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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4508 del 2 dicembre 1992
«In tema di impugnazioni avverso provvedimenti in materia di misure di prevenzione, il richiamo, contenuto nell'art. 4 comma undicesimo della L. 27 dicembre 1956, n. 1423, alle norme del codice di procedura penale riguardanti i ricorsi relativi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2934 del 7 agosto 1992
«In tema di misure di prevenzione, il richiamo contenuto nell'art. 4, undicesimo comma, L. 27 dicembre 1956, n. 1423 alle norme stabilite per la proposizione e la decisione dei ricorsi relativi all'applicazione delle misure di sicurezza va...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15714 del 13 luglio 2007
«La circostanza che il comma 2 dell'art. 14 del D.P.R. n. 115 del 2002 esclude la rilevanza degli interessi per la individuazione del valore ai fini del contributo unificato, mentre essi sono considerati dall'art. 10, secondo comma, c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4985 del 22 maggio 1999
«Anche dopo l'entrata in vigore della legge n. 580 del 1993, il procedimento di omologazione dell'atto costitutivo di una società e delle sue successive variazioni deve ritenersi attribuito alla competenza territoriale del Tribunale del luogo ove...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9567 del 19 maggio 2004
«L'azione civile contro la discriminazione razziale che, ai sensi dell'art. 44, n. 2 del D.L.vo 25 luglio 1998, n. 286, si esercita con ricorso depositato anche personalmente dalla parte nella cancelleria del tribunale del luogo di domicilio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7360 del 2 giugno 2000
«In caso di stessa domanda proposta dinanzi a giudici diversi, per dichiarare la litispendenza, ai sensi dell'art. 39 primo comma c.p.c., non occorre accertare la competenza del giudice preventivamente adito, ma soltanto la prevenzione, e a questo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2922 del 4 aprile 1997
«In ipotesi di spostamento di competenza per continenza di causa (come pure per litispendenza) occorre far riferimento al criterio della prevenzione (determinata, nell'ipotesi di domanda proposta con la comparsa di risposta, nel momento in cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 513 del 19 gennaio 1991
«Il criterio della prevenzione, di cui debba farsi applicazione per provocare il simultaneus processus in ipotesi di connessione ex art. 40 c.p.c., opera, con riguardo ai procedimenti introdotti con ricorso — come quelli di opposizione ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2679 del 3 maggio 1984
«Il termine minimo di trenta giorni da assegnare alla parte per la riassunzione della causa innanzi al giudice ritenuto competente, deve essere effettivamente a disposizione della parte per il compimento dell'atto; ne consegue che la decorrenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3400 del 2 aprile 1998
«Il riconoscimento, anche nel procedimento per regolamento di competenza, della facoltà di tutte le parti di illustrare con memorie le tesi difensive in precedenza svolte (facoltà prevista nel rito camerale innanzi alla Corte di cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3271 del 16 ottobre 1992
«Mentre il procuratore speciale è abilitato a formulare la dichiarazione di ricusazione in luogo dell'interessato, lo stesso non può dirsi per il difensore, il quale può soltanto presentare in cancelleria la dichiarazione di ricusazione formulata e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21704 del 20 ottobre 2011
«Quando la data del deposito di un atto in cancelleria deve risultare dall'annotazione del cancelliere sull'atto medesimo e dal suo inserimento nell'apposito registro cronologico, l'eventuale omissione o assoluta incertezza di tali annotazioni non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19727 del 23 dicembre 2003
«Benché le comunicazioni di cancelleria debbano avvenire, di norma, con le forme previste dagli artt. 136 c.p.c. e 45 disp. att. c.p.c. (consegna del biglietto effettuata dal cancelliere al destinatario ovvero notificazione a mezzo di ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3149 del 9 maggio 1983
«Il potere d'impugnazione del pubblico ministero, con riguardo ai procedimenti che avrebbe potuto egli stesso promuovere, quale quello per l'adozione da parte del tribunale per i minorenni di provvedimenti riconducibili nella previsione degli artt....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2082 del 24 marzo 1983
«La cessazione degli effetti dell'intimazione, nel procedimento per convalida di sfratto, a seguito della mancata comparizione del locatore all'udienza fissata nell'atto di citazione, si verifica anche quando la mancata comparizione dipenda dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3346 del 13 febbraio 2014
«L'inserzione dell'atto di rinuncia all'eredità nel registro delle successioni costituisce una forma di pubblicità funzionale a rendere la rinuncia opponibile ai terzi e non ai fini della sua validità. Ne consegue che il creditore ereditario, che...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 4790 del 28 febbraio 2014
«L'avvocato, i cui obblighi professionali sono di mezzi e non di risultato, è tenuto ad operare con diligenza e perizia adeguate alla contingenza, così da assicurare che la scelta professionale cada sulla soluzione che meglio tuteli il cliente. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5628 del 12 marzo 2014
«In tema di espropriazione forzata promossa dal creditore ipotecario in danno del terzo acquirente del bene ipotecato, l'estinzione della garanzia reale (nella specie, per mancato rinnovo nel termine ventennale previsto dalla legge) comporta il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5629 del 19 giugno 1996
«Il giudizio di merito relativo alla dichiarazione di paternità o maternità naturale di minori innanzi al tribunale per i minorenni oppure, in sede di gravame, innanzi alla Sezione per i minorenni della Corte d'appello, a norma dell'art. 38 disp....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 74 del 5 gennaio 1994
«Il principio secondo cui, quando — come nel procedimento per l'accertamento della paternità naturale di minori (art. 38 att. c.c.) — la pronuncia conclusiva di un procedimento camerale consiste in una sentenza, l'impugnativa di questa non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8547 del 28 maggio 2003
«Nel rito camerale in appello l'acquisizione dei mezzi di prova, e segnatamente dei documenti, è ammissibile sino all'udienza di discussione in camera di consiglio, sempre che sulla produzione si possa considerare instaurato un pieno e completo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 242 del 11 gennaio 2010
«Nel procedimento per lo scioglimento di una comunione, non occorre una formale osservanza delle disposizioni previste dall'art. 789 c.p.c. - ovvero la predisposizione di un progetto di divisione da parte del giudice istruttore, il suo deposito in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3262 del 4 aprile 1987
«In tema di scioglimento di comunioni, l'ordinanza, con la quale il giudice istruttore, a norma dell'art. 789 c.p.c., dichiara esecutivo, e rende quindi vincolante per i condividenti il progetto divisionale predisposto e depositato in cancelleria,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3657 del 8 aprile 1998
«L'art. 192, comma secondo c.p.c., nel prevedere che l'istanza di ricusazione del consulente tecnico d'ufficio dev'essere presentata con apposito ricorso depositato in cancelleria almeno tre giorni prima dell'udienza di comparizione, preclude...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6861 del 24 marzo 2014
«È valida la costituzione in giudizio dell'appellante effettuata mediante deposito in cancelleria della nota di iscrizione a ruolo e del proprio fascicolo, contenente la copia e non l'originale dell'atto d'impugnazione notificato alla controparte,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2721 del 6 febbraio 2014
«Il ricorso per cassazione va dichiarato tardivo ove il ricorrente depositi copia autentica della sentenza dalla quale non si evinca la data di pubblicazione e la notificazione del ricorso sia avvenuta in una data che non risulti tempestiva ai fini...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11774 del 21 novembre 1998
«In tema di procedimento di appello avverso una sentenza di divorzio, la natura ordinatoria del termine presidenziale fissato, ex art. 154 c.p.c., per la notificazione del ricorso e del pedissequo decreto (sul presupposto del tempestivo deposito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1616 del 14 febbraio 1987
«I termini per comparire in giudizio stabiliti dall'art. 163 bis c.p.c., sono fissati, non in relazione ai luoghi delle possibili notificazioni, bensì al luogo in cui la notificazione è realmente e validamente avvenuta, sicché, se questa è stata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3147 del 23 gennaio 2014
«Le dichiarazioni e le richieste connesse a diritti o facoltà riconosciuti, nell'ambito del procedimento, all'imputato in stato detentivo ed effettuate con atto ricevuto dal direttore dello stabilimento di custodia hanno immediata efficacia, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6905 del 4 giugno 1992
«La costituzione del convenuto in cancelleria anteriore all'udienza, secondo il sistema delineato dagli artt. 166 e 293 c.p.c., può avvenire sino all'udienza in cui la causa è rimessa al collegio a norma dell'art. 189, cioè fino all'udienza di...»