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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5953 del 10 novembre 1981
«La concessione di una servitù di passaggio sulla via privata sulla quale già altri abbia analoga servitù, pur determinando la possibilità di una maggiore intensità di transito, non importa di per sé diminuzione o maggiore incomodità di esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1930 del 24 aprile 1978
«Le innovazioni eseguite nel fondo servente con la riduzione dello spazio disponibile per l'esercizio di una servitù di passaggio pedonale e la modificazione del relativo tracciato originario non costituiscono fatti di spoglio del possesso della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1543 del 29 maggio 1974
«Le limitazioni pubblicistiche incidenti sull'accesso ad una pubblica via non possono legittimare una corrispondente limitazione della servitù di passo, convenzionalmente costituita in relazione a detto accesso, in quanto estranee, per le finalità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5916 del 15 giugno 1999
«Non integra gli estremi della violazione dell'art. 1068 c.c. (divieto, per il proprietario del fondo servente, di trasferire la servitù in un luogo diverso da quello originario) la mera ridefinizione dei limiti o dei confini dell'area destinata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 951 del 13 marzo 1975
«L'art. 1068 c.c. in tema di trasferimento della servitù in luogo diverso da quello originario non può trovare applicazione nelle cosiddette servitù negative.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17394 del 30 agosto 2004
«Poiché il trasferimento dell'esercizio della servitù in luogo diverso da quello in cui è stata stabilita originariamente può avvenire - in deroga all'espresso divieto imposto dall'art. 1068 c.c. al proprietario del fondo servente - soltanto in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4579 del 11 maggio 1994
«Per il disposto dell'art. 1068 c.c. l'esercizio da parte del proprietario del fondo servente della facoltà di ottenere il trasferimento della servitù in un luogo diverso per l'accresciuta gravosità dell'esercizio nel luogo originariamente fissato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3370 del 28 marzo 1991
«L'art. 1068 secondo comma c.c. consente il trasferimento del locus servitutis nell'ipotesi di comprovato obiettivo impedimento ad eseguire lavori, riparazioni o miglioramenti fondiari di maggiore onerosità sempre che si tratti di esigenze o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2078 del 26 febbraio 1991
«Nel caso che per la costituzione negoziale su di un fondo gravino più servitù di passaggio a vantaggio di un altro fondo, al giudice — il quale ritenga di dover accogliere la domanda di spostamento del percorso di una di quelle servitù in luogo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 321 del 25 gennaio 1978
«L'art. 1068 secondo comma c.c., ove prevede il diritto del proprietario del fondo servente di conseguire il trasferimento della servita in luogo diverso, per il caso in cui l'originario esercizio sia divenuto più gravoso, ovvero arrechi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1734 del 6 maggio 1977
«L'esistenza di una servitù di sporto (nella specie, costituita da un cornicione con canaletto di scolo) al di fuori dell'ipotesi dello sporto-veduta, quando sia in funzione soltanto dello scolo d'acqua piovana proveniente dal tetto del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1663 del 16 febbraio 1988
«A norma dell'art. 1068, comma terzo, c.c., il cambiamento di luogo per l'esercizio della servitù richiede cumulativamente la prova che il cambiamento riesca per il proprietario del fondo dominante di notevole vantaggio e che lo stesso non rechi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5295 del 8 ottobre 1981
«Nell'ipotesi prevista dal quarto comma dell'art. 1068 c.c., il trasferimento della servitù su altro fondo del proprietario del fondo servente o di un terzo che vi consenta in guisa da assicurare che l'esercizio della servitù riesca ugualmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1602 del 24 aprile 1975
«Il giudice, valutando se il trasferimento della servitù di passaggio da una ad altra zona del fondo servente riesca o no egualmente agevole al proprietario del fondo dominante, deve considerare l'eventuale necessità di opere nuove da eseguirsi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3634 del 16 febbraio 2007
«Ai sensi dell'art. 1069 c.c. le opere necessarie alla conservazione della servitù sono a carico del proprietario del fondo dominante che ha, perciò, facoltà di accedere al fondo servente per realizzarle, riconducendosi tale facoltà, di natura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1631 del 8 marzo 1984
«Il titolare del fondo dominante deve eseguire a proprie cure e spese le opere necessarie per conservare la servita, salvo che la situazione dei luoghi sia stata alterata da manomissioni con innovazioni compiute dal proprietario del fondo servente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 949 del 15 febbraio 1982
«In base all'art. 1069, commi secondo e terzo c.c., ove il proprietario del fondo servente abbia eseguito su quest'ultimo — sia pure nel proprio interesse — opere necessarie alla conservazione della servita, le relative spese debbono essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26973 del 7 dicembre 2005
«In tema di acquisto della servitù, tra gli istituti della destinazione del padre di famiglia e della divisione del fondo dominante, rispettivamente disciplinati dagli artt. 1062 e 1071 c.c., non è configurabile in linea astratta alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12035 del 17 maggio 2010
«In tema di servitù prediali, in presenza di una situazione dei luoghi rimasta immutata, ove l'"utilitas" della servitù sia stata prevista in funzione di una specifica modalità di utilizzazione del fondo dominante, la quale sia rimasta sospesa per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10280 del 29 aprile 2010
«Nelle servitù negative nelle quali l'esercizio del diritto non si esplica mediante un comportamento positivo sul fondo servente, il non uso si identifica nella mancata osservanza dell'onere di riattivazione del diritto successivamente ad un evento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16842 del 20 luglio 2009
«In tema di servita prediali, nel caso in cui, per destinazione del padre di famiglia, siano sorte, a vantaggio di due fondi confinanti, ciascuno dominante e servente al tempo stesso, due distinte servitù, l'estinzione dell'una non travolge la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9727 del 25 luglio 2000
«Il diritto, nascente dalla sentenza di condanna all'abbattimento delle opere realizzate in contrasto con la servitù, è assoggettato all'ordinario termine di prescrizione decennale ex art. 2946 c.c., e non al pia lungo termine ventennale previsto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6647 del 12 giugno 1991
«In tema di prescrizione delle servita (art. 1073 c.c.), la ripartizione dell'onere della prova va risolta applicando il generale principio secondo cui, essendo quella di prescrizione una eccezione in senso proprio (art. 2938 c.c.), la prova dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7485 del 31 marzo 2011
«In tema di servitù, la sopravvenuta mancanza della "utilitas" che ne determina la quiescenza ai sensi dell'art. 1074 c.c., può derivare anche dal contrasto tra il contenuto del diritto reale minore e la normativa urbanistica di piano applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4794 del 25 febbraio 2008
«In materia di servitù di passaggio l'impossibilità di farne uso, come pure la cessazione della relativa utilità, non rendono il diritto stesso insuscettibile di atti ricognitivi o di altre manifestazioni idonee, a norma dell'art. 2944 c.c., ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10341 del 17 luglio 2002
«In materia di contratto costitutivo di servitù, l'impossibilità dell'oggetto ex art. 1346 c.c. ricorre solamente nell'ipotesi in cui non sia possibile il passaggio sul fondo servente e non nell'ipotesi di mera difficoltà dello stesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1394 del 11 febbraio 1998
«La servitù gravante su fondo non entra in stato di quiescenza prodromico all'estinzione, ai sensi dell'art. 1074 c.c., per il solo fatto che il suo contenuto sia incompatibile con la sopravvenuta destinazione urbanistica impressa al fondo, posto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3948 del 13 aprile 1991
«Nel caso in cui la servitù di passaggio risulti, dall'atto costitutivo e dalle modalità di esercizio, gravare su una parte determinata del fondo servente l'impossibilità di fatto del suo esercizio in tale luogo (nella specie, a seguito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5396 del 6 novembre 1985
«Il principio secondo cui l'impossibilità di fatto di usare della servitù o il venir meno dell'utilità della medesima non fanno estinguere la servitù se non è decorso il termine di venti anni ex artt. 1073 e 1074 c.c., si applica qualunque sia la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1785 del 10 marzo 1983
«L'innovazione e la trasformazione del fondo dominante, che importi un mutamento definitivo ed irreversibile della sua destinazione, tale da rendere la funzione economico-sociale attuale del bene incompatibile con quella anteatta, determina...»