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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5473 del 15 aprile 1998
«Nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un provvedimento del tribunale del riesame da parte della Corte di cassazione, non sono applicabili i termini perentori di cinque giorni per la trasmissione degli atti e di dieci giorni dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3861 del 17 dicembre 1999
«Poiché non può essere disposta una misura restrittiva nei confronti di una persona già in stato di custodia cautelare per lo stesso fatto, la possibilità di applicare nuovamente detta misura divenuta inefficace per motivi di forma (ex art. 309,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5843 del 11 maggio 2000
«Il giudice richiesto dal pubblico ministero di emettere una nuova misura cautelare a seguito della declaratoria di inefficacia della precedente, deve nuovamente procedere al vaglio della sussistenza, al momento della decisione, del grave quadro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 809 del 4 maggio 2000
«Poiché il procedimento di riesame è preordinato alla verifica dei presupposti legittimanti l'adozione del provvedimento cautelare, e non anche di quelli incidenti sulla sua persistenza, non è consentito dedurre con tale mezzo di impugnazione la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 287 del 14 luglio 1999
«In tema di riesame delle misure cautelari personali, il necessario accertamento sulla completezza della trasmissione degli atti ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 309, comma quinto e decimo, c.p.p. spetta solo al giudice di merito; di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1929 del 24 settembre 1993
«Il decreto con il quale il giudice per le indagini preliminari può, a norma dell'art. 104, terzo comma, c.p.p., dilazionare, su richiesta del pubblico ministero, l'esercizio del diritto dell'indagato di conferire con il suo difensore non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1605 del 14 agosto 1993
«In tema di provvedimenti cautelari reali, l'impugnazione innanzi al tribunale ha effetto devolutivo ed attribuisce al giudice del gravame una pienezza di cognizione con la possibilità di rimediare sia alla insufficienza che alla mancanza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3376 del 28 marzo 1995
«In tema di sequestro preventivo, la sanzione di inefficacia del provvedimento cautelare prevista dall'art. 321, comma terzo c.p.p. non può essere estesa al ritardo («non oltre il giorno successivo a quello del deposito in cancelleria») con cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1439 del 17 agosto 1993
«In tema di sequestro preventivo, nessuna inefficacia del provvedimento cautelare consegue alla trasmissione al Gip con ritardo (e cioè «oltre il giorno successivo alla sua presentazione») della istanza di revoca. Le disposizioni penali di natura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6597 del 21 febbraio 2006
«In tema di riesame di misure cautelari reali, l'omessa o tardiva trasmissione degli atti al tribunale non comporta la inefficacia sopravvenuta della misura impugnata, posto che il richiamo del comma settimo dell'art. 324 al comma decimo dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8696 del 4 marzo 2005
«In tema di riesame del provvedimento di sequestro, il disposto dell'articolo 324, comma 3, del c.p.p. è inequivoco nel senso che vanno trasmessi al tribunale gli «atti su cui si fonda il provvedimento oggetto del riesame», e non anche le cose...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34576 del 15 ottobre 2002
«In tema di riesame avverso provvedimenti di sequestro, la mancata trasmissione degli atti al tribunale entro il termine stabilito dall'art. 324, comma 3, c.p.p., non è causa di inefficacia della misura cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35141 del 6 giugno 1997
«In tema di sequestro, le cause che determinano la perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone il vincolo, non intaccando l'intrinseca legittimità del provvedimento ma agendo sul piano della persistenza della misura, devono essere dedotte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1889 del 25 agosto 1993
«In tema di sequestro, la trasmissione degli atti da parte del P.M. al tribunale del riesame dopo vari giorni, anziché entro il giorno successivo all'avviso dato dal presidente del suddetto tribunale all'autorità procedente, pur costituendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 803 del 4 maggio 2000
«In tema di sequestro, le cause che determinano la perdita di efficacia dell'ordinanza che dispone il vincolo, non intaccando l'intrinseca legittimità del provvedimento ma agendo sul piano della persistenza della misura, devono essere dedotte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26530 del 28 giugno 2001
«La convalida del sequestro, operato dalla P.G., da parte del P.M. oltre il termine perentorio di quarantott'ore non può mai avere i medesimi effetti di un autonomo provvedimento adottato dall'A.G., ostandovi la diversa natura dell'istituto della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3932 del 5 febbraio 1998
«Al sequestro probatorio eseguito dalla polizia giudiziaria a norma dell'art. 354 c.p.p. e convalidabile dal P.M. nelle quarantotto ore successive a norma dell'art. 355, comma secondo, c.p.p., non è applicabile la sanzione processuale della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2352 del 22 agosto 1994
«In caso di sequestro operato dalla polizia giudiziaria la possibilità per il P.M. di optare per la convalida, ove ne ricorrano i presupposti, si consuma quando il termine di quarantotto ore sia inutilmente spirato ed in tal caso sorge...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38662 del 18 novembre 2002
«In tema di sequestro probatorio, il ritardo nella notifica del decreto di convalida emesso in termine non è causa di nullità né di inefficacia della misura adottata, atteso che la prima non è prevista dalla legge e la seconda discende solo dalla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36941 del 8 ottobre 2007
«L'inosservanza, da parte della polizia giudiziaria, dell'obbligo di avviso immediato al difensore di fiducia dell'avvenuto arresto, non essendo sanzionata sul piano processuale, non determina alcuna forma di invalidità o di inefficacia dell'atto.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43063 del 11 novembre 2003
«L'inosservanza, da parte della polizia giudiziaria, del dovere di avvertire l'arrestato o il fermato della facoltà di nominare un difensore di cui all'art. 386 c.p.p., non essendo sanzionata sul piano processuale, non determina alcuna forma di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 97 del 7 aprile 1993
«Il verbale di arresto che non contenga l'enunciazione espressa delle ragioni che lo hanno determinato non è affetto da nullità ex art. 178 c.p.p. per il difetto delle condizioni previste da tale norma e neppure è inefficace, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17498 del 10 maggio 2007
«Nel procedimento di applicazione delle misure cautelari nell'ambito dell'udienza di convalida dell'arresto in flagranza, qualora il pubblico ministero non sia presente, ma si limiti a trasmettere, ai sensi dell'articolo 390, comma 3 bis, del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12823 del 2 aprile 2010
«Nell'ipotesi in cui la misura cautelare sia stata disposta dal giudice della convalida ex art. 391, comma quinto, c.p.p., e il luogo dell'arresto o del fermo sia diverso da quello di commissione del reato, solo la formale dichiarazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32285 del 27 agosto 2001
«In tema di riesame della misura cautelare, l'obbligo per il pubblico ministero di trasmettere al tribunale tutti gli atti rilevanti non si estende alla certificazione della data di iscrizione del procedimento, salvo che sussistano elementi che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3839 del 31 gennaio 2002
«In tema di “giudicato cautelare”, l'eccezione di inutilizzabilità degli elementi probatori a carico dell'indagato — con conseguente inefficacia della misura custodiale — per la mancata richiesta di riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5563 del 11 maggio 2000
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma quarto, D.L. 7 gennaio 2000, n. 2, convertito dalla legge 25 febbraio 2000, n. 35 in riferimento agli artt. 3 e 24 Cost., che prevede che alle dichiarazioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21641 del 6 maggio 2004
«In tema di effetto estensivo dell'impugnazione in materia cautelare (art. 587 c.p.p.), la frammentazione del procedimento, derivante dalla diversità dei mezzi di impugnazione proposti, non preclude l'estensione degli effetti favorevoli della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3887 del 24 giugno 1997
«La disposizione dell'art. 626 c.p.p. si applica anche quando, a seguito della sentenza della Corte di cassazione, deve cessare una misura di prevenzione personale. (Fattispecie in tema di sopravvenuta inefficacia, per effetto della pronuncia della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1664 del 24 maggio 1996
«La sopravvenienza di nuovi «titoli esecutivi» per reati commessi anteriormente alla concessione della liberazione condizionale non determina il venir meno del concesso beneficio, ma soltanto una sua temporanea inefficacia, conseguente...»