(massima n. 2)
Spetta al giudice del merito valutare, con insindacabile apprezzamento, se la deduzione dei fatti, che formano oggetto del giuramento, risulti chiara e specifica; e, inoltre, se sia stata, in concreto, assicurata una libertà di scelta alla parte invitata a giurare; spetta, quindi, al medesimo il potere di apportare, eventualmente, alla formula varianti dirette a eliminare possibili equivoci.