece, viene meno qualora il giudice, ritenuta l'erroneità della precedente ammissione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11770 del 21 maggio 2007
«In tema di prove, devono essere notificati personalmente alla parte chiamata a rendere il giuramento decisorio, pure se non contumace, e salvo che non sia presente alla loro emissione, anche i provvedimenti di rinvio della udienza fissata per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4452 del 15 aprile 1993
«L'ordinanza collegiale del giudice di appello con la quale sia stata rifiutata l'ammissione del deferito giuramento decisorio non è suscettibile di ricorso per cassazione in sé e per sé, trattandosi di provvedimento non decisorio, suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4011 del 9 luglio 1984
«Il potere di revoca del provvedimento ammissivo del giuramento decisorio — esercitabile anche dopo che questo sia stato prestato, ove il giudice si convinca dell'insussistenza delle condizioni per la relativa ammissione — non trova deroga né...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6017 del 10 luglio 1987
«L'ordinanza del collegio ammissiva del giuramento decisorio, ai sensi dell'art. 237, secondo comma, c.p.c., deve essere personalmente notificata, nei confronti della parte chiamata a rendere il giuramento stesso, a cura della parte che l'ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9235 del 1 marzo 2004
«L'opposizione che, ai sensi dell'art. 16, comma sesto, del D.L.vo 25 luglio 1998 n. 286, l'interessato può proporre avverso il provvedimento di espulsione adottato dal magistrato di sorveglianza nei confronti dello straniero come misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6584 del 28 febbraio 2000
«Poiché il principio di tassatività delle impugnazioni ha valenza non solo oggettiva, ma anche soggettiva, legittimato a proporre il ricorso previsto dall'art. 6, comma 4, della L. 30 luglio 1990 n. 217 avverso il provvedimento di rigetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2158 del 28 luglio 1998
«Sebbene all'indagato sia in linea di principio da riconoscere la legittimazione a impugnare, con la richiesta di riesame o con il ricorso diretto per cassazione, il provvedimento di sequestro preventivo indipendentemente dalla formale titolarità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4881 del 8 marzo 1994
«Il fatto che il diritto di impugnazione sia attribuito dalla legge a più soggetti (alle parti ed ai rispettivi difensori) comporta che ciascuno di tali soggetti (ed anche ciascun difensore, quando l'interessato ne abbia nominato più di uno) può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4860 del 25 ottobre 1978
«Il provvedimento che ammette il giuramento suppletorio ha natura giuridica di ordinanza e, come tale, può essere revocata sia prima che dopo la prestazione del giuramento, qualora il giudice collegiale, riesaminando gli atti della causa, si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 233 del 11 febbraio 1999
«In tema di interesse alla impugnazione, la sopravvenuta estinzione di una misura interdittiva nel corso del procedimento di gravame comporta il venir meno dell'interesse alla decisione sul gravame stesso, in quanto tale interesse, da qualificare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3060 del 18 maggio 1999
«In tema di impugnazione di sentenza contumaciale, ai fini della decorrenza del termine di impugnazione e della formazione del giudicato, la notifica dell'avviso di deposito con l'estratto della sentenza all'imputato contumace non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1056 del 6 febbraio 1997
«Lo specifico mandato di cui, ai sensi dell'art. 571, comma terzo, c.p.p., deve essere munito il difensore per proporre impugnazione contro una sentenza contumaciale, può anche essere rilasciato prima della pronuncia del provvedimento da impugnare,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 47 del 7 marzo 1996
«Lo specifico mandato ad impugnare le sentenze contumaciali può essere rilasciato al difensore anche prima della pronuncia del provvedimento da impugnare. (Nella specie la Corte ha ritenuto ammissibile l'impugnazione avverso una sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5149 del 19 ottobre 1985
«Le nullità concernenti l'ammissione e l'espletamento della prova testimoniale hanno carattere relativo e, pertanto, ai sensi dell'art. 157, secondo comma, c.p.c., vanno denunciate dalla parte interessata nella prima istanza o difesa successiva al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28269 del 9 luglio 2009
«È legittimo il provvedimento con il quale il tribunale, nell'esaminare l'appello contro la decisione del giudice che abbia respinto l'istanza di revoca di misura cautelare (nella specie obbligo di dimora), richiami, facendola propria, la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34270 del 10 settembre 2007
«L'impugnazione è inammissibile per genericità dei motivi se manca ogni indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21978 del 22 giugno 2006
«In tema di motivi di ricorso per cassazione, per la deduzione del vizio di motivazione in riguardo ad atti del processo specificamente indicati è onere del ricorrente l'identificazione dell'atto processuale di riferimento, l'individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5857 del 17 giugno 1997
«In tema di impugnazioni, poiché il nuovo codice non distingue più tra dichiarazione di impugnazione e motivi, compendiando il tutto in un unico atto, e poiché non si rende necessaria una formale dichiarazione con l'analitica indicazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14587 del 30 luglio 2004
«La nullità della deposizione testimoniale resa da persona incapace deve essere eccepita subito dopo l'espletamento della prova, anche quando l'incapacità sia stata eccepita prima dell'assunzione, atteso che le disposizioni limitative della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1840 del 7 febbraio 2003
«Qualora il giudice abbia respinto con ordinanza l'eccezione di incapacità a testimoniare tempestivamente sollevata, essa deve essere nuovamente riproposta in sede di precisazione delle conclusioni, chiedendo la revoca del provvedimento emesso; in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1164 del 15 febbraio 1996
«L'ordinanza di rigetto dell'istanza di revoca di un provvedimento di assegnazione disposta dal giudice dell'esecuzione ai sensi del secondo comma dell'art. 529 c.p.c., non avendo il carattere della definitività, non è impugnabile con il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2715 del 13 settembre 1994
«La regola secondo cui la sottoscrizione del ricorso per cassazione deve essere autenticata - a pena di inammissibilità - da difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione, vale nei soli casi in cui l'impugnazione sia presentata a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4165 del 2 novembre 1993
«In tema di impugnazione, non assume il carattere della genericità, che produce inammissibilità rilevabile anche di ufficio in ogni stato e grado del procedimento (artt. 591, primo comma, lettera c e 581, lettera c, c.p.p.) l'atto di appello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20872 del 28 ottobre 2004
«In materia di assunzione della prova testimoniale, qualora il giudice del merito, ai sensi dell'art. 257, primo comma, c.p.c., disponga che sia chiamata a deporre una persona alla quale si siano riferiti i testi per la conoscenza dei fatti, la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 622 del 19 gennaio 1993
«Il provvedimento di ammissione di un teste di riferimento, che costituisce esercizio di una facoltà discrezionale del giudice, è discrezionalmente revocabile, non rientrando tra i provvedimenti non revocabili di cui al terzo comma dell'art. 177...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11436 del 1 agosto 2002
«L'art. 365 del c.p.c., che impone che il ricorso per cassazione sia sottoscritto per la parte da difensore munito di procura speciale, non trova applicazione allorquando la stessa parte ricorrente o la persona che agisca per suo conto avendo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5706 del 26 giugno 1997
«Quando un provvedimento del giudice costituisce esplicazione di un potere discrezionale, il mancato esercizio di tale potere non integra violazione della norma che lo prevede, mentre un difetto di motivazione non è configurabile se manchi la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3692 del 23 giugno 1984
«L'ammissibilità dell'intervento del terzo nella nuova fase innanzi all'istruttore, che sia riaperta da un provvedimento di natura esclusivamente istruttoria o anche da provvedimenti diversi, deve essere accertata di volta in volta in relazione...»