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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 6391 del 13 marzo 2013
«Il divieto di nuove eccezioni in appello, introdotto per il giudizio contenzioso ordinario con la legge 26 novembre 1990, n. 353, tramite la riforma dell'art. 345 c.p.c., e successivamente esteso al giudizio tributario dall'art. 57 del d.l.vo 31...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15832 del 19 luglio 2011
«In tema di impugnazioni, la deduzione, ad opera dell'appellato, del proprio difetto di titolarità passiva del rapporto fatto valere in giudizio dall'attore, risolvendosi nella contestazione dei requisiti di fondatezza della domanda, non rientra...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21980 del 16 ottobre 2009
«In tema di giudizio di appello, l'art. 345, terzo comma, c.p.c., come modificato dalla L. 26 novembre 1990, n. 353, nell'escludere l'ammissibilità di nuovi mezzi di prova, ivi compresi i documenti, consente al giudice di ammettere, oltre alle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7340 del 27 luglio 1998
«Il decreto con cui il prefetto, nel caso in cui la pubblica amministrazione non sia parte in causa, richiede, a norma degli artt. 41, secondo comma, e 368 c.p.c., che le Sezioni Unite della Corte di cassazione dichiarino il difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21729 del 23 settembre 2013
«Alla regola secondo cui nel giudizio di legittimità l'elenco dei documenti relativi all'ammissibilità del ricorso, che siano stati prodotti successivamente al deposito di questo, debba essere notificato alle altre parti (art. 372, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 627 del 14 gennaio 2008
«La produzione dell'avviso di ricevimento del piego raccomandato contenente la copia del ricorso per cassazione spedita per la notificazione a mezzo del servizio postale ai sensi dell'art. 149 c.p.c., o della raccomandata con la quale l'ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3736 del 28 marzo 2000
«Al fine di assicurare la garanzia del contraddittorio nella trattazione delle questioni relative all'ammissibilità del ricorso per cassazione — questioni che danno luogo ad una fase autonoma del processo comprendente una sia pur limitata attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10122 del 2 maggio 2007
«Qualora il ricorso per cassazione venga proposto da soggetto diverso da quello nei cui confronti sia stata pronunciata la sentenza impugnata, la documentazione diretta a provare la legittimazione del ricorrente può essere depositata in...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 10904 del 10 luglio 2003
«L'art. 372 c.p.c. consente che il deposito di documenti che riguardano l'ammissibilità del ricorso per cassazione o del controricorso avvenga anche oltre il termine previsto dall'art. 369 dello stesso codice, ma richiede che del deposito eseguito...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 1315 del 30 gennaio 2012
«Il procedimento in camera di consiglio presso la Corte di cassazione, previsto dall'art. 375 c.p.c., è ammissibile, nonostante la mancanza di un'espressa previsione, anche in ipotesi di manifesta improseguibilità del processo ex art. 382, terzo...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1007 del 24 giugno 1947
«Il ricorso per cassazione nel quale manchino i motivi di cui all'art. 360 c.p.c. deve essere dichiarato inammissibile anche nel caso di pronuncia di ordinanza in camera di consiglio, nonostante che nell'art. 375, in relazione a tale ipotesi, sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 953 del 1 febbraio 1991
«Con riguardo al procedimento di cassazione, l'obbligo del cancelliere di dare comunicazione dell'udienza di discussione, a norma e nel termine previsto dall'art. 377 secondo comma, c.p.c., sussiste nei soli confronti delle parti che, alla data del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27964 del 21 dicembre 2011
«Nel giudizio di cassazione, non sono ammissibili scritti difensivi consegnati dalle parti al cancelliere nel giorno fissato per l'udienza e prima dell'inizio della stessa, denominati "note di udienza", non potendo essere né equiparati a memorie di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1173 del 17 febbraio 1990
«La domanda di risarcimento dei danni, ai sensi dell'art. 96 c.p.c., per responsabilità processuale aggravata, che venga proposta in relazione all'esperimento da parte dell'avversario di regolamento preventivo di giurisdizione a meri fini dilatori,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4524 del 19 maggio 1990
«Anche per il termine previsto dall'art. 378 c.p.c., per il deposito delle memorie difensive nel giudizio di cassazione, trova applicazione la sospensione nel periodo feriale a norma della L. n. 742 del 1969.»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 24743 del 23 novembre 2011
«Il potere della Corte di cassazione di dichiarare d'ufficio che l'azione non poteva essere proposta, previsto dall'art. 382, terzo comma, secondo inciso, c.p.c., può essere esercitato anche in sede di regolamento di competenza, nell'ipotesi in cui...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24972 del 24 novembre 2006
«In tema di contenzioso tributario, qualora la commissione tributaria regionale, dopo aver accertato la mancata comunicazione dell'avviso di trattazione della controversia in primo grado, invece di disporre la rimessione della causa alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8600 del 11 aprile 2014
«Qualora il giudice d'appello non abbia rimesso le parti dinanzi al giudice di primo grado, omettendo di rilevare l'errore da questi compiuto nel dichiarare l'estinzione del giudizio, con la cassazione della sentenza di appello deve essere disposto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26832 del 14 dicembre 2006
«... Qualora il giudice d'appello, pur avendo rilevato il vizio di rito in cui sia incorso il primo giudice nel dichiarare estinto il giudizio, non gli abbia rimesso la causa, dichiarando esso stesso l'estinzione del giudizio, con la cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3386 del 15 febbraio 2007
«La parte che abbia proposto un ricorso per cassazione improcedibile, per non essere stato depositato nel termine previsto dalla legge, si può validamente proporre un nuovo ricorso per cassazione se nel frattempo il termine per ricorrere non sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2259 del 31 gennaio 2013
«L'atto di rinuncia al ricorso per cassazione, in assenza dei requisiti di cui all'art. 390, ultimo comma, c.p.c. (notifica alle parti costituite o comunicazione agli avvocati delle stesse per l'apposizione del visto), sebbene non idoneo a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22806 del 6 dicembre 2004
«Ove la dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione non sia stata sottoscritta dalla parte di persona, ma esclusivamente dal suo difensore nominato, senza che quest'ultimo risulti munito di mandato speciale a rinunziare, l'atto, siccome...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 892 del 13 febbraio 1989
«La dichiarazione, resa nell'udienza davanti alla Corte di cassazione dal procuratore della parte ricorrente non provvisto di procura ad hoc, di non voler insistere nel ricorso, non esonera la corte dal decidere il ricorso stesso, dovendo la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3876 del 18 febbraio 2010
«A norma dell'art. 390, ultimo comma, c.p.c., l'atto di rinuncia al ricorso per cassazione deve essere notificato alle parti costituite o comunicato agli avvocati delle stesse, che vi appongono il visto; ne consegue che, in difetto di tali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1093 del 19 gennaio 2005
«Nelle controversie aventi ad oggetto l'opposizione alla ordinanza-ingiunzione irrogativa di sanzione amministrativa, la riassunzione della causa a seguito di rinvio disposto dalla sentenza della Cassazione va effettuata nelle forme del rito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13422 del 20 luglio 2004
«In tema di separazione e divorzio, in quanto l'appello deve essere proposto con ricorso, anche la riassunzione in sede di rinvio va fatta nella medesima forma e, come il tempestivo esperimento del gravame proposto invece con citazione resta pur...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 538 del 19 gennaio 2000
«L'onere della riassunzione del giudizio di rinvio ai sensi dell'art. 392 c.p.c. non comporta che a detta riassunzione debbano provvedere separatamente e distintamente tutte le parti interessate alla prosecuzione del giudizio, come si desume dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4065 del 19 febbraio 2009
«Qualora, pronunciando su ricorso ordinario, la Corte di cassazione statuisca esclusivamente in ordine alla questione relativa alla competenza del giudice adito in sede di gravame, indicando il giudice competente, la riassunzione del giudizio va...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9968 del 24 novembre 1994
«La sospensione del decorso dei termini processuali, che opera di diritto dal 1° agosto al 15 settembre di ogni anno (art. 1, L. n. 742 del 1969) riguarda qualsiasi termine processuale, con la conseguenza che anche il termine di un anno dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2800 del 9 aprile 1988
«Le domande volte alla restituzione od alla riduzione in pristino in conseguenza della cassazione della sentenza (art. 389 c.p.c.), pur essendo devolute alla cognizione del giudice di rinvio, sono del tutto autonome rispetto a quelle aventi ad...»