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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5770 del 18 maggio 1995
«L'abitazione, dalla quale la persona sottoposta alla misura degli arresti domiciliari non deve allontanarsi, va intesa soltanto come il luogo in cui il soggetto conduce la propria vita domestica e privata, con esclusione di ogni altra appartenenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9809 del 13 ottobre 1992
«Commette il delitto di evasione l'imputato agli arresti domiciliari che si allontani dalla propria abitazione per trattenersi al di fuori di essa, sia pure per breve periodo e in appartamenti contigui o in luoghi condominiali. (Nella specie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 456 del 21 marzo 1992
«In materia di misure cautelari personali vige il principio della «domanda cautelare». Ciò, non soltanto quando debba procedersi all'adozione di una misura, ma pure quando vengano in considerazione le modalità esecutive della misura stessa perché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7214 del 21 marzo 2013
«La convivenza "more uxorio", quale formazione sociale che dà vita ad un autentico consorzio familiare, determina, sulla casa di abitazione ove si svolge e si attua il programma di vita in comune, un potere di fatto basato su di un interesse...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5159 del 30 marzo 2012
«La promessa, da parte del venditore di quote sociali, della liberazione, ad opera del conduttore e prima della scadenza del contratto, dell'immobile locato per uso diverso dall'abitazione, compreso nel patrimonio della società, non è nulla per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1694 del 7 febbraio 2012
«Nel contratto di locazione di un immobile per uso diverso da quello di abitazione costituisce inadempimento del locatore, giustificativo della risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 1578 c.c., anche il vizio derivante dall'esistenza di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1216 del 27 gennaio 2012
«Il comodatario che, al fine di utilizzare la cosa, debba affrontare spese di manutenzione può liberamente scegliere se provvedervi o meno, ma, se decide di affrontarle, lo fa nel suo esclusivo interesse e non può, conseguentemente, pretenderne il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7128 del 21 marzo 2013
«Integra di per sé un danno risarcibile ex art. 2059 c.c. - giacché lede un interesse della persona costituzionalmente rilevante, ai sensi dell'art. 2 Cost. - il pregiudizio recato al rapporto di convivenza, da intendere quale stabile legame tra...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 707 del 24 giugno 1994
«In tema di sequestro conservativo, il periculum in mora va valutato, oltre che con riguardo all'entità del credito del richiedente, anche con riferimento ad una situazione almeno potenziale, desunta da elementi certi ed univoci, di depauperamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4112 del 11 aprile 1994
«In tema di sequestro preventivo, ai sensi dell'art. 321, comma 3 bis, c.p.p., è prevista la richiesta da parte del pubblico ministero al Gip di due provvedimenti: la convalida della misura adottata in via di urgenza dallo stesso P.M. e l'emissione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5430 del 16 novembre 1995
«Qualora il pubblico ministero convalidi la perquisizione ed il conseguente sequestro eseguiti di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria, il provvedimento così emanato, impugnabile con la richiesta di riesame, costituisce un autonomo titolo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8039 del 2 marzo 2005
«In tema di arresto, la nozione di «quasi flagranza» di cui all'articolo 382 del c.p.p. non va intesa «rigidamente» e, comunque, avendo riguardo esclusivamente, al criterio quantitativo del lasso temporale dalla commissione del fatto. Ciò in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2873 del 27 gennaio 2004
«Ai fini della riconoscibilità dello stato di «quasi flagranza», il concetto di «inseguimento» comprende non solo quello in senso stretto, correlato all'autonoma iniziativa della polizia giudiziaria che direttamente ha avuto percezione del fatto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8015 del 18 febbraio 2003
«Ai fini della sussistenza dello stato di flagranza l'apprezzamento sul tempo decorso tra la commissione del fatto e l'arresto è affidato in via esclusiva al giudice di merito e, qualora correttamente motivato, non censurabile in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2879 del 20 marzo 1999
«Nel concetto di «inseguimento» da parte della polizia giudiziaria, richiamato dall'art. 382 c.p.p., rientra non solo l'inseguimento in senso stretto ma anche l'azione che, senza soluzione di continuità, viene intrapresa subito dopo la commissione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10646 del 24 ottobre 1991
«Non è prevista alcuna nullità per l'ipotesi di inosservanza della disposizione di cui al secondo comma dell'art. 386 c.p.p., la quale stabilisce che dell'avvenuto arresto o fermo gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria informano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8613 del 23 agosto 1990
«L'ordinanza di rilascio del bene locato, resa in via provvisoria a norma dell'art. 665 c.p.c., non ha valore di giudicato sostanziale sullo scioglimento del rapporto di locazione, e, pertanto, ove si tratti dell'abitazione coniugale, non osta al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32466 del 26 luglio 2004
«In tema di legittimo impedimento dell'imputato (art. 420 ter c.p.p.) l'inidoneità allo svolgimento dell'attività lavorativa attestata dal medico legale non costituisce prova del legittimo impedimento a comparire in dibattimento, trattandosi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38682 del 1 ottobre 2004
«La lettura di atti per sopravvenuta impossibilità di ripetizione deve ritenersi consentita, in una interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 512 c.p.p., a condizione che i fatti o le circostanze da cui deriva detta impossibilità siano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1064 del 18 gennaio 2011
«Le cause relative a rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissioni, che l'art. 7, terzo comma, n. 3, c.p.c. affida alla competenza per materia del giudice di pace, sono quelle che in cui al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12133 del 11 novembre 1992
«L'art. 844 c.c., il quale riconosce al proprietario il diritto di far cessare le propagazioni derivanti dal fondo del vicino che superino la normale tollerabilità, deve essere interpretato estensivamente, nel senso di legittimare all'azione anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5033 del 18 aprile 2000
«Sebbene, ai fini della determinazione della competenza per materia, si debba aver riguardo all'oggetto della domanda ed ai fatti posti a fondamento della stessa, senza che il giudice adito possa, al riguardo, compiere attività istruttoria, egli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 885 del 8 febbraio 1990
«Con riferimento a locazione di immobile destinato ad uso diverso da quello di abitazione, sussiste rapporto di continenza tra la causa di opposizione a precetto, proposta davanti al pretore, con la quale il conduttore si oppone al rilascio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3837 del 28 giugno 1984
«La presunzione di esistenza nell'asse ereditario di gioielli, denari e mobilia in una percentuale predeterminata rispetto al valore dell'asse ereditario medesimo non è vinta ai sensi dell'art. 31, comma primo R.D. 30 dicembre 1923, n. 3270 (legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2683 del 11 agosto 1972
«Un inventario di eredità beneficiata non costituisce di per sé, ossia automaticamente, strumento idoneo a vincere la presunzione di esistenza di gioielli e mobilia di cui all'art. 31 della legge sulle successioni (R.D. 30 dicembre 1923, n. 3270),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2097 del 29 settembre 1989
«Fuori del caso di violazione di una medesima disposizione di legge, per il giudizio sulla identità dell'indole di due reati, ai sensi dell'art. 101 cod. pen., riguardo alla natura dei motivi, è sufficiente anche la sola affinità di questi, quando...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10430 del 4 marzo 2004
«Il rapporto di causalità tra l'azione e l'evento può escludersi solo se si verifichi una causa autonoma e successiva, che si inserisca nel processo causale in modo eccezionale, atipico e imprevedibile, mentre non può essere escluso il nesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18814 del 16 maggio 2012
«In tema di lesioni colpose, la posizione di garanzia assunta dal detentore di un cane impone l'obbligo di controllare e custodire l'animale adottando ogni cautela per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terzi anche all'interno...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8168 del 19 luglio 1994
«Non è censurabile dal giudice di legittimità l'apprezzamento del giudice di merito, il quale abbia ritenuto che il delitto di ratto a fine di libidine e quello di violenza carnale siano rimasti nettamente separati in relazione alle condotte, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 98 del 26 gennaio 1972
«Il bene protetto dall'art. 570 c.p. è l'interesse dello Stato di salvaguardare la famiglia contro le gravi violazioni degli obblighi giuridici, previsti dal codice civile, disciplinanti le posizioni giuridiche di padre, tutore legale e coniuge....»