-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23827 del 31 maggio 2013
«Non è configurabile la circostanza aggravante di cui all'art. 61 n. 2 cod. pen. in relazione al reato di lesioni personali lievi commesso in attuazione della condotta propria del delitto di maltrattamenti in famiglia, atteso che il nesso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8892 del 7 marzo 2011
«La circostanza aggravante del nesso teleologico (art. 61, n. 2, c.p.) non è configurabile in relazione al reato di lesioni personali che sia stato commesso - unitamente ad altri fatti lesivi dell'integrità fisica e morale del soggetto passivo - in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42371 del 28 dicembre 2006
«In applicazione del principio di specialità, l'aggravante teleologica di cui all'art. 61 n. 2 c.p., di natura soggettiva in quanto applicabile a carico di chi commette un delitto allo scopo di realizzare un ulteriore delitto, o di occultarlo, o di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23176 del 17 maggio 2004
«Concorre nel delitto di falso ideologico in atto pubblico, proprio del pubblico ufficiale, anche il privato che abbia agito per il medesimo fine, sia intervenendo all'atto, sia istigando il pubblico ufficiale o rafforzandone il proposito delittuoso.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12707 del 18 marzo 2003
«L'aggravante del nesso teleologico, prevista dall'art. 61 n. 2 c.p., può essere ritenuta, in applicazione dell'art. 2, comma 2, c.p.p., anche se il reato fine viene giudicato separatamente. (Fattispecie relativa al delitto di falso, per aver...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1112 del 6 febbraio 1997
«In tema di applicabilità dell'aggravante del «nesso teleologico» (art. 61, n. 2, c.p.) al delitto di corruzione propria, l'aggravante de qua non è configurabile rispetto ad illeciti penali — quali l'omissione di atti di ufficio, l'abuso di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 226 del 3 marzo 1971
«L'aggravante della previsione nel delitto colposo è configurabile solo nel caso che l'agente si rappresenti l'evento come mera possibilità, ritenendo di poterlo evitare con propria abilità personale o per l'intervento di altri fattori, mentre si...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28110 del 13 luglio 2012
«L'esimente dell'esercizio del diritto non può trovare applicazione quando il diritto è dubbio o oggetto di una controversia giuridica non ancora definita in sede amministrativa o giurisdizionale. (Fattispecie in cui è stata esclusa l'esimente in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33994 del 21 settembre 2010
«Non integra il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.), la condotta di colui che invii un esposto al Consiglio dell'Ordine degli Avvocati contenente dubbi e perplessità sulla correttezza professionale del proprio legale, considerato che, in tal...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6410 del 17 febbraio 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa ricorre la scriminante dell'esercizio del diritto di cronaca qualora eventi storicamente veri siano stati rappresentati in forma giuridicamente non corretta. (Fattispecie relativa ad articolo di stampa che...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5760 del 5 febbraio 2013
«Non sussiste l'esimente del diritto di cronaca, nei confronti del direttore responsabile di un quotidiano nel quale sia pubblicato un articolo non firmato che affermi, contrariamente al vero, che nei confronti di un presidente dei revisori dei...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 891 del 5 febbraio 1997
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'esimente putativa dell'esercizio del diritto di cronaca presuppone che le notizie pubblicate siano vere (oltre che di interesse pubblico ed esposte con correttezza) o che, se non vere, almeno siano state...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13549 del 31 marzo 2008
«Non integra il delitto di diffamazione la condotta di colui che indirizzi un esposto contenente espressioni offensive nei confronti di un militare all'Autorità disciplinare dell'Arma dei carabinieri, in quanto, in tal caso, ricorre la generale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6271 del 26 giugno 1997
«In tema di oltraggio a un pubblico ufficiale, quando l'espressione altrimenti offensiva è strettamente funzionale al ristabilimento della corretta azione dell'ufficio, questa deve considerarsi come lecita manifestazione di diritto di critica che...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20123 del 20 maggio 2011
«La scriminante relativa all'adempimento di un dovere, prevista dall'art. 51 c.p., è configurabile nel caso in cui la condotta colposa dell'agente derivi dall'inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline imposta da direttive o...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6064 del 11 febbraio 2009
«Non è applicabile la causa di giustificazione dell'adempimento di un dovere nel caso in cui il militare abbia agito in esecuzione di un ordine, impartitogli dal superiore gerarchico, avente ad oggetto la commissione di un reato, in quanto, per...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17424 del 27 aprile 2015
«La circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità può essere riconosciuta anche in ipotesi di delitto tentato, quando le modalità del fatto criminoso siano idonee a fornire concrete ed univoche indicazioni sull'entità del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10130 del 11 agosto 1999
«Poiché i delitti di falso in scrittura privata tutelano, non solo la fiducia e la sicurezza nella circolazione dei titoli, ma anche gli specifici interessi patrimoniali che gli stessi incorporano, sono ad essi applicabili le circostanze -...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2070 del 28 febbraio 1995
«In tema di delitto tentato contro il patrimonio la circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 7, c.p., può essere riconosciuta soltanto se, essendo le modalità del fatto criminoso idonee a fornire concrete indicazioni sull'entità del danno,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6635 del 5 giugno 1998
«Configura il solo delitto di furto aggravato ex art. 61, n. 9, c.p., e non anche quello di abuso di ufficio, la sottrazione compiuta ad opera del Direttore di un Istituto universitario di Anatomia Patologica di oggetti lasciati sulle (o vicino...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12930 del 5 aprile 2012
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concretizza nella resistenza opposta al pubblico ufficiale che sta compiendo un atto del proprio ufficio, non anche gli ulteriori atti violenti che,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19669 del 16 maggio 2008
«L'aggravante di cui all'art. 61, n. 10 c.p. (l'aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale) non è configurabile il relazione al delitto di lesioni personali volontarie commesso in concorso con il delitto di resistenza a pubblico ufficiale,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43729 del 10 dicembre 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante dell'abuso di prestazione d'opera, prevista dall'art. 61 n. 11 c.p., la prestazione di servizio, alla cui base sia riscontrabile un rapporto di fiducia tra le parti, non può costituire...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12860 del 6 aprile 2005
«Sussiste la circostanza attenuante comune della provocazione (art. 62, n. 2, c.p.) anche quando la reazione iraconda non segua immediatamente il fatto ingiusto — a differenza di quel che richiede l'esimente di cui all'art. 599 c.p. nel delitto di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26298 del 10 giugno 2004
«La circostanza attenuante della provocazione è configurabile solo in presenza di una situazione iniziale di legittimità o, almeno, di non illiceità dell'offensore, confliggente con una opposta condizione di illiceità dell'offeso e qualificata da...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24075 del 5 giugno 2015
«Non è configurabile la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità con riferimento al delitto di ricettazione avente ad oggetto assegni in bianco e documenti, poiché il valore da considerare per la valutazione del danno non è...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9248 del 3 marzo 2015
«La circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità è applicabile anche ai reati che offendono la fede pubblica in quanto riferibile, in virtù del tenore testuale assunto dall'art. 62, comma primo, n. 4 cod. pen. a seguito della...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28243 del 28 giugno 2013
«Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità é applicabile anche al delitto tentato quando sia possibile desumere con certezza, dalle modalità del fatto e in base ad un preciso giudizio ipotetico...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2970 del 27 gennaio 2011
«La circostanza attenuante comune dell'attivo ravvedimento (art. 62, comma primo, n. 6, seconda ipotesi, c.p.) non è applicabile ai reati contro il patrimonio, in quanto si riferisce esclusivamente all'elisione o all'attenuazione di quelle...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11142 del 30 marzo 2006
«In tema di reati contro il patrimonio, l'attenuante comune del danno di speciale tenuità (art. 62, comma primo, n. 4 c.p.) non si applica al delitto tentato (nella specie tentato furto), posto che il danno patrimoniale non è elemento costitutivo...»