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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44633 del 5 novembre 2013
«In tema di detenzione di sostanze stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato va individuata nel fatto che, mentre la prima postula che l'agente mantenga un comportamento meramente passivo, inidoneo ad apportare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15023 del 2 maggio 2006
«In tema di concorso di persone, mentre la connivenza non punibile postula che l'agente mantenga un comportamento meramente passivo, il concorso può essere manifestato in forme che agevolano la condotta illecita, anche solo assicurando all'altro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19437 del 6 maggio 2013
«In materia contravvenzionale, è configurabile il concorso colposo dell' "extraneus" che, pur privo della particolare qualificazione soggettiva prevista dalla norma penale, abbia comunque partecipato al reato materialmente commesso dall'...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35884 del 16 settembre 2009
«L'assoluzione per difetto dell'elemento soggettivo in capo al concorrente "intraneo" nel reato proprio non esclude di per sé la responsabilità del concorrente "estraneo", che resta punibile nei casi di autorità mediata di cui all'art. 48 c.p. e in...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 7765 del 19 febbraio 2014
«È configurabile il concorso nel reato di cui all'art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001, commesso dal privato che abbia realizzato un intervento in contrasto con gli strumenti urbanistici, a carico del funzionario comunale nominato responsabile del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3923 del 11 gennaio 2000
«Chi affida ad un consulente fiscale l'incarico di effettuare adempimenti di natura tributaria non è esonerato da responsabilità in caso di inadempimento, sia perché il contribuente si avvale dell'opera del consulente, sia perché la legge considera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4789 del 22 maggio 1997
«In tema di concorso di persone nel reato, le norme sulla partecipazione non soffrono alcuna specifica eccezione riguardo all'omicidio preterintenzionale, essendo sufficiente, anche in relazione a tale reato, che sia dimostrato il concorso dei vari...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14053 del 7 aprile 2015
«La cooperazione nel delitto colposo si distingue dal concorso di cause colpose indipendenti per la necessaria reciproca consapevolezza dei cooperanti della convergenza dei rispettivi contributi all'incedere di una comune procedura in corso, senza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2652 del 23 gennaio 2012
«La componente psichica del concorso anomalo ex art. 116 c.p.si colloca in un'area compresa fra la mancata previsione di uno sviluppo in effetti imprevedibile (situazione nella quale la responsabilità resta esclusa) e l'intervenuta rappresentazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1114 del 3 maggio 1990
«L'applicazione dell'art. 116 c.p. non determina immutazione del titolo del reato, ma solo una diversa valutazione quoad poenam. (Fattispecie in tema di esclusioni oggettive dall'indulto).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16006 del 17 novembre 1989
«L'applicabilità dell'art. 116 c.p. in tema di concorso anomalo soggiace a due limiti negativi. Il primo è costituito dall'accertamento che l'evento diverso non sia stato voluto neanche sotto il profilo del dolo indiretto (indeterminato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8837 del 14 marzo 2006
«I presupposti del cosiddetto concorso anomalo, ossia del concorso del concorrente nel reato diverso da quello voluto, sono l'adesione dell'agente ad un reato concorsualmente voluto, la commissione da parte di altro concorrente di un reato diverso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4399 del 2 febbraio 2001
«In tema di concorso di persone nel reato, l'attribuzione della responsabilità per il reato più grave rispetto a quello deliberato deve essere risolta caso per caso accertando se l'evento ulteriore e più grave sia stato previsto e voluto, anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31390 del 6 agosto 2010
«La partecipazione all'accordo per commettere un furto in concorso, tra gli altri, con soggetti appartenenti all'Arma dei Carabinieri, comporta la responsabilità, a titolo di concorso anomalo, anche per la corruzione dei predetti soggetti commessa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9487 del 7 novembre 1996
«Sussiste responsabilità a titolo di dolo eventuale, e non concorso anomalo in reato più grave di quello inizialmente concordato, ai sensi dell'art. 116 c.p., nel caso di partecipazione ad un'azione di attacco nei confronti della forza pubblica,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3167 del 23 gennaio 2014
«Agli effetti della circostanza attenuante prevista dall'art. 62 n. 4 c.p. la durata del danno nel reato di furto assume rilevanza solo come elemento complementare - e non alternativo - di quello del valore della cosa sottratta. Ne consegue che, se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 11 aprile 1995
«Non sussiste compatibilità tra l'aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p., che ha natura soggettiva e concerne i motivi soggettivi dell'agire, e non già l'elemento materiale del fatto reato cui inerisce, il concorso ex art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6300 del 10 giugno 1991
«In tema di concorso anomalo ex artt. 116 c.p., può essere ritenuto prevedibile sviluppo dell'azione inerente ad un furto l'uso eventuale di violenza o minaccia, che se realizzato, fa progredire la sottrazione della cosa mobile altrui in rapina...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12513 del 20 settembre 1990
«In tema di responsabilità del compartecipe ex art. 116 c.p., poiché non può considerarsi imprevedibile il fatto che l'esecutore di un furto in una casa di abitazione operi la sottrazione di armi ivi custodite e, quindi, le detenga e le porti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7672 del 31 maggio 1990
«Legittimamente viene affermata la responsabilità a titolo di concorso anomalo, nei reati di sequestro di persona e violenza privata commessi dal rapinatore, del concorrente rimasto a fare da «palo», data la prevedibile evoluzione della situazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2501 del 9 marzo 1992
«Qualora il giudice, esercitando il potere discrezionale riconosciutogli dalla legge, ritenga di dover apportare alla pena fissata per il reato più grave un notevole aumento a titolo di continuazione, nel caso in cui all'imputato siano state...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48483 del 16 dicembre 2004
«In tema di oblazione speciale ai sensi dell'art. 162 bis c.p., qualora siano state contestate più violazioni in continuazione, il limite massimo dell'ammenda al quale far riferimento per il calcolo della somma dovuta a titolo di oblazione (pari...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7848 del 20 febbraio 2015
«Il reato di omissione di lavori in edifici o altre costruzioni che minacciano rovina è punito a titolo di colpa, sicché è necessario che il proprietario o la persona obbligata in sua vece siano coscienti della situazione di pericolo per le persone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2544 del 26 febbraio 1994
«La seconda ipotesi prevista dall'art. 674 c.p., «chiunque. . . provoca emissioni. . . di fumo. . . atte a molestare le persone nei casi non consentiti dalla legge», richiama espressamente i limiti legali posti dalla legge civile a tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9308 del 13 settembre 1991
«A norma dell'art. 165 c.p. è consentito al giudice subordinare la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena all'adempimento dell'obbligo della restituzione, ma non all'adempimento in forma generica dell'obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2390 del 25 febbraio 2000
«In tema di sospensione condizionale della pena subordinata al risarcimento del danno, risolvendosi il mancato pagamento cui è subordinato il beneficio in una causa di revoca dello stesso, come testualmente si ricava dall'art. 168 comma primo, n....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15785 del 20 aprile 2011
«La condanna a pena detentiva sostituita con pena pecuniaria non può costituire titolo per la revoca della sospensione condizionale della pena in precedenza concessa.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34244 del 13 agosto 2003
«L'istituto del cosiddetto «patteggiamento in appello» di cui all'art. 599 c.p.p. non è ammissibile al giudizio speciale disciplinato dagli artt. 444 ss. c.p.p., che per la sua specificità, è caratterizzato da regole del tutto atipiche rispetto a...»