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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10391 del 24 marzo 2006
«Integra il reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.), la condotta del soggetto che espone sull'auto — parcheggiata in zona a traffico limitato, consentita solo ai titolari di validi permessi — la falsa copia del permesso di parcheggio per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22578 del 11 giugno 2010
«Non integra il reato di uso di atto falso (art. 489 c.p.), l'esposizione sulla propria auto della fotocopia di un permesso di parcheggio riservato agli invalidi, qualora si tratti di fotocopia, come nella specie, realizzata in bianco e nero, che,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16687 del 29 novembre 1989
«Scopo della norma posta dall'art. 490 c.p. è la tutela della fede pubblica attraverso la conservazione di atti pubblici o scritture private per il loro insostituibile valore documentale. Ne consegue che la lesione o messa in pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36369 del 7 ottobre 2011
«La falsificazione della fotocopia di una scrittura privata, mediante fotomontaggio (nella specie attraverso la manipolazione di un documento vero scannerizzato), integra il reato di falsità materiale in scrittura privata perché, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18283 del 7 maggio 2001
«In tema di falsità in scrittura privata, l'alterazione richiesta dall'art. 485 c.p. per la falsificazione di una scrittura privata definitivamente formata deve essere tale da modificare il significato originario dell'atto, sicché non è integrata...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29026 del 18 luglio 2012
«Integra il reato di falsità in scrittura privata, la condotta di colui che crei, in fotocopia, due false dichiarazioni di quietanza con falsificazione della firma del defunto creditore; né, a tal fine, rileva il tempestivo disconoscimento - in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18933 del 8 maggio 2014
«In tema di rapporto di causalità, l'individuazione della cosiddetta legge scientifica di copertura sul collegamento tra la condotta e l'evento presuppone una documentata analisi della letteratura scientifica universale in materia con l'ausilio di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 118 del 3 gennaio 2013
«Non integra il tentativo di turbativa di pubblico incanto il deposito di documentazione viziata da falsità materiale, quando la stessa sia oggettivamente inidonea a dar luogo all'ulteriore sviluppo dell' "iter" procedimentale a causa di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47081 del 20 dicembre 2011
«Non integra il delitto di commercio di prodotti con segni falsi colui che ponga in vendita ricambi per auto non originali sui quali sia stato riprodotto, quale elemento estetico presente sul componente originale, il marchio del costruttore del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5535 del 28 gennaio 1998
«In materia di detenzione per il commercio di merci portanti marchi contraffatti (art. 474 c.p.), la motivazione che evidenzi l'apparente anomalia dei segni distintivi rispetto alla merce originale ed il basso prezzo di vendita, a sostegno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10050 del 18 ottobre 1988
«Agli effetti penali, è atto pubblico solo formalmente derivativo ma sostanzialmente originale la lettera di chiarimenti forniti dal sindaco del comune al comitato regionale di controllo in ordine a delibera della giunta comunale. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1342 del 1 febbraio 1988
«La ricevuta di pagamento del conto corrente postale è un atto pubblico avente la sua autonoma rilevanza giuridica, perché attesta un'attività svolta dall'ufficiale postale nell'esercizio delle sue specifiche attribuzioni. La sua falsificazione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7668 del 27 settembre 1984
«Il duplicato dell'originale del decreto di citazione a giudizio non è una mera riproduzione, ma è un atto pubblico, perché formato dal pubblico ufficiale con modalità prestabilite, per uno scopo di diritto pubblico. (Nella specie trattavasi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6572 del 12 febbraio 2008
«In tema di falsità materiale, integra il reato di cui all'art. 476 c.p. la formazione di un atto presentato come la riproduzione fotostatica di un documento originale, in realtà inesistente, del quale si intenda artificiosamente attestare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11506 del 14 dicembre 1993
«In tema di falso documentale, il certificato amministrativo si caratterizza per il contenuto meramente dichiarativo di atti pubblici preesistenti o di fatti non conosciuti direttamente dal pubblico ufficiale per non essersi verificati alla sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13541 del 11 aprile 2012
«La formazione da parte di un privato di una fotocopia riproducente un'inesistente copia conforme di un'ordinanza di cancellazione di un sequestro conservativo, utilizzata al fine di ottenere la liberazione del bene assoggettato al vincolo reale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1468 del 19 gennaio 2011
«Non integra il reato di falsità materiale commessa dal privato in certificati o autorizzazioni amministrative (art. 477 e 482 c.p.), la condotta di colui che circoli con autoveicolo dotato di targa originale ma coperta parzialmente in modo da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34340 del 26 settembre 2005
«La copia fotostatica a colori di un permesso di parcheggio per invalidi, se priva di qualsiasi attestazione di autenticità, non integra il reato di falsità materiale commessa da privato, né altre ipotesi di falso documentale, (fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16499 del 3 maggio 2005
«L'agenzia di pratiche automobilistiche che ai sensi dell'art. 7 legge n. 264 del 1991 rilascia un certificato sostitutivo della carta di circolazione è un soggetto esercente un servizio di pubblica necessità: ne consegue che il privato il quale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5401 del 11 febbraio 2005
«Integra il reato di falsità materiale del privato in autorizzazioni amministrative (artt. 477 e 482 c.p.), la riproduzione fotostatica del permesso di accesso a zona a traffico limitato, a nulla rilevando, a tal fine, l'assenza della attestazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18587 del 22 aprile 2004
«È configurabile il reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico), nel caso di falsa denuncia di smarrimento del certificato d'uso di un motore marino, presentata ad un organo di polizia giudiziaria e poi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2907 del 3 marzo 1999
«In tema di soppressione ed occultamento di atti veri, si realizza l'ipotesi dell'occultamento, non solo quando lo scritto sia stato nascosto, ma anche ogniqualvolta esso sia stato custodito in modo tale da renderlo, anche temporaneamente,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13794 del 1 agosto 2012
«A norma dell'art. 133 cod.proc.civ., la consegna dell'originale completo del documento-sentenza al cancelliere, nella cancelleria del giudice che l'ha pronunciata, avvia il procedimento di pubblicazione, il quale si compie, senza soluzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6571 del 13 luglio 1994
«L'omessa indicazione, da parte del cancelliere, della data del deposito della sentenza, non incide sulla pubblicazione della stessa, che invece consegue, così come la sua immodificabilità, al mero atto della consegna dell'originale, sottoscritto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 21428 del 10 ottobre 2014
«Le comunicazioni di cancelleria sono validamente eseguite anche in forme equipollenti a quelle previste dagli artt. 136 cod. proc. civ. e 45 disp. att. cod. purché sia certa l'avvenuta consegna e la precisa individuazione del destinatario, il cui...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19563 del 17 settembre 2014
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, costituendo la relata momento fondamentale del procedimento notificatorio, sia ai sensi del codice di rito che delle norme speciali del processo tributario, la mancata apposizione della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7037 del 7 luglio 1999
«In caso di discordanza tra la copia e l'originale dell'atto di citazione, la prima prevale sul secondo, senza che sia necessario impugnare di falso la relata di notifica apposta su quest'ultimo, dovendosi garantire l'affidamento del destinatario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2407 del 17 marzo 1999
«La nullità dell'atto di citazione per omessa indicazione della data dell'udienza di comparizione sussiste anche quando tale data, mancante nella copia notificata dell'atto, sia invece presente nell'originale dello stesso, dovendosi in tal caso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4825 del 30 maggio 1997
«È nulla la vocatio in ius in grado di appello (con conseguente invalidità di tale intera fase processuale), e va, conseguentemente, dichiarato, in sede di legittimità, il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado, qualora si accerti,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6719 del 25 luglio 1996
«Qualora nell'atto di citazione in appello la data dell'udienza di comparizione risulti indicata nell'originale e non anche nella copia notificata, si ha nullità della citazione — sanabile con effetto ex nunc dalla costituzione dell'appellato —...»