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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10130 del 11 agosto 1999
«Poiché i delitti di falso in scrittura privata tutelano, non solo la fiducia e la sicurezza nella circolazione dei titoli, ma anche gli specifici interessi patrimoniali che gli stessi incorporano, sono ad essi applicabili le circostanze -...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24693 del 31 maggio 2004
«Per il riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione, pur non richiedendosi la proporzione tra reazione ed offesa, occorre tener conto del criterio dell'adeguatezza come parametro utile alla valutazione dello stato d'animo del reo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5395 del 10 maggio 1994
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante della provocazione non è necessario che il fatto ingiusto sia di rilevanza tale da dimostrare obiettivamente la capacità di suscitare nell'autore della reazione quello stato d'ira che costituisce il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6909 del 11 giugno 1992
«Benché per il riconoscimento dell'attenuante della provocazione non si richieda la proporzione tra reazione e offesa, deve tuttavia tenersi conto del criterio dell'adeguatezza come parametro utile alla valutazione dello stato d'animo e delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44639 del 7 dicembre 2005
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità si deve tenere conto, quando oggetto del reato non sia una somma di denaro, del valore oggettivo della cosa e quando si tratti, come nella specie, di furto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13068 del 30 dicembre 1994
«Ai fini della concessione dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p., l'entità del danno deve essere valutata con riferimento al complessivo pregiudizio economico subito dalla persona offesa, e non già, al mero valore intrinseco dell'oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1378 del 30 aprile 1994
«In tema di estinzione del reato per amnistia, l'art. 4, lett. d), del D.P.R. 12 aprile 1990, n. 75, laddove, per la determinazione della pena con riferimento al reato di furto ai fini dell'applicazione di tale causa estintiva deroga alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3621 del 9 aprile 1993
«Non è configurabile la circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 4, seconda parte, c.p. (come modificato dall'art. 2 della L. 7 febbraio 1990 n. 19), nel caso di cessione di sostanze stupefacenti, giacché, quand'anche il lucro conseguito a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1206 del 1 agosto 1992
«A seguito della nuova formulazione dell'art. 62, n. 4, c.p., recata dall'art. 2, L. 7 febbraio 1990, n. 19, la circostanza attenuante del danno patrimoniale di particolare tenuità può essere concessa non solo nei tradizionali reati contro il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2001 del 21 febbraio 1992
«In tema di concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, per determinare se si è in presenza di un danno che sia tenue dal punto di vista obiettivo è necessario considerare il valore complessivo del pregiudizio arrecato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10445 del 21 novembre 1984
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, quando non si tratti di denaro, si deve tenere conto del valore economico che la cosa oggetto del danno ha nelle normali contrattazioni commerciali in un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 463 del 4 maggio 1993
«L'incompatibilità tra favoreggiamento personale e reato presupposto va riconosciuta nei soli casi in cui l'un reato sia estrinsecazione dell'altro concorrendo la medesima condotta a integrare sia un'attività di partecipazione al reato presupposto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7963 del 26 agosto 1997
«In tema di falsa testimonianza, è applicabile la esimente di cui all'art. 384, comma secondo, c.p. al soggetto che, assunto legittimamente come testimone perché al momento non vi erano a suo carico indizi di reità, risulti successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25302 del 16 giugno 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di scambio elettorale politico-mafioso, come previsto dall'art. 416 ter c.p. nel testo vigente dopo le modifiche introdotte dalla L. n. 62 del 2014, non è necessario che l'accordo concernente lo scambio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2119 del 23 febbraio 2000
«Un marchio contraffatto può trarre in inganno un compratore, così da integrare, in caso di vendita della merce, il reato ex art. 474 c.p., solo se la provenienza prestigiosa del prodotto costituisce l'unico elemento qualificatore o comunque quello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38846 del 20 novembre 2002
«È atto pubblico, nel caso di opere commissionate dalla pubblica amministrazione, il registro contabile dei lavori di appalto, in quanto documento tenuto dal direttore dei lavori circa i fatti di cui forma attestazione in vista del conto finale e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1342 del 1 febbraio 1988
«La ricevuta di pagamento del conto corrente postale è un atto pubblico avente la sua autonoma rilevanza giuridica, perché attesta un'attività svolta dall'ufficiale postale nell'esercizio delle sue specifiche attribuzioni. La sua falsificazione,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8435 del 11 ottobre 1984
«La falsificazione della ricevuta di versamento in conto corrente postale della tassa di circolazione di autoveicoli integra il delitto di falsità in atto pubblico, di cui all'art. 476 c.p., in quanto tale ricevuta rappresenta un documento,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7638 del 23 febbraio 2007
«Il visto, espresso con una firma del pubblico ufficiale, quando sia destinato a provare determinate attività di controllo da lui esercitate, costituisce atto completo e autonomo, anche in mancanza di una dichiarazione scritta dell'autore della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16690 del 8 aprile 2004
«In tema di falso ideologico, non integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 479 c.p. la condotta del direttore dei lavori che falsifichi, in concorso con il geometra dell'Ufficio tecnico comunale, i verbali di sopralluogo necessari per il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5507 del 29 maggio 1985
«Risponde il privato, ai sensi degli artt. 48 e 479 c.p., del falso ideologico in atto pubblico compiuto materialmente dal pubblico ufficiale, qualora si accerti che i mezzi usati dal primo siano idonei a trarre in inganno l'autore materiale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15271 del 22 aprile 2005
«In tema di falsità documentali, il pubblico dipendente che chieda il rimborso delle spese di missione non agisce neppure indirettamente per conto della P.A., ma opera come mero soggetto privato del rapporto contrattuale che lo lega...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1004 del 31 gennaio 2000
«Gli atti redatti da una commissione medica incaricata di accertare lo stato di invalidità civile eventualmente presente nelle persone sottoposte al suo esame, in quanto provenienti da pubblico ufficiale, attestano i risultati degli accertamenti da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2091 del 12 ottobre 1995
«In tema di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.), sussistono i gravi indizi di colpevolezza di cui all'art. 273 c.p.p., che consentono l'adozione delle misure cautelari, quando taluni funzionari comunali, per bilanciare le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11804 del 11 marzo 2004
«Integra il reato di falsità materiale in atto pubblico commessa da privato (art. 476, comma secondo e 482 c.p.) la contraffazione della ricevuta di versamento in conto corrente postale, poichè la trasformazione dell'Ente Poste in società per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8753 del 8 agosto 1988
«Integra il delitto di falsità materiale in atti pubblici commesso dal privato l'alterazione del bollettino di versamento in conto corrente postale, in quanto in esso il pubblico ufficiale attesta fatti direttamente compiuti, come la ricezione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1346 del 6 febbraio 1987
«La falsificazione materiale da parte del privato della ricevuta di versamento in conto corrente postale della tassa automobilistica realizza il reato di cui agli artt. 476, secondo comma e 482 c.p., mentre la falsificazione da parte dello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9418 del 16 settembre 1986
«L'esposizione all'esterno del veicolo dell'attestato di versamento in conto corrente postale della tassa per veicoli a motore (cosiddetto disco — contrassegno) contraffatto, integra il reato di truffa nelle due ipotesi alternative, o del delitto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28529 del 20 luglio 2010
«Non integra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta del privato che - in sede di atto di compravendita - dichiari falsamente al notaio rogante la sussistenza della procura, in realtà...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2834 del 2 aprile 1983
«Poiché il falso in scrittura privata non è punibile senza l'uso del documento, il tentativo è configurabile soltanto con riguardo alla condotta diretta a concretare l'uso. (Nella specie si trattava di titoli cambiari contraffatti in relazione ai...»