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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51447 del 19 dicembre 2013
«La mancata notifica dell'avviso di deposito della sentenza di primo grado a uno dei difensori rende inoperante, nei suoi confronti, la decorrenza del termine per l'impugnazione con la conseguenza che quest'ultima sarà possibile attraverso la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28512 del 2 luglio 2014
«La generica enunciazione del fatto integra una ipotesi di nullità relativa del decreto di citazione a giudizio, che resta sanata qualora non venga eccepita prima dell'apertura del dibattimento, con la conseguenza che è abnorme il provvedimento con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8270 del 8 marzo 2006
«In tema di impugnazione di provvedimenti abnormi, vale anche per le ordinanze dibattimentali che determinano la regressione del procedimento, ove ritenute tali, il termine di quindici giorni previsto dall'art. 585 comma primo lett. a) c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35722 del 29 agosto 2013
«È inammissibile per difetto di interesse il ricorso proposto dal Pubblico Ministero avverso la sentenza di condanna priva di motivazione, in quanto nel nostro ordinamento non sussiste la possibilità di proporre impugnazioni che si risolvano in una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24357 del 19 giugno 2012
«È inammissibile per carenza di interesse l'impugnazione del pubblico ministero (nella specie, il procuratore generale presso la Corte di appello), che, senza contestare la sussistenza dei presupposti per la concessione del perdono giudiziale,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35444 del 23 agosto 2013
«È inammissibile per carenza di interesse il ricorso per cassazione del P.M. con cui si contesta soltanto che la sentenza emessa nei confronti di un minorenne nel giudizio abbreviato instaurato a seguito di giudizio immediato sia stata pronunciata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24059 del 9 giugno 2014
«In ipotesi di ricorso "per saltum", all'annullamento della sentenza per mancanza assoluta di motivazione (nella specie determinata dal decesso del magistrato che aveva definito il giudizio dando lettura del dispositivo in udienza) non segue il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 47076 del 13 novembre 2014
«L'ordinanza dibattimentale con cui il giudice d'appello dichiara l'inammissibilità del gravame è impugnabile, ai sensi dell'art. 585, comma primo, lett. a) cod. proc. pen., nel termine di quindici giorni decorrente, quando l'imputato è presente in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44324 del 31 ottobre 2013
«In tema di impugnazione, sono inammissibili i motivi nuovi presentati dal Pubblico Ministero a mezzo del servizio postale, qualora la raccomandata giunga nella cancelleria del giudice dell'impugnazione oltre il termine, previsto dall'art. 585,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 478 del 15 gennaio 1999
«È valida ed efficace la rinuncia all'impugnazione effettuata da difensore che sia privo di specifico mandato qualora l'imputato sia presente all'udienza ove la rinuncia è presentata, valendo tale presenza come implicita ratifica della volontà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19762 del 8 maggio 2013
«Non costituisce rinuncia all'impugnazione la formulazione, da parte del Procuratore generale di udienza, di conclusioni contrarie all'appello precedentemente proposto da un altro ufficio del P.M. (Fattispecie relativa ad una richiesta di parziale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8204 del 9 luglio 1998
«La rinuncia al ricorso è atto formale che non può essere dedotto dalla semplice circostanza che il P.M. abbia chiesto la conferma della sentenza di primo grado dimenticando l'esistenza in atti di un appello del suo ufficio, la cui validità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8005 del 27 agosto 1997
«Il Pubblico Ministero presso il giudice dell'impugnazione può sì rinunciare al gravame proposto da altro P.M., ma la rinuncia può essere effettuata entro un termine espressamente stabilito e, cioé, “prima dell'inizio della discussione” (art. 589,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2529 del 6 marzo 1996
«Poiché la rinuncia all'impugnazione, che è un negozio formale che non ammette equivalenti, deve essere fatta nelle forme e nei termini stabiliti dall'art. 589 c.p.p., non costituisce rinuncia tacita o implicita la richiesta del procuratore...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26507 del 24 giugno 2015
«L'errata indicazione della data d'udienza per il giudizio d'appello, contenuta nell'avviso ex art. 601 cod. proc. pen. comunicato al difensore di fiducia, determinando un'incertezza sul giorno della comparizione, comporta la nullità del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12572 del 25 marzo 2015
«Quando è proposta opposizione contro l'ordinanza adottata senza formalità dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 667, comma quarto, cod. proc. pen., il conseguente procedimento, per effetto del formale richiamo operato da tale norma, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3092 del 22 gennaio 2015
«Il magistrato e il tribunale di sorveglianza, nell'ambito delle rispettive competenze, in forza del rinvio operato dall'art. 678 c.p.p. alla disciplina del procedimento di esecuzione, sono titolari di poteri istruttori d'ufficio, con facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4824 del 21 gennaio 1998
«Qualora la Corte di cassazione, annullando con rinvio una decisione di merito per la ritenuta sussistenza di una delle dedotte ragioni di nullità, abbia dichiarato nel contempo «assorbite» (e non anche «valutate e superate») le altre, queste...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10840 del 20 marzo 2012
«Nel giudizio di appello instaurato a seguito dell'impugnazione della sentenza emessa nel giudizio abbreviato l'impedimento a comparire del difensore dell'imputato non può dare luogo al rinvio dell'udienza camerale, in quanto quest'ultima è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22308 del 10 maggio 2004
«L'impedimento del difensore a comparire, mentre può essere causa di rinvio dell'udienza nel giudizio abbreviato di primo grado (sia che questo si svolga in camera di consiglio che in pubblica udienza), in virtù del richiamo operato dall'art. 441,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11756 del 12 marzo 2003
«Per la manifestazione della volontà di comparire all'udienza, di cui al secondo comma dell'art. 599 c.p.p. non è necessaria una richiesta formale di audizione, essendo sufficiente che la volontà sia esternata in qualsiasi modo, purché...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35399 del 1 ottobre 2010
«La mancata traduzione all'udienza camerale d'appello, perché non disposta o non eseguita, dell'imputato che abbia tempestivamente manifestato in qualsiasi modo la volontà di comparire e che si trovi detenuto o soggetto a misure limitative della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 388 del 14 gennaio 2000
«In tema di appello, con riferimento alla decisione assunta in camera di consiglio, il rinvio dell'udienza è possibile solo in presenza di un legittimo impedimento dell'imputato quando questi abbia però manifestato la volontà di comparire. (Sotto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9563 del 24 luglio 1999
«Nel giudizio camerale in grado di appello (art. 599 c.p.p.), l'imputato detenuto in luogo posto fuori della circoscrizione del giudice che procede non ha diritto di essere presente all'udienza ma può soltanto richiedere di essere sentito dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6384 del 1 giugno 1998
«L'art. 599, comma secondo c.p.p., che disciplina la partecipazione all'udienza camerale dell'imputato che abbia manifestato la sua volontà in tal senso, si colloca in una posizione intermedia tra la stessa disciplina dettata dall'art. 486 cpv. per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11029 del 20 dicembre 1996
«Poiché a norma dell'art. 599, comma secondo, c.p.p., l'udienza in camera di consiglio è rinviata se sussiste un legittimo impedimento dell'imputato che ha manifestato la volontà di comparire, dal dato testuale appare evidente che la richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1320 del 12 dicembre 1996
«Con riguardo al giudizio d'appello che si svolga nelle forme di cui all'art. 599 c.p.p., l'ipotesi del legittimo impedimento dell'imputato, al fine dell'obbligo del rinvio dell'udienza, rileva ogni qualvolta il predetto abbia manifestato la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 241 del 13 marzo 1996
«Qualora il processo di appello venga celebrato con il rito camerale ex art. 599 c.p.p., è da ritenere irrituale la lettura del dispositivo in udienza. Poiché tale irritualità non dà luogo a nullità, che è sanzione tassativamente prevista dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8637 del 24 settembre 1996
«La sentenza emessa nel procedimento svoltosi con il rito abbreviato in camera di consiglio, deve essere pubblicata, come tutte le sentenze, mediante lettura del dispositivo in udienza, e non mediante deposito in cancelleria ex art. 128 c.p.p.: ciò...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41126 del 19 novembre 2001
«In tema di cognizione del giudice di appello, pur essendo previsto che la sospensione condizionale della pena possa essere concessa di ufficio, nessun obbligo di motivazione è stabilito a carico del giudice di secondo grado; ne consegue che il...»