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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16685 del 26 novembre 2002
«In tema di locazione, nell'ipotesi in cui l'immobile offerto in restituzione dal conduttore si trovi in stato non corrispondente a quello descritto dalle parti all'inizio della locazione, ovvero, in mancanza di descrizione, si trovi, comunque, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7546 del 23 maggio 2002
«Deve ritenersi nuova la domanda introdotta nel corso del giudizio di primo grado diretta ad ottenere la condanna di parte convenuta ai sensi dell'art. 1591 c.c. al risarcimento dei maggiori danni, rispetto ai canoni dovuti, per la mancata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2306 del 1 marzo 2000
«In caso di «danni per ritardata restituzione» della cosa locata, la norma di cui all'articolo 1591 c.c. ha una struttura simile a quella dell'articolo 1224 c.c., in tema di interessi moratori e, quindi, in tema di danno da ritardo nell'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 821 del 18 gennaio 2006
«In tema di locazione di immobili urbani, a seguito della dichiarazione di parziale incostituzionalità dell'art. 6, comma sesto, della legge n. 431 del 1998 (che, in quanto destinata ad agevolare la transizione verso il regime pattizio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8502 del 28 maggio 2003
«In tema di locazione di immobili urbani, la norma contenuta nell'art. 6, comma sesto, della legge 9 dicembre 1998, n. 431, che ha introdotto una determinazione predeterminata e forfettaria del risarcimento del danno da occupazione illegittima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8240 del 24 maggio 2003
«Pertanto, vertendosi in tema di risarcimento correlato al danno effettivamente subito, l'importo dovuto dall'occupante deve essere correlato al periodo di effettiva occupazione, con la conseguenza che, qualora l'immobile sia rilasciato nel corso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7627 del 24 maggio 2002
«Conseguentemente colui che abbia eseguito, su incarico del conduttore di un immobile, opere di miglioramento dell'immobile locato non può, ove il conduttore non l'abbia soddisfatto del suo credito, rivalersi con l'azione di indebito arricchimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8288 del 19 giugno 2000
«In tema di responsabilità dell'appaltatore per rovina e difetti di cose immobili, al termine decadenziale previsto dall'art. 1669 c.c. in relazione alla denuncia, la quale si pone come necessario presupposto per poter agire per il risarcimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9048 del 19 aprile 2006
«Poiché, lo scopo della citata norma di cui all'art. 1676 c.c. è proprio quello di determinare l'indisponibilità del credito dell'appaltatore nei confronti del committente, al fine di garantire i lavoratori che hanno prestato la loro attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1855 del 20 aprile 1989
«...dell'aereomobile, ancorché questo non sia alle sue dipendenze, in forza del principio fissato dall'art. 1228 cod. civ., sulla responsabilità del debitore per l'illecito di terzi di cui si avvalga per l'adempimento dell'obbligazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11161 del 12 novembre 1997
«Pertanto il vettore, il quale effettui trasporti promiscui di persone e di valori, è responsabile ex art. 1681 c.c. per l'uccisione di un passeggero, avvenuta nel corso di una rapina compiuta durante il viaggio, qualora non provi di aver...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 931 del 26 gennaio 1995
«In tema di contratto di trasporto di cose, l'esercizio del diritto di «contrordine» del mittente (art. 1685 c.c.), che non è soggetto ad una forma determinata, non richiede il consenso da parte di chi effettua la consegna, né il suo concorso nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6272 del 26 novembre 1980
«Nell'ipotesi di contratto di trasporto con subtrasporto — che ha luogo quando il vettore s'impegna ad eseguire il trasporto per l'intero percorso avvalendosi in tutto o in parte dell'opera di un subvettore, con il quale conclude altro contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1466 del 29 marzo 1978
«Per la liquidazione del danno derivante da perdita o avaria delle cose trasportate non si applica la disciplina stabilita in via generale dell'art. 1223 c.c., neppure nell'ipotesi di dolo o di colpa grave del vettore, bensì la disciplina dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7498 del 30 marzo 2006
«In tema di condominio negli edifici, poiché il credito per il recupero delle somme anticipate nell'interesse del condominio si fonda, ex art. 1720 c.c., sul contratto di mandato con rappresentanza che intercorre con i condomini, l'amministratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1078 del 8 febbraio 1999
«Mentre l'agente è colui che assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra (preponente o mandante) la conclusione di contratti in una zona determinata (art. 1742 c.c.), il procacciatore d'affari è colui che raccoglie le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19678 del 10 ottobre 2005
«In particolare, con riferimento al recesso dell'agente, la giusta causa può essere identificata solo con l'inadempimento, colpevole e non di scarsa importanza, del preponente, che leda in misura considerevole l'interesse del primo. (Nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25260 del 16 ottobre 2008
«Di conseguenza, essendo il procacciatore di affari figura atipica, i cui connotati, effetti e compatibilità, vanno individuati di volta in volta, con riguardo alla singola fattispecie, occorre avere riguardo, in materia, al concreto atteggiarsi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12527 del 21 maggio 2010
«In tema di contratto di mediazione, l'affare - da intendersi nel senso di qualsiasi operazione economica generatrice di un rapporto obbligatorio - deve ritenersi concluso, per effetto della "messa in relazione" da parte del mediatore, quando si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12372 del 24 maggio 2006
«Nel rapporto di conto corrente bancario il termine di decadenza di sei mesi per l'impugnazione dell'estratto conto trasmesso al cliente, fissato dall art. 1832, secondo comma c.c., opera anche per la banca, relativamente all'omessa registrazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2801 del 5 febbraio 2009
«Poiché il contratto di conto corrente obbliga le parti soltanto all'annotazione dei crediti derivanti dalle reciproche rimesse, la compensazione legale prevista dall'art. 1853 cod. civ esige almeno che il saldo attivo o passivo di un conto risulti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7597 del 31 marzo 2006
«L'interpretazione delle clausole in ordine alla portata ed all'estensione del rischio assicurato rientra tra i compiti del giudice di merito ed è insindacabile in cassazione se rispettosa dei canoni legali di ermeneutica ed assistita da congrua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9284 del 4 maggio 2005
«Ne consegue che, con specifico riferimento al requisito dell'«interesse» questo risulta, nell'assicurazione ex art. 1891, di duplice natura e di diverso contenuto, dovendo esso venir valutato, ai fini della validità del contratto, sia con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26253 del 13 dicembre 2007
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta ha diritto all'indennità chi al momento dell'evento dannoso risulti proprietario della cosa o titolare di un diritto reale o di garanzia su di essa, mentre il contraente, anche quando si trova in una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10292 del 27 luglio 2001
«Ne consegue che, allorché si controverta se l'infortunio professionale (nella specie verificatosi nel corso di lavori manuali) sia o meno indennizzabile in relazione al tipo di attività (dirigente di azienda agricola) che l'assicurato, al momento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5081 del 21 maggio 1998
«Per il disposto dell'art. 1896 c.c. la cessazione del rischio comporta ipso iure lo scioglimento del contratto di assicurazione senza necessità di una manifestazione di volontà in tale senso, fermo restando, in deroga al principio della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10978 del 3 novembre 1998
«Ed infatti, pur facendo la predetta norma generico riferimento alla pubblicazione della procura «nelle forme richieste dalla legge», deve ritenersi, in assenza di altre norme che regolino la pubblicazione della procura di cui si tratta, che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1754 del 28 gennaio 2005
«In materia di coassicurazione, la «clausola di delega» (o «di guida») con la quale i coassicuratori conferiscono ad uno solo di essi l'incarico di compiere gli atti relativi allo svolgimento del rapporto assicurativo - non fa venir meno, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3276 del 16 aprile 1997
«...delle dichiarazioni vi contenute. Se invece il modulo di constatazione amichevole è portato per la prima volta a conoscenza dell'assicuratore nel corso del giudizio nei suoi confronti, le predette dichiarazioni hanno valore soltanto indiziario.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29209 del 12 dicembre 2008
«Qualora l'azione generatrice del danno si protragga nel tempo, stante il disposto dell'art. 1914 cod. civ., secondo cui l'assicurato deve fare quanto gli è possibile "per evitare il danno", l'obbligo di avviso e di salvataggio, per l'assicurato,...»