-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8294 del 5 settembre 1996
«Nei reati permanenti perseguibili a querela, la querela deve essere presentata entro trenta giorni dalla conoscenza del fatto delittuoso e non interrompe la permanenza che si protrae fino alla sentenza di primo grado senza che sia necessario...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11344 del 10 maggio 1993
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 307 c.p. (assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata), nella nozione di «rifugio» rientra anche un luogo di cura nel quale, in assenza di immediata urgenza di trattamenti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2101 del 11 febbraio 1989
«La differenza tra il delitto di partecipazione a banda armata e di assistenza ai partecipi è da individuarsi nell'elemento psicologico che caratterizza il comportamento dell'agente. È così configurabile il paradigma legale dell'art. 307 c.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11949 del 28 novembre 1987
«Il delitto di assistenza ai partecipi di cospirazione politica mediante associazione o di banda armata riguarda il dare rifugio o fornire vitto a taluna delle persone che partecipano alla banda armata o all'associazione, cioè a singoli componenti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 617 del 23 gennaio 1984
«Il delitto di assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata, può trovare applicazione, secondo l'espressa previsione legislativa, al di fuori dei casi di concorso nel reato di favoreggiamento e riguarda il dare rifugio o fornire vitto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9725 del 28 febbraio 2013
«Integra il reato di esercizio abusivo della professione l'attività di colui che curi la gestione dei servizi e degli adempimenti in materia di lavoro, previdenza ed assistenza sociale (nella specie, occupandosi in particolare della compilazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26817 del 29 luglio 2006
«Non è legittimato all'esercizio della professione di consulente del lavoro chi sia abilitato per la diversa professione di revisore contabile, giacché tra tali attività professionali esiste una obiettiva diversità di competenze in quanto l'art. 1...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31432 del 16 luglio 2004
«È punibile ai sensi dell'art. 348 c.p. colui che eserciti la professione di consulente del lavoro senza essere iscritto ad alcuno degli albi professionali elencati nell'art. 1 della legge n. 12 del 1979. (La Corte ha, altresì, osservato che il...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20105 del 16 febbraio 2011
«Il delitto di rivelazione di segreti inerenti ad un procedimento penale (art. 379 bis c.p.) ha ad oggetto quelle notizie che siano state apprese in occasione della partecipazione o dell'assistenza all'atto posto in essere nel procedimento e...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 987 del 17 giugno 1968
«La processione, avendo la finalità di esaltare il sentimento religioso e di rendere omaggio anche fuori del tempio alla Divinità, alla Madonna ed ai Santi, costituisce una pratica religiosa tutelata dall'art. 405 c.p. a condizione che vi sia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17704 del 16 aprile 2004
«Integra il delitto di cui all'art. 418 c.p., e non quello di favoreggiamento, chi fornisce rifugio o vitto agli associati, se non sono in corso investigazioni o ricerche da parte dell'autorità giudiziaria, per non essere stata ancora accertata...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5564 del 5 giugno 1985
«La interazione tra i piloti di aeromobili ed il controllore del traffico aereo, nel servizio di assistenza radar monitor alla navigazione, è caratterizzata da una cooperazione accessoria e condizionata dal secondo rispetto ai primi. Tale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6283 del 4 febbraio 1997
«La ragione ispiratrice della disposizione dell'art. 147 comma primo n. 2 c.p. — che consente il rinvio dell'esecuzione della pena per grave infermità fisica — è quella di evitare al condannato trattamenti inumani e la sua sottomissione ad una pena...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5949 del 4 dicembre 1999
«In tema di rinvio dell'esecuzione della pena per grave infermità fisica, ai sensi dell'art. 147, comma 1, n. 2, c.p., pur sussistendo il dovere, per il giudice, di tener conto, indipendentemente dalla compatibilità o meno dell'infermità con le...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36778 del 7 novembre 2006
«In tema di reati di falso, il certificato di morte redatto dal medico necroscopico, delegato dell'ufficiale dello stato civile, è atto pubblico, siccome proveniente da un pubblico ufficiale che attesta fatti di sua diretta percezione (effettività...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17089 del 10 luglio 2013
«Il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, stabilito dall'art. 147 c.c., obbliga i coniugi a far fronte ad una molteplicità di esigenze dei figli, non riconducibili al solo obbligo alimentare, ma estese all'aspetto abitativo,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16056 del 11 maggio 2006
«In tema di cause di giustificazione, lo stato di bisogno economico non è idoneo ad integrare la scriminante dello stato di necessità in relazione al reato di detenzione e vendita di prodotti audiovisivi privi del contrassegno della SIAE, atteso...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11863 del 4 dicembre 1995
«Lo stato di necessità non può essere riconosciuto al mendicante che si trovi in ristrettezze economiche, perché la possibilità di ricorrere all'assistenza degli enti che la moderna organizzazione sociale ha predisposto per l'aiuto agli indigenti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9612 del 1 ottobre 1988
«Pertanto in caso di un accordo preventivo alla commissione del delitto di rapina (delitto presupposto) tra l'autore (o gli autori) materiale di tale delitto, e colui che promette un'attività di assistenza ed aiuto post delictum, consapevolmente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Ne consegue che va annullata la sentenza con la quale il giudice, in relazione ad una condanna per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, subordini, in assenza della costituzione di parte civile, la concessione del suddetto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11382 del 5 novembre 1987
«I reati di assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata e quello di favoreggiamento personale si differenziano, oltre che per la diversa natura del bene giuridico offeso, anche per la diversità sia dei presupposti, quanto del soggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3755 del 14 novembre 1995
«L'erogazione di somme di denaro da parte di un ente pubblico non implica che nella gestione delle medesime si abbia un servizio pubblico: perché ciò si verifichi è necessario che la natura del denaro sia pubblica il che ricorre esclusivamente...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2985 del 11 dicembre 1993
«La condotta di «induzione», quindi, nell'irrilevanza della circostanza che il soggetto attivo sia stato contattato ad iniziativa della vittima, può essere realizzata anche attraverso comportamenti surrettizi, concretizzantisi in suggestione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11611 del 13 novembre 2000
«Infatti, l'attività svolta dagli appartenenti a istituti o enti ecclesiastici, che l'art. 41 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 accomuna agli stabilimenti ospedalieri appartenenti a confessioni religiose non cattoliche e ad altri enti, è...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2996 del 26 marzo 1996
«La circostanza che la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti delle Usl sia retta dalle norme del codice civile, non vale a rendere privatistica la natura delle prestazioni dei suddetti soggetti le quali sono inserite nell'attività,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35868 del 4 ottobre 2011
«L'ausiliario dei servizi assistenziali di un ente di diritto pubblico che presti funzione vicaria nell'ambito di finalità di assistenza, cura e riabilitazione dei soggetti disabili è incaricato di pubblico servizio, ove gli spettino, oltre ad...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2131 del 18 febbraio 1988
«A differenza dell'art. 378 c.p. che postula un reato già commesso, l'art. 418 c.p. richiede un'assistenza consapevolmente prestata ai singoli componenti dell'associazione quando la stessa è ancora viva ed operante e, quindi, prima che sia cessata...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9414 del 5 settembre 2000
«L'inosservanza dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento ai figli minori - statuito dal giudice nel corso del procedimento di separazione personale dei coniugi - non integra gli estremi di cui all'art. 388, comma 2, c.p., in quanto...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7606 del 15 luglio 1991
«L'atto è formato materialmente dallo stesso pubblico dipendente del quale è destinato a provare la presenza ed ha un rilievo giuridico autonomo — e quindi non può essere considerato atto interno — in quanto produttivo di effetti tra il dipendente...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1442 del 15 febbraio 1982
«Le opere universitarie, anche presso università statali, hanno natura di enti pubblici, perché costituite al fine pubblico di promuovere, attuare e coordinare le varie forme di assistenza materiale, morale e scolastica degli studenti; ne consegue...»