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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45395 del 11 novembre 2013
«L'eccezione di incompetenza territoriale, qualora il giudizio abbreviato consegua a richiesta, proposta ai sensi dell'art. 438 cod. proc. pen., a seguito della ricezione dell'avviso di udienza preliminare o nel corso di tale udienza, deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37879 del 18 settembre 2015
«La richiesta di patteggiamento preannunciata nel corso dell'udienza preliminare ma mai formalizzata è inesistente, in quanto inidonea ad integrare una proposta negoziale, nè può essere rinnovata prima della dichiarazione di apertura del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37378 del 12 settembre 2013
«In tema di patteggiamento, il giudice del dibattimento non può accogliere, ai sensi dell'art. 448 c.p.p., la proposta di patteggiamento presentata dall'imputato, quando il P.M. non abbia espresso alcun parere sulla proposta medesima. (In...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51245 del 10 dicembre 2014
«È legittimo, sussistendo il requisito dell'evidenza probatoria, il decreto di giudizio immediato emesso ai sensi dell'art. 453, comma primo, c.p.p., nei confronti dell'indagato sottoposto a misura cautelare; né, in tal caso, il P.M. ha l'obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8326 del 24 febbraio 2015
«Qualora dall'eventuale accoglimento dell'impugnazione proposta dall'imputato non possa derivare alcun pregiudizio alla parte civile, quest'ultima, non avendo interesse a formulare proprie conclusioni nel conseguente giudizio, pur se esercita il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20116 del 9 maggio 2013
«È inammissibile, per difetto dell'interesse richiesto dall'art. 568, comma quarto, c.p.p., l'impugnazione proposta avverso la sola motivazione di un provvedimento del cui dispositivo, invece, si chiede la conferma. (Fattispecie in cui la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4184 del 28 gennaio 2015
«I motivi nuovi proposti a sostegno dell'impugnazione devono avere ad oggetto, a pena di inammissibilità, i capi o i punti della decisione impugnata enunciati nell'originario atto di impugnazione a norma dell'art. 581, comma primo, lett. a), cod....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3775 del 16 giugno 1999
«Per la validità dell'acquiescenza (sub specie della rinuncia preventiva all'impugnazione) è necessario che sia già sorto il diritto di impugnazione: pertanto, la rinuncia all'impugnazione formulata dall'imputato prima del deposito della sentenza,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20022 del 14 maggio 2014
«In tema di revisione, la valutazione preliminare circa l'ammissibilità della richiesta proposta sulla base di prove nuove implica la necessità di una comparazione tra le prove nuove e quelle già acquisite che deve ancorarsi alla realtà del caso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2807 del 21 gennaio 2015
«È deducibile nel giudizio di cassazione la preclusione derivante dal giudicato formatosi sul medesimo fatto, posto che la violazione del divieto del "bis in idem" si risolve in un "error in procedendo", a condizione che la decisione della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12572 del 25 marzo 2015
«Quando è proposta opposizione contro l'ordinanza adottata senza formalità dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 667, comma quarto, cod. proc. pen., il conseguente procedimento, per effetto del formale richiamo operato da tale norma, è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6826 del 17 febbraio 2015
«Il giudice dell'impugnazione proposta in seguito alla restituzione nel termine concessa dal giudice dell'esecuzione, che ha respinto la richiesta di non esecutività della sentenza, non può dichiarare l'impugnazione inammissibile per tardività, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1824 del 2 giugno 1999
«Poiché la sentenza di applicazione della pena ai sensi dell'art. 599, comma quarto, c.p.p., presuppone un giudizio di congruità della pena proposta dalle parti e una valutazione che non può essere considerata meramente confermativa della decisione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27460 del 24 giugno 2014
«Non sussiste la violazione del divieto di "reformatio in peius" qualora, ancorché sia proposta impugnazione da parte del solo imputato, il giudice di appello, senza aggravare la pena inflitta, attribuisca al fatto una diversa e più grave...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2039 del 5 marzo 1997
«In tema di pene sostitutive di quella detentiva, il giudice di appello, non investito con i motivi di impugnazione della censura relativa alla mancata applicazione in primo grado della pena sostitutiva, non ha il dovere di esaminare una simile...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32401 del 22 luglio 2014
«È inammissibile la richiesta di applicazione dell'indulto proposta dal condannato dopo che analoga richiesta, formulata dal pubblico ministero, sia stata rigettata dal giudice dell'esecuzione, a nulla rilevando che la stessa provenga da soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43024 del 18 novembre 2008
«È inammissibile l'opposizione proposta avverso provvedimento del giudice dell'esecuzione (nella specie in tema d'applicazione dell'indulto) mediante il ricorso al servizio postale, in quanto la sua natura di rimedio non impugnatorio impone...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29024 del 17 luglio 2001
«In tema di benefici penitenziari, attesa la natura necessariamente interinale e provvisoria della sospensione dell'esecuzione preordinata all'esame della richiesta di affidamento in prova c.d. «terapeutico», la quale, ai sensi dell'art. 91, commi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7945 del 18 febbraio 2013
«È inammissibile la domanda di affidamento in prova al servizio sociale proposta dal condannato con riguardo a titolo di privazione della libertà sopravvenuto durante l'attuazione del diverso beneficio della detenzione domiciliare cui lo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3679 del 26 giugno 2000
«È illegittimo il provvedimento con il quale il tribunale di sorveglianza non consente all'interessato la produzione di copia di un provvedimento giurisdizionale, assumendone l'intempestività sotto il profilo del mancato rispetto dei termini...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20529 del 25 maggio 2007
«Il ricorso dell'imputato contro il provvedimento di riesame da lui richiesto non può dedurre questione di motivazione su un punto specifico della motivazione dell'ordinanza, che ha disposto l'applicazione della misura confermata, se non l'abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3560 del 23 gennaio 2014
«È inammissibile il motivo di ricorso per cassazione riferito alla mancanza di motivazione in ordine ad una questione non proposta con la richiesta di riesame cautelare depositata con riserva di motivi, né con la memoria presentata all'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16532 del 24 aprile 2007
«Il controllo della Corte di cassazione sui vizi di motivazione della sentenza di merito, sotto il profilo della manifesta illogicità, non può estendersi al sindacato sulla scelta delle massime di esperienza del quale il giudice abbia fatto uso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 33451 del 29 luglio 2014
«Nel procedimento di prevenzione il ricorso per cassazione è ammesso soltanto per violazione di legge, secondo il disposto dell'art. 4 legge 27 dicembre 1956, n. 1423, richiamato dall'art. 3 ter, secondo comma, legge 31 maggio 1965, n. 575; ne...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9935 del 15 maggio 2015
«In pendenza di un procedimento di concordato preventivo, sia esso ordinario o con riserva, ai sensi dell'art. 161, sesto comma, legge fall., il fallimento dell'imprenditore, su istanza di un creditore o su richiesta del P.M., può essere dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4126 del 21 marzo 2003
«In tema di fallimento, l'autonomia e reciproca distinzione delle singole ipotesi di revocatoria di cui, rispettivamente, al primo e al secondo comma dell'art. 67 legge fall. si fonda sulla peculiare individualità dell'atto revocando e sulla sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5264 del 7 marzo 2007
«Posta la diversità tra l'azione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., e l'azione revocatoria ai sensi dell'art. 67 della stessa legge, incorre in extrapetizione il giudice di merito che accolga la prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1740 del 26 gennaio 2007
«In tema di sospensione necessaria del processo, non ricorrono i presupposti di cui all'art. 295 c.p.c. nel rapporto tra il giudizio avente ad oggetto la revocatoria fallimentare proposta contro l'acquirente di un immobile già di proprietà del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18570 del 15 settembre 2004
«Ove l'azione revocatoria venga proposta ai sensi dell'art. 67, primo comma, n. 1, legge fall., con riferimento ad un atto traslativo il cui effetto si sia interamente prodotto, pur se le prestazioni ulteriori a carico del venditore fallito siano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4705 del 3 marzo 2006
«Ai fini della revocatoria fallimentare degli atti compiuti dal socio illimitatamente responsabile di una società di persone, dichiarato fallito per effetto del fallimento sociale, la scientia decoctionis va riscontrata con riferimento...»