-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18002 del 2 agosto 2010
«...invece, trattare i procedimenti cautelari "ante causam" e quelli possessori, altrimenti derivandone un vizio di costituzione del giudice e la conseguente nullità, ai sensi degli artt. 158 e 161, primo comma, c.p.c., del provvedimento pronunciato.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 37 del 11 gennaio 1990
«Nell'ipotesi in cui il lavoratore subordinato — trovatosi in stato di malattia fuori della sede di lavoro e giudicato idoneo, dalla struttura medica di controllo del luogo ove era in malattia, a riprendere servizio in una certa data — abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9077 del 21 giugno 2002
«...che voglia far valere siffatto vizio del procedimento non può limitarsi a lamentare genericamente la violazione del suo diritto di difesa, ma deve dedurre e provare in concreto quale danno abbia per lei comportato tale deviazione processuale.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8906 del 11 aprile 2013
«La declaratoria di inefficacia del sequestro giudiziario, pronunciata d'ufficio dal giudice allorché sia dichiarato inesistente il diritto a cautela del quale lo stesso era stato concesso, non incorre nel vizio di ultrapetizione, in quanto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23504 del 19 novembre 2010
«...ricorribile per cassazione, pur incidendo su posizioni di diritto soggettivo e pur quando il lamentato vizio abbia natura processuale (per avere essa disatteso l'eccezione d'inammissibilità del reclamo), difettando il requisito della definitività.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2989 del 12 novembre 1973
«Nel procedimento per separazione personale dei coniugi il vizio di notificazione del ricorso introduttivo non può considerarsi sanato se il coniuge, in conseguenza di detto vizio, non compaia avanti al presidente del tribunale, ma si costituisca,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1435 del 16 aprile 1975
«...siano di tale natura riservata da essere conosciuti soltanto dalle parti in causa, e sempre che le dichiarazioni stesse presentino caratteri di certezza e univocità e l'interpretazione da parte del giudice sia immune da vizi logici e giuridici.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8712 del 24 agosto 1990
«...che è impugnabile con reclamo ai sensi dell'art. 739 c.p.c. e revocabile ai sensi dell'art. 742 c.p.c., per vizi di legittimità che non si convertono in motivi di gravame, ma sono in ogni tempo deducibili nell'ambito della giurisdizione camerale.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10615 del 25 settembre 1999
«Nei procedimenti in camera di consiglio è riservata al collegio ogni valutazione sulla ammissibilità e rilevanza delle prove, la cui assunzione può essere delegata ad uno dei suoi componenti; conseguentemente, non è viziato il provvedimento con...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5117 del 3 aprile 2003
«Nel processo di opposizione al decreto prefettizio di espulsione amministrativa dello straniero, non è consentita la deduzione a verbale di ragioni di nullità del decreto espulsivo con riguardo a vizi del provvedimento (nella specie, la mancanza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33890 del 3 settembre 2009
«In caso di successione di disposizioni diverse concernenti misure alternative alla detenzione, che non attengono né alla cognizione del reato, né all'irrogazione della pena, ma alle modalità esecutive di questa, non operano le regole dettate...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14718 del 29 dicembre 1999
«In tema di falso documentale, le attestazioni contenute nel «memoriale di servizio giornaliero» dell'Arma dei Carabinieri, rivestendo il significato di ordine di servizio, ed essendo, successivamente, destinate ad attestare la effettiva esecuzione...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43159 del 22 ottobre 2013
«Le statuizioni del giudice di merito in ordine alla quantificazione delle percentuali di concorso delle colpe del reo e della vittima nella determinazione causale dell'evento costituiscono apprezzamento di fatto non censurabile in sede di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19642 del 28 aprile 2003
«Il legale rappresentante di una società di notevoli dimensioni non è responsabile allorché l'azienda sia stata decentrata, mediante una suddivisione preventiva, in distinti settori, rami o servizi ed a ciascuno di questi siano stati in concreto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24605 del 5 giugno 2003
«L'errore sul fatto che, ai sensi dell'art. 47 c.p., esime dalla punibilità è quello che cade su un elemento materiale del reato e che consiste in una difettosa percezione o in una difettosa ricognizione della percezione che alteri il presupposto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11156 del 17 agosto 1989
«...singoli pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio. (Nella specie trattavasi di custode di cosa sequestrata, rifiutatosi di consegnare la res a persona — diversa dall'imputato — in favore della quale era stata ordinata la restituzione.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34489 del 8 agosto 2013
«Deve escludersi la configurabilità del reato di associazione per delinquere allorquando i singoli componenti di un ufficio o di un'organizzazione, con finalità e scopi leciti, pongano in essere attività illecite e manchi del tutto la prova di un...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3901 del 31 gennaio 2001
«Il fatto che comportamenti oggettivamente truffaldini (quali, nella specie, la sottoscrizione di fogli di presenza da parte di dipendenti di un'azienda municipalizzata, i quali poi si assentavano arbitrariamente dal servizio), siano posti in...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 854 del 10 gennaio 2008
«...a terra, nel mezzo della strada, aveva esploso contro costui, dopo essersi portato a distanza di sicurezza, al riparo dell'autovettura di servizio, i cui fari abbagliavano l'antagonista, alcuni colpi di pistola che ne avevano cagionato la morte).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9961 del 22 settembre 2000
«Verificandosi tale ipotesi, ed accertata quindi la legittimità dell'uso dell'arma, nella specifica forma prescelta dal pubblico ufficiale, non può farsi poi carico a quest'ultimo dell'evento diverso e più grave da lui prodotto, rispetto a quello...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8724 del 4 marzo 2011
«...di gravidanza, invocata dall'imputato, sarebbe potuta essere soddisfatta con la richiesta di ausilio ai servizi sociali e alle altre istituzioni pubbliche di assistenza, la cui indisponibilità, nel caso di specie, non era stata neanche allegata).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8133 del 25 luglio 1991
«In tema di legittima difesa, occorre differenziare dall'eccesso dovuto a negligenza, imperizia, imprudenza e, in genere, a colpa nella valutazione dell'entità dell'offesa e della misura della difesa, l'eccesso consapevole e volontario. Mentre nel...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 829 del 24 gennaio 1995
«...presi in considerazione, ma può limitarsi alla sola enunciazione dell'elemento o degli elementi resisi determinanti per la soluzione adottata, la quale è insindacabile in sede di legittimità qualora sia immune da vizi logici di ragionamento.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16260 del 7 aprile 2003
«...con rinvio la sentenza con la quale i giudici di merito avevano escluso la sussistenza dell'elemento psicologico del reato di calunnia, facendo riferimento a elementi che riguardavano l'imputabilità ed il vizio totale e parziale di mente).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10440 del 20 novembre 1984
«Infatti, nello status di imputabilità diminuita per vizio parziale di mente residua pur sempre — anche se scemata — la capacità di intendere e di volere, la cui diminuzione non postula un concetto di dolo diverso dall'art. 43 c.p. e può avere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4861 del 21 aprile 1988
«Il grado d'incidenza della malattia sulla capacità d'intendere e di volere deve essere valutato in concreto e non con richiami a classificazioni scientifiche enunciate in astratto, poiché le malattie mentali hanno portata diversa sui singoli...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3164 del 28 gennaio 1997
«Le condizioni di mente dell'imputato ai fini della imputabilità debbono essere accertate in relazione al tempo in cui è stato commesso il reato da giudicare, perché può ben darsi il caso che il vizio di mente, riscontrato in relazione ad un...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6334 del 10 luglio 1984
«Pur dovendo normalmente ritenersi viziata la declaratoria di abitualità, ai sensi dell'art. 103 c.p., emessa in base al solo richiamo dei precedenti penali del condannato, senza alcun riferimento alle concrete modalità della sua condotta ed al...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 705 del 25 gennaio 1982
«La dichiarazione di abitualità nel reato non è incompatibile con l'attenuante del vizio parziale di mente.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3214 del 22 gennaio 2013
«La tardività della querela, ai fini della sua rilevabilità in sede di legittimità, deve risultare dalla sentenza impugnata ovvero da atti da cui risulti immediatamente e inequivocabilmente il vizio denunciato, senza necessità di una specifica...»