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Cassazione civile, sentenza n. 1462 del 14 giugno 1949
«Se i fatti previsti come motivo di revocazione ai sensi dell'art. 395, nn. 1, 2, 3 e 6 (scoperta del dolo di una delle parti in danno dell'altra, scoperta della falsità di prove in base alle quali la sentenza è stata emessa, ricupero di documenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16861 del 5 luglio 2013
«In tema di estinzione delle servitù prediali, i termini stabiliti dagli artt. 1073 e 1074 c.c. concernono quantità omogenee, tra loro cumulabili, sicché il non uso per volontaria inerzia del proprietario del fondo dominante può sommarsi, ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3111 del 1 aprile 1999
«Poiché l'art. 324 c.p.c. definisce assistita dall'autorità della cosa giudicata in senso formale la sentenza che non è più soggetta né a regolamento di competenza (inteso come mezzo di impugnazione), né ad appello, né a ricorso per cassazione e né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5651 del 23 settembre 1983
«La disciplina generale circa il luogo di notificazione della impugnazione, prevista dall'art. 330 c.p.c., si applica anche in tema di opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c., ad esclusione della residenza dichiarata o del domicilio eletto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6416 del 1 luglio 1998
«L'opposizione di terzo a norma dell'art. 404, primo comma, c.p.c., costituendo un'impugnazione della decisione contro la quale è proposta comporta il litisconsorzio necessario fra tutte le parti del giudizio conclusosi con la sentenza impugnata....»
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Cassazione civile, sentenza n. 3115 del 30 settembre 1953
«Se è vero che le prove raccolte nel giudizio che ha dato luogo alla sentenza impugnata con l'opposizione di terzo non costituiscono nei confronti del terzo opponente piena prova delle domande e delle eccezioni, non è dubbio che, al pari di ogni...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 23139 del 7 novembre 2011
«Al fine della determinazione della competenza territoriale nelle controversie di lavoro, per luogo in cui è sorto il rapporto, al quale fa riferimento l'art. 413 c.p.c., non può intendersi il luogo dove abbia avuto inizio l'esecuzione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3117 del 9 febbraio 2009
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale nelle controversie di lavoro, non può trovare applicazione l'art. 20 cod. proc. civ., che indica quale foro facoltativo per le cause relative a diritti di obbligazione "il giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5837 del 23 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 413 c.p.c., sussiste la competenza territoriale del giudice del luogo ove ha avuto inizio l'esecuzione della prestazione lavorativa qualora il contratto di lavoro non sia stato stipulato per iscritto e non sia possibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5098 del 21 maggio 1998
«Il luogo ove la prestazione lavorativa ha avuto inizio è un criterio di collegamento, per individuare il giudice del lavoro territorialmente competente, utilizzabile soltanto quando non è possibile, mancando un'autonoma e distinta fonte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7882 del 6 agosto 1990
«In tema di controversie soggette al rito del lavoro, il criterio di collegamento della competenza territoriale costituito dal luogo in cui è sorto il rapporto (art. 413, secondo comma, c.p.c.) è applicabile anche nell'ipotesi di rapporto ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6508 del 27 giugno 1990
«Ai fini della competenza territoriale in ordine alla controversia relativa al rapporto di agenzia, il luogo di nascita del rapporto medesimo deve essere individuato in quello in cui, ai sensi dell'art. 1326 c.c., si è perfezionato il contratto con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 765 del 6 febbraio 1986
«Anche ai fini dell'applicazione dell'art. 413 c.p.c. con riguardo al luogo ove è sorto il rapporto di lavoro, il contratto può considerarsi concluso nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l'esecuzione, prima che l'accettazione della proposta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3161 del 6 ottobre 1985
«In materia di controversie di lavoro la competenza territoriale ex art. 413 c.p.c. è radicata - sulla base del contenuto della domanda - nel luogo in cui è sorto il rapporto per essere stato ivi stipulato il contratto di lavoro e non già in quello...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 21506 del 19 settembre 2013
«Con riguardo alla controversia relativa ad un rapporto di lavoro ancora da costituire fra le parti, non possono operare - al fine della determinazione della competenza territoriale - né il foro del luogo in cui è sorto il rapporto (che presuppone...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 768 del 15 gennaio 2013
«Il lavoratore che, essendo stato alle dipendenze di un datore di lavoro per contratti a termine seguiti da contratto a tempo indeterminato, agisca nei confronti del datore stesso e del cessionario del contratto di lavoro per sentirli condannare...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21690 del 19 ottobre 2011
«Nel rito del lavoro il criterio della competenza territoriale del giudice del luogo dove si trova la dipendenza aziendale cui il lavoratore è addetto, in base a quanto previsto dall'art. 413, comma secondo, c.p.c., va riferito non all'atto con cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9256 del 17 aprile 2009
«In tema di competenza territoriale nelle controversie di lavoro, il foro speciale costituito dal luogo in cui si trova l'azienda ex art. 413, secondo comma, c.p.c., va determinato, per le imprese gestite in forma societaria, in riferimento al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3974 del 1 aprile 2000
«In tema di competenza territoriale nel rito del lavoro, la previsione da parte dell'art. 413 c.p.c. del foro della dipendenza aziendale fa riferimento ad una nozione che non coincide con quella di unità produttiva rilevante ai fini di altre norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2723 del 22 marzo 1994
«Per dipendenza dell'azienda, ai fini dell'applicazione del relativo foro, ai sensi dell'art. 413, secondo comma, c.p.c., con riguardo a controversia concernente un rapporto di lavoro subordinato, deve intendersi una struttura organizzativa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6490 del 7 giugno 1991
«Nelle cause di lavoro, il criterio della competenza territoriale del giudice del luogo dove si trova la dipendenza cui il lavoratore è addetto (art. 413, comma secondo, c.p.c.) va riferito non all'atto con cui il lavoratore sia stato destinato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2884 del 6 aprile 1990
«In tema di competenza territoriale nelle cause di lavoro, il foro dell'azienda, intesa come complesso di beni organizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa, il quale costituisce uno dei fori alternativamente concorrenti e prevalenti...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13530 del 27 luglio 2012
«Nel rito del lavoro, si applica anche alle controversie introdotte dal datore di lavoro il principio secondo il quale i fori speciali esclusivi, alternativamente concorrenti tra loro, indicati dall'art. 413, secondo e terzo comma, c.p.c., per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4782 del 25 luglio 1986
«A norma dell'art. 413 comma secondo c.p.c. le controversie di lavoro possono alternativamente radicarsi a scelta dell'attore — sia esso lavoratore o il datore di lavoro — presso uno qualsiasi dei tre fori indicati, senza che il luogo dove s'è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5356 del 29 maggio 1998
«In tema di competenza territoriale in ordine alle controversie soggette al nuovo rito del lavoro, il secondo comma dell'art. 413 (nuovo testo) c.p.c. — di cui è manifestamente infondato il sospetto di incostituzionalità in riferimento agli artt....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2618 del 25 marzo 1996
«Nelle controversie individuali di lavoro subordinato, l'art. 413, secondo comma, c.p.c. prevede soltanto due fori speciali ed esclusivi, tra loro alternativamente concorrenti, rappresentati il primo dal foro del luogo in cui è sorto il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6237 del 10 dicembre 1985
«L'art. 413, secondo comma, c.p.c. — nel disporre, per le controversie individuali di lavoro, che competente per territorio è il giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto ovvero si trova l'azienda o una sua dipendenza alla quale è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1054 del 19 febbraio 1982
«L'art. 413 (nuovo testo) c.p.c. pone una graduazione tra i diversi fori territoriali per le controversie di lavoro, nel senso che i fori speciali esclusivi previsti dal secondo comma sono tra loro alternativamente concorrenti e, rispetto ad essi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22672 del 2 dicembre 2004
«In tema di controversie di lavoro, la competenza per territorio del giudice nella cui circoscrizione è sorto il rapporto, ai sensi della prima ipotesi dell'art. 413 secondo comma c.p.c. (nel nuovo testo fissato dall'art. 1 della legge 11 agosto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9138 del 13 settembre 1997
«In materia di licenziamenti individuali, l'improcedibilità della domanda per il mancato esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione di cui all'art. 5 legge n. 108 del 1990 non comporta una interruzione del termine semestrale di...»