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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22972 del 22 maggio 2018
«L'ordinanza anticipatoria dell'udienza adottata dal giudice nel corso del dibattimento non deve essere notificata all'imputato almeno sette giorni prima della nuova udienza, atteso che tale obbligo è previsto dall'art. 465 cod.proc.pen....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29877 del 3 luglio 2018
«In tema di nuove contestazioni in dibatimento, il giudice non può esercitare alcun sindacato preventivo sull'ammissibilità della contestazione del fatto diverso da come è descritto nel decreto che dispone il giudizio o del reato concorrente o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31835 del 12 luglio 2018
«È abnorme, sotto il profilo funzionale, il provvedimento con cui il giudice ordini, ai fini dell'eventuale contestazione di ulteriori ipotesi di reato, la trasmissione degli atti al pubblico ministero, ai sensi dell'art. 521, comma 2, cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41372 del 25 settembre 2018
«In tema di immutabilità del giudice, non è ravvisabile la nullità prevista dall'art. 525, comma 2, cod. proc. pen. per il caso di non corrispondenza fra i giudici che adottano la deliberazione e quelli che hanno partecipato al dibattimento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40151 del 7 settembre 2018
«In tema di esecuzione, è rilevabile anche di ufficio dalla Corte di cassazione la preclusione processuale che, ai sensi dell'art. 606, comma secondo, cod. pen., determina la inammissibilità dell'istanza meramente reiterativa di una domanda già...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48097 del 22 ottobre 2018
«In tema di estradizione per l'estero, la condizione ostativa della pendenza di un procedimento penale sussiste quando nei confronti dell'estradando, per lo stesso fatto, è stata esercitata l'azione penale ovvero è stata emessa un'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48284 del 23 ottobre 2018
«In tema di rogatorie internazionali, la sopravvenuta revoca della domanda di estradizione determina la revoca delle misure cautelari reali, con la conseguente restituzione all'avente diritto dei beni sottoposti a sequestro, atteso che, ai sensi...»
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Cassazione civile, sentenza n. 890 del 9 giugno 1947
«La comunicazione fatta dal cancelliere di una ordinanza pronunciata fuori dell'udienza, oltre il termine di tre giorni stabilito dal secondo comma dell'art. 176 del codice di procedura civile, anche se non è nulla, quando l'ordinanza stabilisca un...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1639 del 16 maggio 1956
«Il contenuto della sentenza non definitiva, nella disciplina dell'art. 279 del codice di procedura civile non comprende la soluzione delle questioni relative alla ammissibilità e rilevanza dei mezzi istruttori proposti dalle parti o da disporre...»
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Cassazione civile, sentenza n. 267 del 30 gennaio 1956
«Nessuna disposizione di legge esige che l'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio debba essere notificata anche alle altre parti in causa, diverse dal giurante, né tanto meno, che queste debbano necessariamente assistere di persona alla...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2992 del 9 novembre 1960
«Il provvedimento istruttorio col quale il giudice disponga consulenza tecnica, sia pure in grado di appello, ha sempre natura e carattere di ordinanza istruttoria anche se esso presupponga la risoluzione di una questione di merito non risolta con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2158 del 14 ottobre 1961
«I giudizi sui rendiconti in sede cautelare ed esecutiva, a differenza dei rendiconti come oggetto di domanda autonoma, sono sottratti alla decisione del collegio, essendo il giudice istruttore (cioè l'organo singolo che ha disposto il sequestro) a...»
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Cassazione civile, sentenza n. 44 del 15 gennaio 1962
«In forza del principio enunciato nel penultimo comma dell'art. 279 c.p.c. (per il quale i provvedimenti del collegio che hanno forma di ordinanza, comunque motivati, non possono mai pregiudicare la decisione della causa e sono sempre modificabili...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 410 del 18 febbraio 1967
«L'ordinanza presidenziale e quella del giudice istruttore, ex art. 708 c.p.c., non possono annoverarsi tra gli atti di volontaria giurisdizione — nel qual caso sarebbero reclamabili al presidente della Corte d'appello o alla corte stessa, a norma...»
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Cassazione civile, sentenza n. 467 del 12 febbraio 1968
«Le ordinanze, comunque motivate, non possono mai pregiudicare la decisione del merito e possono essere, anche implicitamente, modificate o revocate, cosicché l'eventuale contrasto tra l'ordinanza e la successiva sentenza emessa dallo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 735 del 7 marzo 1968
«L'ordinanza del giudice, che, nel corso dell'espropriazione forzata immobiliare, pronuncia sul rendiconto del custode dei beni pignorati, costituisce provvedimento non impugnabile, a norma dell'art. 593 c.p.c., anche se a contenuto negativo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 949 del 25 marzo 1972
«In tema di distribuzione della somma ricavata nell'espropriazione immobiliare, le questioni dell'art. 598 c.p.c. sottratte alla competenza del giudice dell'esecuzione ed attribuite a quella del collegio sono esclusivamente quelle sollevate dai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3460 del 28 dicembre 1973
«Qualora, in pendenza di un ordinario procedimento di cognizione nel quale si controverta sul diritto alla continuazione delle locazioni in forza di proroga legale, il locatore intimi licenza per finita locazione alla scadenza contrattuale, il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 338 del 7 febbraio 1974
«A differenza dell'estromissione disposta dall'istruttore con ordinanza ai sensi degli artt. 108, 109 e 111 c.p.c., quella disposta con la sentenza, relativamente ad una parte, nel presupposto che nei suoi confronti mancano le condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4464 del 25 novembre 1976
«L'ordinanza di rilascio ha efficacia esecutiva provvisoria fino alla conclusione del giudizio di merito, ma, in caso di estinzione del processo, essa non può essere equiparata a una sentenza di merito, ai sensi dell'art. 310 c.p.c., né costituire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5402 del 12 dicembre 1977
«Il provvedimento con cui il pretore assegna cose del debitore in possesso di un terzo, ai sensi dell'art. 552 c.p.c., avendo forma e natura di ordinanza e non di sentenza è impugnabile con l'opposizione agli atti esecutivi, e non con il ricorso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 220 del 17 gennaio 1978
«Il provvedimento di convalida dello sfratto o della licenza emanato in assenza dell'intimato — anche se è suscettibile di produrre gli effetti del giudicato sostanziale per la pronuncia di risoluzione del rapporto locatizio e per quella di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5096 del 8 novembre 1978
«L'ordinanza con la quale il pretore, giudice dell'esecuzione, dichiari «non luogo a provvedere» su un'istanza di assegnazione di credito pignorato, integra un atto del procedimento esecutivo, ancorché anomalo importando un rinvio sine die del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1606 del 19 marzo 1979
«Le tre forme di comunicazione degli atti processuali previste dall'art. 136 c.p.c. — consistenti nella consegna al destinatario che ne rilascia ricevuta, ovvero nella spedizione per posta in piego raccomandato, ovvero ancora nella consegna per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 403 del 19 gennaio 1979
«L'esclusione di un testimone effettuata dalla parte in ossequio all'ordinanza con la quale il giudice istruttore, nell'ammettere la prova, abbia ridotto la lista dei testi sovrabbondanti, è valida anche se le altre parti non vi aderiscano, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1752 del 15 marzo 1980
«La contestazione dei criteri informatori dell'assegnazione al creditore procedente di una parte delle somme dichiarate dovute dal terzo pignorato al debitore a titolo di retribuzione per lavoro dipendente, relativa alla decorrenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2339 del 12 aprile 1980
«Le disposizioni date dal giudice dell'esecuzione, a norma dell'art. 576 c.p.c., con il provvedimento che stabilisce procedersi alla gara, vanno osservate a pena di nullità; ne consegue che, qualora il giudice, nonostante le irregolarità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3859 del 18 giugno 1980
«Il provvedimento del giudice dell'esecuzione emesso in violazione del principio del contraddittorio (nella specie, ordinanza in tema di conversione dei pignoramenti pronunciata in un'udienza diversa da quella fissata) non è inficiato da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1980
«L'efficacia di titolo esecutivo, nei confronti del terzo, della ordinanza di assegnazione, al creditore procedente o ai creditori intervenuti, della somma pignorata presso di lui e l'impossibilità per quest'ultimo di ottenerne la revoca, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6331 del 4 dicembre 1980
«La mancata opposizione nel termine di cinque giorni, ex art. 617 c.p.c., avverso il precetto sottoscritto da persona priva del necessario potere di rappresentanza non comporta – ove non sia intervenuta ratifica da parte del dominus – che il...»