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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9104 del 6 ottobre 1993
«L'impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato, cui fa riferimento la norma del comma quarto dell'art. 161 c.p.p., va intesa e correlata con l'insufficienza o inidoneità delle indicazioni contenute nella dichiarazione. Pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33085 del 5 agosto 2003
«L'art. 162, comma 1 c.p.p. richiede che la dichiarazione di elezione di domicilio sia raccolta a verbale o sia spedita per telegramma o per lettera raccomandata con firma dell'imputato autenticata dal notaio o dal difensore. Ne consegue che non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5111 del 21 aprile 1999
«Dopo che l'imputato abbia già eletto domicilio, la nuova elezione non può essere fatta informalmente nell'atto di appello sottoscritto personalmente, dato che la revoca della prima elezione deve essere effettuata nella forma prescritta, cioè con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1199 del 29 gennaio 1999
«La elezione di domicilio è un atto personale a forma vincolata, da compiersi esclusivamente secondo le modalità indicate nell'art. 162 c.p.p. Per conseguenza non può riconoscersi validità ed efficacia alla elezione di domicilio fatta presso il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13682 del 28 dicembre 1998
«Atteso il disposto di cui all'art. 162 c.p.p., secondo cui la dichiarazione e l'elezione di domicilio, come pure ogni loro successivo mutamento, debbono essere comunicati dall'imputato all'autorità procedente «con dichiarazione raccolta a verbale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14712 del 10 aprile 2001
«A differenza di quanto si verifica con riguardo agli avvisi destinati al difensore, la notificazione di atti diretti al latitante il quale sia assistito da due difensori può validamente essere effettuata mediante consegna anche ad un solo soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13819 del 5 aprile 2001
«La mancata osservanza degli adempimenti prescritti dalla Corte costituzionale con la sentenza 23 settembre 1998 n. 346, dichiarativa della parziale illegittimità costituzionale dell'art. 8 della legge 20 novembre 1982 n. 890, recante disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8516 del 5 luglio 1999
«Non è sufficiente per la notificazione a mezzo posta del decreto di citazione per il giudizio l'immissione di avviso nella cassetta condominiale ed il compimento della giacenza per dieci giorni. Infatti prima ancora del decorso dei dieci giorni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 910 del 5 febbraio 1997
«La notifica a mezzo posta per compiuta giacenza, essendo prevista espressamente dagli artt. 170 c.p.p. e 8 legge 20 novembre 1982 n. 890, non è di per sé equiparabile alla mancata conoscenza effettiva dell'atto. Ed invero, la Corte costituzionale,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4548 del 4 maggio 1996
«Per la validità della notifica eseguita a mezzo del servizio postale, in caso di assenza del destinatario o di altra persona idonea alla ricezione del piego raccomandato, occorre che sull'avviso di ricevimento, depositato con il piego nell'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1176 del 18 giugno 1997
«Qualora l'ordinanza applicativa della misura cautelare (nella specie, custodia cautelare in carcere) sia notificata all'imputato detenuto in maniera incompleta per casuale e visibile errore di trasmissione, la nullità della notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1712 del 18 giugno 1998
«In tema di rispetto del termine per la presentazione della richiesta di convalida dell'arresto, poiché tale formalità non rientra in alcuno degli adempimenti previsti dall'art. 172, comma sesto, c.p.p., caratterizzati dal comune presupposto di una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4987 del 9 febbraio 2012
«L'effettiva conoscenza del procedimento, ai fini della richiesta di restituzione nel termine per l'impugnazione della condanna contumaciale, non può farsi coincidere con quella di un atto posto in essere di iniziativa dalla polizia giudiziaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25041 del 8 luglio 2005
«Per «effettiva conoscenza» del provvedimento, ai fini della decorrenza del termine per la richiesta, da parte dell'imputato giudicato in contumacia, di restituzione in termine per la proposizione di impugnazione, deve intendersi la sicura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 26 febbraio 2003
«Costituisce forza maggiore, ai fini della remissione in termini di cui all'art. 175, comma 1 c.p.p., l'impossibilità di conoscere l'avvenuto deposito della sentenza nel termine previsto dall'art. 544, comma 2, c.p.p. per un'erronea informazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2238 del 19 gennaio 2006
«In tema di restituzione nel termine, l'applicabilità ai procedimenti in corso dell'art. 175, comma secondo bis, c.p.p. (inserito dall'art. 1, comma primo, lett. b) D.L. 21 febbraio 2005, n. 17, conv. con modificazioni nella legge 22 aprile 2005,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16523 del 16 marzo 2011
«È illegittimo il provvedimento di rigetto di una istanza di restituzione nel termine per proporre opposizione a decreto penale di condanna fondato sul mero rilievo della regolarità formale della notifica, in quanto quest'ultima, se non effettuata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7604 del 28 febbraio 2011
«La restituzione nel termine per impugnare una sentenza contumaciale opera, ai sensi dell'art. 175, comma secondo, c.p.p., solo quando risulti dagli atti la mancata conoscenza del procedimento da parte dell'imputato, che ha l'onere di allegare le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35865 del 1 ottobre 2007
«Non è di ostacolo alla restituzione nel termine per impugnare una sentenza contumaciale la condotta dell'imputato che abbia tentato di sottrarsi alle indagini e dato anche false generalità, salvo che lo stesso non abbia avuto effettiva conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32678 del 3 ottobre 2006
«In tema di restituzione nel termine per proporre impugnazione contro una sentenza contumaciale, il giudice è tenuto a conformarsi alla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo che, in accoglimento del ricorso proposto dal condannato,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 681 del 27 marzo 1995
«Per «giudice che procede» deve correttamente intendersi il giudice designato dall'ordinamento a compiere gli atti — non tutti necessariamente giurisdizionali — occorrenti per l'esaurimento della fase che si è svolta davanti a lui e l'inizio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45627 del 16 dicembre 2005
«In tema di notificazione di atti, non costituisce causa di nullità, ma semplice irregolarità formale il fatto che, trattandosi di atto destinato a due destinatari aventi il medesimo domicilio, sia stata consegnata una sola copia dell'atto anziché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6328 del 24 giugno 1996
«Il primario in servizio di reperibilità è tenuto a recarsi prontamente al reparto ospedaliero di pertinenza nel momento in cui il sanitario addetto ne sollecita la presenza in relazione a ravvisata urgenza di intervento chirurgico. L'urgenza ed il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1587 del 8 agosto 1996
«Anche in caso di reiterazione della richiesta di archiviazione, dopo l'espletamento delle indagini suppletive ordinate dal Gip, il P.M. è obbligato a darne avviso alla parte offesa, che ne abbia fatto istanza ex art. 408 c.p.p. Conseguentemente,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 12 febbraio 1998
«È affetto da abnormità non solo il provvedimento che, per la singolarità e stranezza del contenuto, risulti avulso dall'intero ordinamento processuale, ma anche quello che, pur essendo in astratto manifestazione di legittimo potere, si esplichi al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3028 del 2 aprile 1997
«Nel caso di omessa citazione della parte civile, sussiste una nullità di ordine generale ex art. 178, lett. c) c.p.p., in quanto si tratta di disposizione concernente l'intervento delle altre parti. Essa è a regime intermedio ex art. 180 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37400 del 13 novembre 2006
«Costituisce nullità soggetta al cosiddetto regime intermedio previsto dall'art. 180 c.p.p. il mancato rispetto delle formalità volte a garantire la partecipazione della parte privata all'analisi dei campioni prelevati con riferimento ad alimenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49532 del 31 dicembre 2003
«Nel caso in cui il difensore della parte civile designa un suo sostituto ex art. 102 c.p.p., è onere del controinteressato dedurre la carenza di investitura formale, onde consentire al sostituto di produrre il documento dal quale deriva la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41000 del 3 novembre 2008
«La mancata sottoscrizione del provvedimento giurisdizionale da parte del Presidente del collegio integra un'ipotesi di nullità relativa a norma dell'art. 181 c.p.p., trattandosi di vizio intercorso nel momento formativo del documento, e non di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43232 del 19 novembre 2008
«Il divieto di utilizzazione nei confronti di terzi di dichiarazioni rese da persona che avrebbe dovuto essere sentita in qualità di indagata, non attiene alle dichiarazioni rese al giudice da soggetto che mai abbia assunto la qualità di imputato o...»