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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23882 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro, il rigoroso sistema delle preclusioni che regola in egual modo sia l'ammissione delle prove costituite che di quelle costituende trova un contemperamento – ispirato alla esigenza della ricerca della «verità materiale» cui è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5894 del 17 marzo 2006
«Nel giudizio di primo grado secondo il rito del lavoro, la circostanza che il ricorso (con il decreto di fissazione dell'udienza ex art. 420 c.p.c.) non sia notificato alla parte convenuta, ove questa si costituisca, non dà luogo ad alcuna nullità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9395 del 21 aprile 2006
«Nell'attività di controllo relativa all'uniformazione del giudice di rinvio al dictum enunciato dalla Corte di cassazione, ove sia in discussione, in rapporto all'entità del petitum concretamente individuata dal giudice di rinvio, la portata del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18709 del 6 settembre 2007
«La norma dell'art. 354 c.p.c. – la quale dispone che il giudice d'appello deve rimettere la causa al primo giudice quando riconosca che nel relativo giudizio doveva essere integrato il contraddittorio – si riferisce solo all'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5659 del 9 marzo 2010
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, l'omessa lettura del dispositivo all'udienza di discussione determina la nullità della sentenza, da farsi valere secondo le regole proprie del mezzo di impugnazione esperibile, in base al principio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14741 del 5 luglio 2011
«In tema di licenziamento disciplinare irrogato da una società cooperativa di produzione e lavoro, la legge n. 142 del 2001 ha introdotto in favore dei soci un complesso di tutele minime e inderogabili che, pur non retroattive, sono applicabili a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28703 del 23 dicembre 2011
«Le allegazioni del datore di lavoro circa l'impossibilità di reintegrare il prestatore licenziato, non concernendo l'esercizio di diritti potestativi e non costituendo quindi eccezioni in senso stretto, rappresentano mere difese, per le quali non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6753 del 4 maggio 2012
«Nel rito del lavoro, e in particolare nella materia della previdenza e assistenza, stante l'esigenza di contemperare il principio dispositivo con quello della ricerca della verità materiale, allorché le risultanze di causa offrono significativi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7386 del 19 maggio 1989
«...ed ha bisogno di integrazione con il richiamo a disposizioni di altre leggi o di provvedimenti amministrativi che debbono essere specificamente diretti a disciplinare e determinare le modalità dell'esercizio dell'attività di lavoro rumoroso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2514 del 22 febbraio 1990
«Nel caso in cui il pretore abbia intimato al datore di lavoro, con decreto emesso ai sensi dell'art. 28, L. 20 maggio 1970, n. 300 (statuto dei lavoratori), l'immediata reintegra del dipendente licenziato nel suo posto di lavoro, commette il reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6904 del 15 giugno 1994
«Poiché il contratto assicurativo, volto a coprire i rischi connessi all'attività imprenditoriale del datore di lavoro ed a risarcire i danni che da essa eventualmente conseguano, ha effetti vincolanti tra i soli contraenti con esclusione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 37 del 11 dicembre 2012
«Infatti, la disposizione si riferisce specificamente (e restrittivamente) alle controversie in materia di pubblico impiego, ossia a quelle tra l'impiegato e l'amministrazione (intesa quale datore di lavoro) e che abbiano per oggetto pretese...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 93 del 26 luglio 1979
«È costituzionalmente illegittimo - per contrasto con l'art. 3 cost. - l'art. 10 commi 2 e 3 R.D. 8 gennaio 1931, n. 148, come modificato dalla l. 24 luglio 1957, n. 633 nella parte in cui dispone l'improponibilità e non la improcedibilità...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3684 del 10 luglio 2013
«Il rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A. (latamente intesa) non è riconducibile ad un modello unico, di modo che possono aversi valutazioni differenti di un medesimo episodio in ragione di impieghi diversi; tale principio è desumibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8985 del 11 aprile 2018
«In base al comma 4 dell'art. 63 TUPI "restano devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie in materia di procedure concorsuali per l’assunzione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni" ("nonché, in sede di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4316 del 3 agosto 2007
«In sede di giurisdizione esclusiva sono devolute alla giurisdizione del Giudice amministrativo le controversie relative ai rapporti di lavoro di cui all'art. 3 D.lgs. n. 165/2001, ivi comprese quelle attinenti ai diritti patrimoniali connessi.»
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Consiglio di Stato, sentenza n. 2603 del 2 febbraio 2018
«Poiché gli atti inerenti al conferimento degli incarichi dirigenziali sono da ascrivere alla categoria degli atti negoziali (e non a quella degli atti amministrativi in senso proprio), ad essi si applicano le norme del codice civile in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3032 del 8 febbraio 2011
«In materia di graduatorie ad esaurimento del personale docente della scuola di cui all'art. 1, comma 605, lett. c), della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), le controversie promosse per l'accertamento del diritto dei docenti - che,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28926 del 12 novembre 2018
«In tema di divieto di licenziamento per causa di matrimonio, la limitazione alle sole lavoratrici madri della nullità prevista dall'art. 35 del d.l.vo n. 198 del 2006 non ha natura discriminatoria, in quanto la diversità di trattamento non trova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14350 del 15 giugno 2010
«In materia di pubblico impiego, un rapporto di lavoro a tempo determinato non è suscettibile di conversione in uno a tempo indeterminato, stante il divieto posto dall'art. 36 del D.Lgs. n. 165 del 2001, il cui disposto è stato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24170 del 13 novembre 200
«Il requisito del possesso della cittadinanza italiana, richiesto per accedere al lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni dall'art. 2 D.P.R. n. 487 del 1994 - norma "legificata" dall'art. 70 comma 13, D.Lgs. n. 165 del 2001 -...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15601 del 3 luglio 2009
«Infatti, da un lato, i dipendenti dei Consigli regionali sono dipendenti di pubbliche amministrazioni cui si applicano le disposizioni dell'art. 1, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001 e, segnatamente, delle Regioni, enti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15342 del 6 luglio 2006
«La controversia, avente origine nella domanda di un dipendente della P.A. tendente - in conseguenza dell'espletamento di procedura pubblica concorsuale - all'accertamento del suo diritto all'assunzione nel ruolo del personale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17140 del 26 giugno 2019
«Sono devolute alla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie concernenti gli atti amministrativi adottati dalle Pubbliche Amministrazioni nell'esercizio del potere loro conferito dall'art. 2 del D.Lgs. n. 165...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19900 del 14 ottobre 2005
«Con riferimento alle controversie relative ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, devolute al G.O. in funzione di giudice del lavoro, la legge (art. 63, comma 2, D.Lgs. 165/2001, nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25276 del 29 novembre 2006
«I lavoratori impiegati in lavori socialmente utili, e trasferiti ai sensi dell'art. 1, del D.Lgs. n. 81 del 2000, hanno - rispetto alla partecipazione alle procedure per la stabilizzazione del rapporto presso l'originario ente utilizzatore -...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4264 del 19 agosto 2014
«Spetta al g.o., in veste di giudice del lavoro, decidere su una controversia in materia di collocazione nella graduatoria permanente o ad esaurimento degli insegnanti. Infatti, nel caso della giusta posizione o collocazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16756 del 23 luglio 2014
«In materia di graduatorie permanenti del personale della scuola e con riferimento alle controversie promosse per l'accertamento del diritto al collocamento nella graduatoria, ai sensi del D.Lgs. n. 297 del 1991 e successive...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5885 del 7 novembre 2011
«Difatti in tali circostanze, vengono in considerazione atti che risultano ricompresi tra le determinazioni assunte con la capacità e i poteri del datore di lavoro privato ai sensi dell'art. 5, comma 2 D.Lgs. n.165 del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5659 del 20 marzo 2004
«In tema di incarichi dirigenziali delle amministrazioni statali, secondo la disciplina contenuta nell'art. 19 D.Lgs. n. 165/2001 (con riguardo sia al testo originario che a quello modificato dall'art. 3 L. n. 145/2002); l'atto di...»