-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2635 del 29 aprile 1981
«Proposta in primo grado una domanda di pensione di riversibilità, previo accertamento del diritto alla cumulabilità di periodi assicurativi afferenti ad attività lavorative diverse dell'assicurato, costituisce domanda nuova, ai sensi dell'art. 437...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 499 del 26 gennaio 1982
«La procura così rilasciata, pertanto, legittima il procuratore nominato a ricevere le notificazioni e le comunicazioni in corso di causa e la notifica della sentenza di primo grado eseguita presso di lui è idonea a fare decorrere il termine breve...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6723 del 9 dicembre 1982
«La rinuncia, nel corso del giudizio di primo grado, da parte di uno dei contitolari di un rapporto indivisibile (nella specie, coeredi), ancorché non costituito, alla correlativa pretesa fatta valere in giudizio dagli altri titolari, determina la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6914 del 15 dicembre 1982
«...ad altra udienza con la relativa comunicazione del rinvio all'appellante, è diretta unicamente ad evitare che l'appello sia dichiarato improcedibile senza che l'appellante medesimo sia posto in grado di costituirsi alla successiva udienza.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1206 del 17 febbraio 1983
«...questione dell'avvenuta scadenza del termine per proporre il ricorso, non costituendo il regolamento preventivo di giurisdizione un mezzo di impugnazione ad essendo esso precluso soltanto dalla decisione della causa nel merito in primo grado.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1522 del 1 marzo 1983
«La Corte di cassazione, qualora la sentenza di secondo grado impugnata abbia pronunciato anche su un capo della sentenza di primo grado non sottoposto ad appello, deve, per tale parte, cassare senza rinvio la decisione al suo esame, giacché il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1540 del 1 marzo 1983
«...a seguito di reclamo, la competenza a disporre la revisione (totale o parziale) del provvedimento emesso in sede di reclamo, sulla base di fatti sopravvenuti, spetta al giudice competente ad emettere in primo grado il provvedimento stesso.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1957 del 19 marzo 1983
«La falsità di un atto del processo, che (come, nella specie, quella concernente la relata di notifica dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado) faccia apparire come esistente un elemento che in realtà manca, può configurare dolo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3664 del 27 maggio 1983
«Nel nuovo rito del lavoro, il giudice di appello, investito della questione concernente l'ammissibilità o meno della modifica, all'udienza di discussione del giudizio di primo grado, della domanda dal ricorrente proposta con l'atto introduttivo,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4481 del 4 luglio 1983
«Nelle controversie soggette al nuovo rito del lavoro, la nullità della sentenza di primo grado per violazione dell'art. 426 c.p.c. (nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 14 del 14 gennaio 1977), per mancata...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5224 del 29 luglio 1983
«Poiché il principio della perpetuatio iurisdictionis non comporta che debba o possa negarsi rilevanza ai nuovi fatti che attribuiscano al giudice adito la competenza originariamente insussistente, il pretore, adito in sede possessoria mentre è in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5737 del 28 settembre 1983
«La mancata adozione, da parte del giudice di primo grado, delle norme processuali previste per le controversie in materia di lavoro, la quale non abbia inciso sulla determinazione della competenza in senso proprio, sul regime delle prove o...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7261 del 5 dicembre 1983
«Le spese processuali attinenti ad anticipazioni ed attività difensive successive e conseguenziali alla sentenza di primo grado (come quelle per esame avviso deposito sentenza, esame detta sentenza, registrazione sentenza, ecc.) sono relative al...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«...e rigettare, in caso negativo, la domanda. In tal caso, peraltro, può solo profilarsi l'opportunità di far intervenire in primo grado, il terzo nel processo affinché, con economia di giudizi, la pronuncia possa valere anche nei suoi confronti.»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 983 del 5 febbraio 1983
«...applicabile anche alle controversie individuali di lavoro, non è consentita la riproposizione in appello di una prova già esaurita o la deduzione di una prova diretta a completare, modificare o contraddire quella già espletata in primo grado.»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1517 del 5 marzo 1984
«La deroga alla competenza pretorile in materia possessoria, prevista per ragioni di connessione dall'art. 704 c.p.c., non si configura quando, non essendo più pendente in primo grado la controversia petitoria, i due procedimenti (petitorio e...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1910 del 22 marzo 1984
«In armonia con il principio costituzionale del diritto alla difesa, come l'improponibilità di nuove eccezioni nel giudizio di appello, disposta dall'art. 437, secondo comma, c.p.c., va intesa come limitata alle eccezioni proponibili (e tuttavia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 443 del 18 gennaio 1984
«La morte della parte sopravvenuta prima del decorso di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza di primo grado e della notificazione di questa al procuratore costituito dalla parte stessa, impedisce l'operatività dell'art. 328 c.p.c., sia nella...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5981 del 21 novembre 1984
«...a tale domanda, con la conseguenza che tale soggetto non può proporre per la prima volta in appello una questione di inammissibilità della domanda riconvenzionale rispetto alla quale abbia, in primo grado, accettato il contraddittorio nel merito.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6658 del 21 dicembre 1984
«La correzione di un errore materiale della sentenza di primo grado, dopo la proposizione del gravame, spetta al giudice di secondo grado, e deve precedere l'esame dell'impugnazione. L'esercizio del relativo potere, peraltro, postula l'istanza di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1008 del 8 febbraio 1985
«Il divieto di scindere il giudizio sull'an da quello sul quantum, qualora la domanda non abbia avuto fin dall'origine ad oggetto la sola condanna generica, non opera ove il convenuto non si sia in primo grado opposto alla richiesta attrice di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1583 del 22 febbraio 1985
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro (nella specie, causa inerente ad un rapporto agrario), qualora il mancato esaurimento in primo grado della prova testimoniale, con la escussione di tutti i testi ammessi, sia ascrivibile ad inerzia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2488 del 15 aprile 1985
«...i presupposti (radicale difformità del provvedimento giurisdizionale rispetto al suo schema legale, implicante una mera apparenza estrinseca di sentenza), si traduce in un'autonoma domanda da proporre davanti al giudice competente in primo grado.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2918 del 10 maggio 1985
«...del contraddittorio impone la declaratoria di nullità della pronuncia stessa (nella specie, con rimessione delle parti davanti al giudice di primo grado, essendo già in tale sede verificata l'omessa citazione del litisconsorzio necessario).»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 335 del 24 gennaio 1985
«...opporre (non avendo dato causa al vizio) la nullità del procedimento e della sentenza di secondo grado, con la conseguente necessità per il giudice di disporre, a norma dell'art. 162, primo comma, c.p.c., un nuovo procedimento di appello.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5118 del 17 ottobre 1985
«L'appellato totalmente vittorioso è soggetto all'onere della esplicita riproposizione in secondo grado, entro l'udienza di precisazione delle conclusioni, ai sensi ed agli effetti dell'art. 346 c.p.c., delle eccezioni respinte dal primo giudice,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5469 del 9 novembre 1985
«Il principio, secondo il quale il giudice d'appello, nell'affermare la giurisdizione negata dal giudice di primo grado, deve astenersi dal pronunciare nel merito e rimettere le parti davanti a detto giudice di primo grado, non soffre eccezione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5546 del 12 novembre 1985
«A differenza delle preclusioni stabilite dagli artt. 183 e 184 c.p.c., le quali sono poste soltanto a tutela dell'interesse privato delle parti, onde la tardività di una domanda nuova, proposta nel corso del giudizio di primo grado, è sanata dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5802 del 22 novembre 1985
«Poiché l'interesse ad agire va inteso come possibilità di conseguire con il giudizio un risultato giuridicamente apprezzabile e non l'astratta soluzione delle questioni poste per i possibili ed eventuali riflessi che l'accertamento giudiziale...»