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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2320 del 23 febbraio 1998
«In caso di ritardo o di omissione del compimento di un atto d'ufficio da parte di un organo collegiale, l'illecito penale previsto dall'art. 328, secondo comma c.p., può configurarsi soltanto a carico dei singoli componenti dell'organo collegiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40592 del 16 ottobre 2012
«Integra l'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 334 c.p. e non quella, di natura amministrativa, prevista dall'art. 213 Cod. Strada, la condotta del proprietario di veicolo sottoposto a sequestro amministrativo di cui è custode, il quale lo alieni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2163 del 15 gennaio 2008
«La abusiva messa in circolazione da parte del custode e del proprietario di un veicolo, sottoposto a provvedimento di sequestro amministrativo, integra oltre l'illecito amministrativo di cui all'art. 213, comma quarto c.s., anche la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17837 del 5 maggio 2008
«Deve escludersi la configurabilità del reato previsto dall'art. 334 c.p. nel caso di circolazione abusiva con veicolo sottoposto a sequestro amministrativo a norma dell'art. 213, D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285, in quanto, sussistendo un rapporto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40345 del 31 ottobre 2007
«Integra la sola violazione amministrativa di cui all'art. 213, comma quarto, c.s. l'uso da parte del proprietario di un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo ed affidato alla sua custodia, in quanto la stessa deve ritenersi speciale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37266 del 9 novembre 2006
«Integra il delitto di sottrazione di cose sottoposte a sequestro (art. 334, comma secondo, c.p.) la condotta del proprietario-custode che sottragga o disperda i beni sottoposti a sequestro preventivo (nella specie, bovini) che gli siano stati...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6261 del 7 febbraio 2003
«Integra il delitto di cui all'art. 334 c.p. (danneggiamento di cose sottoposte a sequestro da parte del proprietario non custode) la condotta di un venditore ambulante che, ricevuta la comunicazione verbale di sequestro della merce, la getti in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7930 del 6 luglio 2000
«Integra gli estremi del reato di cui all'art. 334 c.p. qualsiasi utilizzo della cosa sequestrata il quale finisca per determinare la compromissione delle finalità di preservazione cui tenda il vincolo di intangibilità assicurato dalla misura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23684 del 3 giugno 2015
«Quando il comportamento aggressivo nei confronti del pubblico ufficiale non sia diretto a costringere il soggetto a fare un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto dell'ufficio, ma sia solo espressione di volgarità ingiuriosa e di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7992 del 23 febbraio 2015
«In tema di rapporti tra le fattispecie previste dagli artt. 336 e 337 cod. pen., quando la violenza o la minaccia dell'agente nei confronti del pubblico ufficiale è posta in essere durante il compimento dell'atto d'ufficio, per impedirlo, si ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32906 del 17 agosto 2007
«Integra il delitto di resistenza a pubblico ufficiale la condotta di chi si frapponga fisicamente tra forze dell'ordine postesi all'inseguimento di un pregiudicato per catturarlo e quest'ultimo (nella specie realizzata da più persone in concorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4929 del 6 febbraio 2004
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale può essere integrato anche da una condotta autolesionistica dell'agente, quando la stessa sia finalizzata ad impedire o contrastare il compimento di un atto dell'ufficio ad opera del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8667 del 7 luglio 1999
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, la condotta penalmente rilevante deve intendersi rappresentata da qualsivoglia attività omissiva o commissiva che si traduca in atteggiamento, anche talora implicito, purché percepibile ex adverso, che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6069 del 10 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di resistenza a pubblico ufficiale non è necessario che la violenza o la minaccia sia usata sulla persona del pubblico ufficiale, ma soltanto che sia stata posta in essere per opporsi allo stesso nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2803 del 25 gennaio 2007
«Non è configurabile la circostanza aggravante di cui all'art. 61 n. 6 c.p. nella condotta del latitante che commette il reato di resistenza a pubblico ufficiale per opporsi all'esecuzione della misura cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 4 marzo 2013
«Non integra il delitto di cui all'art. 337 cod. pen. la condotta consistente nel mero divincolarsi posto in essere da un soggetto fermato dalla polizia giudiziaria per sottrarsi al controllo, quando lo stesso si risolva in un atto di mera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7061 del 15 luglio 1996
«La materialità del delitto di resistenza al pubblico ufficiale è integrata anche dalla violenza cosiddetta impropria, la quale, pur non aggredendo direttamente il suddetto soggetto, si riverbera negativamente nell'esplicazione della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7928 del 29 febbraio 2012
«L'esimente della reazione agli atti arbitrari del pubblico ufficiale (art. 4 del D.Lgt n. 288 del 1944) è integrata ogni qual volta la condotta dello stesso pubblico ufficiale, per lo sviamento dell'esercizio di autorità rispetto allo scopo per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36009 del 27 ottobre 2006
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, è applicabile la scriminante di cui all'art. 4 del D.L.vo 14 settembre 1944, n. 288 anche in presenza di un comportamento sconveniente e prepotente del pubblico ufficiale, dovendosi qualificare come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38952 del 24 novembre 2006
«La legittima reazione ad atti arbitrari del pubblico ufficiale, prevista dall'art. 4 del D.Lgt. 14 settembre 1944 n. 288, ha natura di causa di giustificazione che esclude il carattere antigiuridico della condotta. (Fattispecie relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39685 del 23 novembre 2002
«In materia di atti arbitrari del pubblico ufficiale, ai fini della sussistenza dell'esimente di cui all'art. 4 del decreto legislativo luogotenenziale n. 288 del 1944, non basta che il pubblico ufficiale ecceda dai limiti delle sue attribuzioni,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 404 del 14 gennaio 1999
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, qualora l'attività violenta o minacciosa sia posta in essere da un terzo che intenda contrastare l'accompagnamento coattivo di una persona (già identificata) da parte dei carabinieri in una caserma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6864 del 9 luglio 1993
«L'esimente di cui all'art. 4, D.L.vo Lgt. 14 settembre 1944, n. 288, postulando che il pubblico ufficiale «abbia dato causa al fatto ... eccedendo con atti arbitrari i limiti delle sue attribuzioni», presuppone, da un lato, un rapporto causale tra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44976 del 3 dicembre 2008
«Non integra il delitto di resistenza di cui all'art. 337 c.p.p. la condotta ingiuriosa posta in essere, nei confronti di un pubblico ufficiale, quando essa non riveli alcuna volontà di opporsi allo svolgimento dell'atto d'ufficio e risulti priva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37749 del 22 ottobre 2010
«Integra il delitto di cui all'art. 337 c.p., e non quello previsto all'art. 336 dello stesso codice, la condotta di chi usi violenza o minaccia per impedire al pubblico ufficiale di compiere un atto del proprio ufficio mentre questi lo sta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38566 del 10 ottobre 2008
«È configurabile il reato di resistenza a pubblico ufficiale, e non quello previsto dall'art. 336 c.p., nella condotta di colui che minaccia un agente di polizia per opporsi all'esecuzione di un sequestro, quando dopo l'apprensione materiale della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1272 del 20 gennaio 2004
«Quando la violenza esercitata nei confronti di un pubblico ufficiale, al fine di opporglisi mentre compie un atto dell'ufficio, eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali in danno dell'interessato, si determina un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37042 del 26 settembre 2003
«Quando il comportamento di aggressione all'incolumità fisica del pubblico ufficiale non abbia la finalità di opporsi allo svolgimento dell'atto di ufficio e quando manchi un nesso di causalità psicologica tra l'offesa arrecata e le funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49478 del 9 dicembre 2013
«Il reato di ingiuria non rimane assorbito in quello di resistenza a pubblico ufficiale, del quale non costituisce elemento costitutivo, nonostante la condotta ingiuriosa sia diretta allo scopo di opporsi all'azione del pubblico ufficiale, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5995 del 20 giugno 1997
«Integra gli estremi del delitto di resistenza a pubblico ufficiale la condotta della persona che, sottoposta a controllo a bordo di un natante, si dia alla fuga recidendo la cima con la quale la propria barca era stata agganciata a quella dei...»