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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 2082 del 13 settembre 1996
«Allorché venga in rilievo l'applicazione di disposizioni di trattato internazionale che disciplinano rapporti giurisdizionali con autorità straniere in materia penale - prevalenti, in forza dell'art. 696, c.p.p., sulle norme interne - l'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3506 del 6 aprile 1996
«...punibili, in base ad esso, fatti commessi durante la sua vigenza, pur quando la previsione di essi come reato sia ripresa dal nuovo decreto legge, giacché quest'ultimo, come qualsiasi norma di carattere penale, non può disporre che per l'avvenire.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4023 del 18 aprile 1996
«Non può essere ritenuto abnorme ed è quindi inammissibile il ricorso per cassazione contro di esso proposto, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari abbia disposto la restituzione degli atti al pubblico ministero, il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5227 del 4 dicembre 1996
«Tale provvedimento si pone infatti in radicale contrasto con l'intero sistema processuale, che pone, nell'art. 405, comma primo, c.p.p., la richiesta di archiviazione in alternativa esclusiva all'esercizio dell'azione penale da parte del P.M.; che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3 del 8 gennaio 1997
«In tema di sospensione condizionale della pena, deve ritenersi illegittima, in applicazione dei principi di legalità e tassatività, che escludono la sottoposizione del beneficio ad obblighi diversi da quelli previsti dall'art. 165 c.p., la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 262 del 17 gennaio 1997
«...il giudice di merito accerti, con motivazione congrua e convincente, che l'imputato — ben conscio delle circostanze del fatto e delle sue implicazioni sul piano penale — abbia agito al fine esclusivo di favorire il terzo responsabile del reato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 433 del 19 aprile 1997
«La norma dell'art. 30 ter, terzo comma, della legge 26 luglio 1975 n. 354 (c.d. ordinamento penitenziario), introdotta dall'art. 1 del D.L. 13 maggio 1991 n. 152, convertito con modificazioni in legge 12 luglio 1991 n. 203 (in base alla quale, fra...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4800 del 22 maggio 1997
«Ai fini della configurabilità di penale responsabilità, a titolo di concorso, in ordine al reato di detenzione illegale di un'arma, è necessaria la coscienza e la volontà di contribuire con il proprio operato alla perpetrazione dell'illecito: ove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5007 del 13 novembre 1997
«Nel procedimento di sorveglianza ben possono essere valutati fatti storicamente accertati, costituenti ipotesi di reato riferibili al condannato, senza necessità di attendere la definizione del relativo procedimento penale. Ed invero, in questa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7170 del 22 luglio 1997
«Il codice penale, nell'art. 440, punisce il delitto di corrompimento od adulterazione di acque, prima che queste siano attinte o distribuite per il consumo, sicché il delitto si realizza con il fatto del corrompimento o dell'adulterazione: l'uso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11683 del 16 dicembre 1997
«Alle pene accessorie in relazione ai reati in materia di assegni (divieto di emettere assegni e pubblicazione della sentenza di condanna) — introdotte con l'art. 139 della L. 24 novembre 1981 n. 689 — non è applicabile la disciplina del cumulo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 985 del 16 luglio 1998
«In tema di intercettazioni telefoniche, la sanzione di inutilizzabilità, stante la regola della tassatività, non può essere allargata sino a comprendere l'inosservanza dell'art. 89 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8046 del 7 luglio 1998
«Ai sensi dell'art. 479, comma 3, c.p.p., il giudice può revocare anche di ufficio, per effetto del decorso dell'anno, l'ordinanza di sospensione emessa al dibattimento in attesa della risoluzione della controversia civile riguardante la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9758 del 14 settembre 1998
«...pendenza di un procedimento nell'ambito del quale deve realizzarsi la violazione degli obblighi assunti con il mandato: la valenza penale dell'attività del patrono deve ricondursi, infatti, al momento effettivo dell'esercizio della giurisdizione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5599 del 5 maggio 1999
«Ai fini della configurabilità del reato di falso giuramento della parte (art. 371 c.p.), non spetta al giudice penale alcun sindacato in ordine all'ammissibilità della formula adottata in sede civile, le cui eventuali lacune, o improprietà non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5830 del 4 marzo 1999
«Poiché a norma dell'art. 3, comma quarto, c.p.p., è riconosciuta efficacia di giudicato nel procedimento penale e, per il rinvio contenuto nell'art. 4 della legge n. 1423 del 1956, anche nel procedimento di prevenzione, alle sentenze irrevocabili...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27 del 12 febbraio 2000
«Il ricorso per cassazione, impropriamente proposto avverso il provvedimento del pubblico ministero che dispone circa l'esecuzione di sentenza penale di condanna, non può essere qualificato come istanza idonea ad attivare il procedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3287 del 16 marzo 2000
«...che l'informazione sia sostanzialmente veridica e che la critica sia obiettiva e non tendenziosa. (Fattispecie relativa ad attribuzione, in un programma televisivo di fatto diffamatorio determinato desunto da procedimento penale in corso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3879 del 15 dicembre 2000
«Tuttavia, considerato che all'art. 10 del codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, approvato con decreto 31 marzo 1994 del Ministro della funzione pubblica, è prevista una deroga al principio generale del divieto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4352 del 23 ottobre 2000
«In tema di udienza preliminare, l'assunzione delle prove nel contraddittorio delle parti disposta dal giudice ai sensi dell'art. 422, come modificato dalla legge n. 479 del 1999, non rientra nella fase delle indagini preliminari (caratterizzate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6952 del 14 febbraio 2000
«La previsione di cui all'art. 47ter, comma 1ter, dell'ordinamento penitenziario, introdotta dall'art. 4, comma 1, lett. a), della L. 27 maggio 1998, n. 165, secondo cui, «quando potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7270 del 20 giugno 2000
«Il delitto di favoreggiamento è configurabile non solo quando il comportamento dell'agente sia diretto a sviare l'attività investigativa della polizia giudiziaria, ma anche quando sia preordinato a turbare l'attività di ricerca e acquisizione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11078 del 28 ottobre 2000
«Nell'ipotesi di procedimento penale per il delitto di esercizio abusivo della professione, gli ordini professionali non sono legittimati a costituirsi parte civile all'unico fine di tutelare gli interessi morali dalla categoria quando all'ordine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12098 del 12 marzo 2004
«...ai fini della giurisdizione penale italiana, risultando il reato associativo non solo commesso in Italia ma caratterizzato dal programma criminoso di compiere atti di violenza con fini di eversione dell'ordine democratico dello Stato italiano.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14863 del 26 marzo 2004
«Nei casi in cui nel giudizio penale sia prescritto che la parte stia in giudizio col ministero di difensore munito di procura speciale, il mandato, in virtù del generale principio di conservazione degli atti, deve considerarsi valido - sia con...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1848 del 18 gennaio 2006
«I gravi «indizi di reato» (e non di reità) che, ai sensi dell'articolo 267 c.p.p., costituiscono presupposto per il ricorso alle intercettazioni di conversazioni o di comunicazioni, attengono all'esistenza dell'illecito penale e non alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12721 del 27 marzo 2007
«...pronuncia della sentenza di primo grado, quando la condotta antigiuridica si protragga nel corso del procedimento penale, come nelle situazioni nelle quali il capo di imputazione abbia fatto riferimento solo alla data dell'accertamento del reato.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1235 del 19 gennaio 2011
«È configurabile un rapporto di specialità tra le fattispecie penali tributarie in materia di frode fiscale (artt. 2 ed 8, D.L.vo 10 marzo 2000, n. 74) ed il delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato (art. 640, comma secondo, n. 1, c.p.), in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3676 del 1 febbraio 2011
«...trasparentemente inesistenti, senza proporsi alcuna funzione informativa e non quando si diano informazioni che, ancorché presentate in veste ironica e scherzosa, si rivelino false e, pertanto, tali da non escludere la rilevanza penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19540 del 7 maggio 2013
«...pronunci sentenza di condanna dell'imputato), e non comportando, d'altra parte, in nessun caso, la declaratoria di estinzione del reato adottata dal giudice penale pregiudizio alcuno all'utile esercizio dell'azione risarcitoria in sede civile.»