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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31011 del 27 luglio 2009
«Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello non è legittimato, salvo che sia stato egli stesso a chiedere l'applicazione della misura cautelare, a proporre ricorso per cassazione avverso le ordinanze emesse dal Tribunale della libertà sui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 607 del 10 marzo 1997
«L'art. 311 comma primo c.p.p., riconosce la legittimazione a ricorrere per cassazione contro le decisioni emesse a norma degli artt. 309 e 310 c.p.p. soltanto al pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura e a quello presso il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46124 del 15 dicembre 2008
«In tema di impugnazione delle misure cautelari personali, il ricorso per cassazione è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento secondo i canoni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2556 del 30 aprile 1997
«La limitazione alla sola «violazione di legge» del ricorso per saltum previsto dall'art. 311, comma secondo, c.p.p. importa che, potendo rientrare nella nozione di «violazione di legge» la sola «mancanza» della motivazione, cui può equipararsi la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 845 del 29 marzo 1996
«L'eventuale manifesta illogicità della motivazione di un'ordinanza che dispone una misura coercitiva — che può avere rilievo a norma dell'art. 606 comma 1 lett. e) c.p.p. — non è deducibile con ricorso immediato per cassazione, invero è solo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3450 del 5 aprile 1996
«In tema di misure di sicurezza personali la decisione pronunziata al riguardo dal giudice della cognizione, è impugnabile, ai sensi degli artt. 579 e 680 c.p.p., davanti al tribunale di sorveglianza quando la sentenza sia impugnata per la sola...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22927 del 7 giugno 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il comma 5 dell'art. 314 c.p.p. esclude l'esistenza del diritto alla riparazione nei casi in cui la sentenza favorevole all'imputato discenda dall'avvenuta abrogazione della norma incriminatrice;...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2815 del 24 agosto 2000
«Il sindacato di legittimità in tema di regolamento delle spese processuali, derivanti da procedimento per la riparazione per l'ingiusta detenzione, è limitato alla violazione del principio per cui le spese non possono essere poste a carico della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 179 del 27 febbraio 1997
«In tema di presupposti per la riparazione dell'ingiusta detenzione deve intendersi gravemente colposo il comportamento dell'indagato caratterizzato da spiccata leggerezza e macroscopica trascuratezza mediante azioni od omissioni denotanti vizio di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43 del 9 febbraio 1996
«In tema di presupposti per la riparazione dell'ingiusta detenzione, deve intendersi dolosa — e conseguentemente idonea ad escludere la sussistenza del diritto all'indennizzo, ai sensi dell'art. 314, comma 1, c.p.p. — non solo la condotta volta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1426 del 20 aprile 1993
«Poiché il legislatore, nel prevedere l'equa riparazione per l'ingiusta detenzione, ha inteso prescindere totalmente dalla illiceità soggettiva del provvedimento che l'ha disposta, la detenzione è ingiusta non solo quando si accerti tale illiceità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30136 del 31 luglio 2001
«Nel procedimento per il riconoscimento e l'attribuzione dell'equa riparazione per l'ingiusta detenzione, il potere d'impugnare i capi, che coinvolgono gli interessi civili delle parti, contenuti nell'ordinanza con la quale il giudice decide sulla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4994 del 5 febbraio 2001
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, poiché il relativo diritto non può che essere realizzato per via giudiziaria e sorge, pertanto, solo con la pronuncia giudiziale di accoglimento della richiesta avanzata dall'interessato, il giudice,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1362 del 23 marzo 1993
«La riparazione per ingiusta detenzione (artt. 314 e 315 c.p.p.) rientra nella categoria degli indennizzi, che postula l'obbligo di ristoro, in senso lato, di un pregiudizio subito da un soggetto ad opera della condotta, pur legittima, di altri. Ai...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1547 del 18 marzo 1993
«Ai fini dell'attribuzione di una somma di danaro a titolo di equa riparazione per l'ingiusta detenzione, nell'ipotesi di imputazioni cumulative in un unico procedimento, l'affermazione di penale responsabilità per uno degli addebiti che abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8163 del 28 febbraio 2002
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la condizione ostativa al riconoscimento del diritto all'indennizzo, rappresentata dall'avere il richiedente dato causa, all'ingiusta carcerazione, deve concretarsi in comportamenti che non siano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1301 del 13 luglio 1995
«In materia di equa riparazione per ingiusta detenzione, è ravvisabile colpa grave nel comportamento di chi, colpito da un provvedimento di custodia cautelare, si sia difeso nella sede prevista dalla legge rilasciando dichiarazioni non solo del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19571 del 15 maggio 2001
«In tema di riparazione dell'ingiusta detenzione, la presentazione della domanda nel più lungo termine di due anni introdotto dalla legge n. 479 del 1999 è preclusa dalla mancata deduzione o rilevazione della questione nel precedente giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1285 del 17 marzo 2000
«In tema di equo indennizzo per l'ingiusta detenzione, la nuova disposizione di cui all'art. 15 comma 1 legge 16 dicembre 1999, n. 479, che ha stabilito per l'ammissibilità della domanda il più lungo termine di due anni, non si applica nelle...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35760 del 18 settembre 2003
«In tema di procedimento per la riparazione per l'ingiusta detenzione, l'omessa notificazione della domanda, a cura della cancelleria, al Ministro dell'economia e delle finanze (subentrato al Ministro del tesoro per effetto del D.L. 12 giugno 2001,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 1810 del 24 maggio 1995
«Nel procedimento per l'equa riparazione, che riguarda l'attribuzione di una somma di denaro, e segue, dal punto di vista processuale, per la parte non esplicitamente regolamentata, le norme del rito civile, la tutela dell'interesse economico del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35331 del 28 settembre 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la domanda proposta oltre il termine di diciotto mesi previsto dal primo comma dell'art. 315 c.p.p., prima che la novella di cui all'art. 15 legge 16 dicembre 1999 n. 479 lo prolungasse a due anni,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28506 del 13 luglio 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la disposizione dell'art. 15 della legge 16 dicembre 1999, n. 479, la quale, sostituendo il comma 2 dell'art. 315 c.p.p., ha elevato ad un miliardo di lire l'entità massima della somma liquidabile,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24287 del 14 giugno 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la disposizione di cui all'art. 15 della legge 16 dicembre 1999, n. 479, la quale, sostituendo il comma 2 dell'art. 315 c.p.c., ha elevato ad un miliardo di lire l'entità massima della somma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2721 del 4 ottobre 2000
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, deve ritenersi immediatamente applicabile, anche in sede di legittimità, lo jus superveniens costituito dall'art. 15 della legge 16 dicembre 1999 n. 479, con il quale, mediante la riformulazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3747 del 4 agosto 2000
«Attesa la natura sostanziale dell'art. 315, comma 2, c.p.p., che fissa il limite massimo della somma liquidabile a titolo di riparazione per ingiusta detenzione, deve escludersi che operi, con riguardo a detta disposizione normativa, il principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2890 del 7 agosto 1996
«Non sussiste la legittimazione del P.M. a chiedere il sequestro conservativo a tutela dell'adempimento delle obbligazioni, derivanti da reati tributari nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, qualora non sia costituita parte civile e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2931 del 1 ottobre 1996
«L'amministrazione finanziaria può chiedere il sequestro conservativo di cui all'art. 316 c.p.p. solo se per la violazione tributaria è aperto un procedimento penale e in esso l'amministrazione stessa si sia costituita parte civile; la competenza a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1930 del 24 giugno 1998
«Deve ritenersi inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale di rigetto della richiesta di sequestro conservativo sui beni dell'imputato se nelle more del procedimento la sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 3 luglio 1995
«È ammissibile il sequestro preventivo di cosa già soggetta a sequestro probatorio, purché sussista un pericolo concreto e attuale della cessazione del vincolo di indisponibilità impresso da quest'ultimo, che renda reale e non solo presunta la...»