-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13778 del 15 giugno 2006
«Esso non implica, invece, che, al di fuori del fallimento ed in pendenza della relativa procedura, sia possibile contestare in sede di cognizione ordinaria la validità o l'efficacia degli stessi titoli posti a fondamento delle domande di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8659 del 14 agosto 1999
«Il consulente tecnico d'ufficio, nell'ambito di un esame contabile, può tenere conto di documenti non ritualmente prodotti in causa soltanto con il consenso delle parti. In mancanza di tale elemento la suddetta attività dell'ausiliare è, al pari...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12695 del 19 maggio 2008
«Allorché sia proposta istanza di verificazione della scrittura privata il giudice non è tenuto a disporre necessariamente una consulenza tecnica grafologica per accertare l'autenticità della scrittura qualora possa desumere la veridicità del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21062 del 28 settembre 2006
«In materia di querela di falso, il giudice dinanzi al quale la querela sia proposta, anche se privo della competenza a conoscerne (nel caso di specie, giudice di pace) è comunque tenuto ad autorizzare o meno la presentazione della querela sulla...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 241 del 11 gennaio 1980
«Non incide sulla ritualità del giuramento suppletorio deferito dal giudice di primo grado che abbia ritenuto esaurita l'istruzione probatoria, l'omesso esame di ulteriori richieste delle parti, qualora il giudice d'appello constati, sia pure a...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6515 del 29 maggio 1992
«...espresso dal successivo art. 245, secondo il quale il giudice provvede sulla ammissibilità delle prove proposte e sui testi da escutere con valutazione sincrona e complessiva delle istanze che tutte le parti hanno sottoposto al suo esame.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9427 del 18 dicembre 1987
«Le formalità relative all'assunzione della prova testimoniale sono stabilite non per ragioni di ordine pubblico, bensì per la tutela degli interessi delle parti e, pertanto, eventuali nullità derivanti dall'inosservanza di tali formalità (nella...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3278 del 11 dicembre 1995
«Ed infatti, la mancata instaurazione del contraddittorio nei confronti del terzo proprietario non è irrilevante, posto che il citato art. 100, comma 2, prevede anche che si applichino, in quanto compatibili, le norme del codice di procedura penale...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4394 del 8 novembre 2000
«In sede di riesame del provvedimento di sequestro probatorio di videogiochi quale corpo del reato di esercizio di giuochi d'azzardo (art. 718 c.p.), è sufficiente verificare l'astratta configurabilità del reato ipotizzato sulla base delle...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5950 del 14 marzo 2007
«...non incidente sui diritti sostanziali e processuali delle parti, in quanto funzionale all'eventuale eliminazione di errori di redazione del documento cartaceo che non può in alcun modo toccare il contenuto concettuale della decisione.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2140 del 9 luglio 1998
«In materia di riesame delle misure cautelari, la facoltà eccezionale concessa alle parti private di presentare l'atto d'impugnazione nella cancelleria della pretura del luogo ove esse si trovano può essere esercitata anche nel caso in cui tale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1155 del 5 agosto 1999
«...di colpevolezza, essendo invece ad essa preclusa, in tale stadio, una approfondita valutazione che comporti un'anticipazione del giudizio di merito, avulsa dal contraddittorio fra le parti e fondata su prove non ancora compiutamente acquisite.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5524 del 22 febbraio 1994
«L'inciso «anche per fatti sopravvenuti» che figura nel primo comma dell'art. 299 c.p.p., legittima poi, che, ove da una rivalutazione dei fatti preesistenti dovesse rendersi evidente un'eclatante insussistenza delle predette condizioni di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9053 del 22 agosto 1992
«Ne consegue che qualora il giudice abbia applicato una pena, frutto di un errato calcolo, ancorché le parti abbiano esplicitamente e concretamente indicato la pena originaria da diminuire a seguito delle sue successive massime riduzioni ex art. 62...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4882 del 15 maggio 1996
«È ammissibile la formazione progressiva del giudicato nello sviluppo dinamico del rapporto processuale non solo quando l'annullamento parziale viene pronunciato nel processo cumulativo e riguarda solo alcuni degli imputati o talune delle...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41136 del 19 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 593 comma terzo c.p.p., come modificato dall'art. 18 della legge 24 novembre 1999 n. 468 (il quale ha previsto, tra l'altro, la inappellabilità delle sentenze di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10796 del 9 luglio 2003
«Invero - posto che occorre tenere distinto il fenomeno della nullità degli atti processuali da quello dell'impulso processuale - nel caso della riassunzione il potere di iniziativa della parte viene esercitato non già per introdurre un giudizio di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10681 del 22 luglio 2002
«Ai fini della individuazione del thema decidendum in appello, sebbene l'art. 342 c.p.c. preveda la devoluzione al giudice d'appello delle sole questioni che siano state fatte oggetto di specifici motivi di gravame, esso si estende ai punti della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10337 del 19 ottobre 1998
«Spetta al giudice di primo grado il compito di definire il contenuto e la portata delle domande avanzate dalle parti, identificando e qualificando giuridicamente i beni della vita destinati a formare oggetto del provvedimento richiesto (cosiddetto...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 6391 del 13 marzo 2013
«...riferisce esclusivamente alle eccezioni in senso stretto o proprio, rappresentate da quelle ragioni delle parti sulle quali il giudice non può esprimersi se manchi l'allegazione ad opera delle stesse, con la richiesta di pronunciarsi al riguardo.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 6 luglio 2009
«In tema di giudizio di cassazione, l'art. 391, terzo comma, c.p.c., come novellato dall'art. 15 del D.L.vo 2 febbraio 2006, n. 40, nel prevedere che il decreto presidenziale di estinzione del processo abbia efficacia di titolo esecutivo se nessuna...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1027 del 19 febbraio 1986
«Qualora una delle parti abbia riassunto la causa, in sede di rinvio, nel termine annuale di cui all'art. 392 c.p.c., ancorché per conseguire soltanto la restituzione di quanto corrisposto in esecuzione della sentenza cassata, ne deriva la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8721 del 13 aprile 2010
«...51) la natura della controversia incide solo sul rito applicabile e non sulla competenza, la relativa pronuncia non è viziata per incompetenza, nè può ritenersi affetta da nullità se non vi sia stata violazione dei diritti di difesa delle parti.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11998 del 25 maggio 2009
«Qualora la parte convenuta in giudizio contesti la competenza del giudice adito secondo le regole ordinarie (nella specie, del giudice di pace) ed affermi la competenza per materia del giudice del lavoro, perché il giudice possa escludere "ictu...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26185 del 6 dicembre 2011
«In tema di esecuzione forzata, il potere del giudice dell'esecuzione di revocare i propri provvedimenti, ai sensi dell'art. 487 c.p.c., concorre con quello delle parti di impugnarli con opposizione agli atti esecutivi, con la conseguenza che,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23847 del 18 settembre 2008
«In tal caso non si ha una situazione di litispendenza nel senso previsto dall'art. 39 cod. proc. civ. - la cui applicazione postula la pendenza di più cause, aventi in comune le parti, la "causa petendi" ed il "petitum", incardinate dinanzi a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16731 del 17 luglio 2009
«Il processo esecutivo ha carattere tipicamente unilaterale e, quindi, la convocazione delle parti, che nel processo medesimo venga disposta dal giudice, quando la ritenga necessaria o quando la legge la prescriva, avviene non per costituire un...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5495 del 9 settembre 1986
«...va proposta in forza dell'art. 615, secondo comma, c.p.c., con ricorso al giudice dell'esecuzione e allo stesso, prima dell'eventuale rimessione delle parti davanti al giudice competente, compete la decisione in ordine alla sospensione.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1696 del 23 gennaio 2009
«Nel giudizio di reclamo avverso l'ordinanza di estinzione del processo esecutivo, il carattere pregiudiziale della relativa eccezione, sancito dall'art. 630 cod. proc. civ., va coordinato con la regola di cui all'art. 276 cod. proc. civ., il...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16390 del 27 luglio 2011
«Ne consegue che, in caso di decreto ingiuntivo emesso nei confronti di un'Ambasciata straniera in relazione a crediti di lavoro, la questione di giurisdizione può essere validamente eccepita o rilevata solo in sede di opposizione a decreto...»