(massima n. 1)
In materia di atti arbitrari del pubblico ufficiale, ai fini della sussistenza dell'esimente di cui all'art. 4 del decreto legislativo luogotenenziale n. 288 del 1944, non basta che il pubblico ufficiale ecceda dai limiti delle sue attribuzioni, ma č necessario altresė che tenga una condotta improntata a vessazione, sopruso, prevaricazione, prepotenza nei confronti del privato destinatario. (Nella specie la Corte ha ritenuto scriminato il comportamento del soggetto che ha opposto resistenza ad un pubblico ufficiale, il quale lo aveva privato della libertā personale oltre il tempo necessario all'identificazione, ai sensi dell'art. 11 D.L. n. 59 del 1978 convertito con modificazioni nella L. n. 191 del 1978, al fine di vessarlo e di fornire una dimostrazione della propria forza e della propria supremazia).