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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 324 del 7 gennaio 2007
«Ove con il ricorso per cassazione sia censurato il vizio di motivazione, è onere della parte ricorrente, in ossequio al principio di autosufficienza, non solo di allegare l'avvenuta deduzione della questione innanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19590 del 16 luglio 2008
«Gli interessi compensativi sono, infatti, dovuti sulle somme rimaste a disposizione dell'espropriante e non pagate all'avente diritto fino al momento del saldo. Deriva da quanto precede, pertanto, che la domanda diretta a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14459 del 29 maggio 2008
«In tema di espropriazione di area fabbricabile, qualora il valore dichiarato ai fini dell'I.C.I. risulti inferiore all'indennità di espropriazione stabilita secondo i criteri previsti dalle disposizioni vigenti, il principio per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 23143 del 26 settembre 2018
«Ne consegue che, con riferimento all'attività processuale dinanzi alla S.C. nel procedimento per conflitto, può dirsi vittoriosa, e ha pertanto diritto alla rifusione delle spese, la parte che abbia preso posizione sull'esercizio del potere...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2934 del 22 maggio 2000
«La motivazione specifica che l'adozione di uno strumento urbanistico generale può richiedere si ravvisa, in linea di principio, nelle seguenti fattispecie: a) superamento degli standard minimi di cui al D.M. 2 aprile 1968; b) lesione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9302 del 19 aprile 2010
«In materia urbanistica, qualora l'atto di reiterazione di un vincolo di inedificabilità sostanzialmente espropriativo sia stato annullato dal Capo dello Stato - adito con ricorso straordinario, ai sensi dell'art. 8 D.P.R. 24 novembre 1971 n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4191 del 27 aprile 1999
«In tema di espropriazione di suoli agricoli, l'art. 17 della L. n. 865 del 1971, nel riconoscere un diritto alla cd. "indennità aggiuntiva" in favore dei soggetti che traggono i propri mezzi di sussistenza dalla coltivazione del suolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8810 del 5 aprile 2017
«In materia di espropriazione per pubblica utilità, la necessità di interpretare il diritto interno in conformità col principio enunciato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo, secondo cui l'espropriazione deve sempre...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 735 del 19 gennaio 2015
«Alla luce della giurisprudenza comunitaria, deve ormai escludersi la possibilità di affermare in via interpretativa che da una attività illecita della P.A. possa derivare la perdita del diritto di proprietà da parte del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2582 del 21 maggio 2007
«L'istituto giurisprudenziale dell'occupazione espropriativa - secondo il quale, anche in assenza di un atto di natura ablatoria, l'amministrazione acquisirebbe a titolo originario la proprietà dell'area altrui, quando su di essa ha realizzato in...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 24234 del 4 ottobre 2018
«Infatti, qualora egli si limiti a negare il diritto di comproprietà degli attori, non si richiede la citazione in giudizio di altri soggetti, non essendo in discussione la comunione del bene; qualora, al contrario, eccepisca di esserne il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4451 del 28 marzo 2001
«In tema di espropriazione, l'occupazione cosiddetto "appropriativa" va distinta dalla cosiddetto "occupazione usurpativa", configurabile, a differenza della prima, soltanto in assenza (originaria o sopravvenuta) di una dichiarazione di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 134 del 13 aprile 2000
«Il diritto soggettivo perfetto alla retrocessione totale presuppone che l'area espropriata sia rimasta completamente inutilizzata per mancata totale realizzazione dell'opera pubblica originariamente prevista o per sua sostituzione con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10680 del 11 agosto 2000
«In tema di espropriazione per pubblica utilità, l'esercizio del diritto soggettivo di ottenere il conguaglio della relativa indennità, determinata ai sensi della L. n. 385 del 1980, non è sottoposto all'osservanza del termine di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11887 del 20 maggio 2006
«L'affermazione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di non conformità al principio del rispetto del diritto di proprietà della disciplina indennitaria delle espropriazioni illegittime antecedenti al 30 settembre 1996, come...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 30607 del 27 novembre 2018
«In virtù del principio "iura novit curia" di cui all'art. 113, comma 1, c.p.c., il giudice ha il potere-dovere di assegnare una diversa qualificazione giuridica ai fatti e ai rapporti dedotti in giudizio, nonché all'azione esercitata in causa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 25999 del 17 ottobre 2018
«Il principio, sancito dall'art. 115, comma 1, c.p.c., secondo cui i fatti non specificamente contestati dalla parte costituita possono essere posti a fondamento della decisione, senza necessità di prova, non opera nel caso in cui il fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29839 del 20 novembre 2018
«In caso di inosservanza dei termini minimi a comparire di cui all'art. 163 bis c.p.c., la fissazione della nuova udienza, ai sensi dell'art. 164, comma 3, c.p.c., deve essere disposta dal giudice facendo riferimento, quale "dies a quo" del nuovo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24529 del 5 ottobre 2018
«Ne consegue che, in tale evenienza, il giudice - in osservanza del principio del "ne bis in idem" e allo scopo di non favorire l'abuso dello strumento processuale e di non ledere il diritto di difesa della parte in cui favore sono maturate le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33039 del 4 ottobre 2006
«Nell'interpretazione del principio della riserva di legge in materia penale, (art. 25, 2° comma Cost.), la Corte Costituzionale ha costantemente affermato il monopolio del legislatore statale, fondando tale posizione su...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 12 del 30 agosto 2018
«L'amministrazione comunale, nel richiedere l'importo rideterminato del contributo di costruzione, agisce secondo le norme di diritto privato, ai sensi dell'art. 1, comma 1-bis, L. 241/1990; tuttavia deve escludersi l'applicabilità...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 20732 del 13 agosto 2018
«È nulla la sentenza che pronunci nel merito della causa senza che siano state precisate le conclusioni e assegnati i termini per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie finali di replica, essendo in tal modo impedito ai difensori...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3894 del 17 luglio 2013
«L'oblazione dovuta per la sanatoria di opere edilizie abusivamente realizzate è un'obbligazione pecuniaria afferente a un rapporto di diritto pubblico e pertanto l'Amministrazione non dispone di poteri di disposizione della...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5607 del 14 novembre 2014
«L'art. 31, comma 3, D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 ("Testo unico in materia di edilizia"), dispone che "se il responsabile dell'abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi nel termine di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14005 del 4 dicembre 2018
«In tema di reati urbanistici, l'accertamento della responsabilità penale dell'indagato, in presenza del quale è consentita la confisca urbanistica per il reato di lottizzazione abusiva ex art. 44 D.P.R 6 giugno 2001, n. 380...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 49 del 26 marzo 2015
«Per effetto di ciò, l'area del diritto penale sarebbe destinata ad allargarsi oltre gli apprezzamenti discrezionali dei legislatori, persino a fronte di sanzioni lievi, ma per altri versi pur sempre costituenti una "pena" ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 7773 del 29 novembre 2004
«L'art. 10 D.Lgs. n. 267/2000, nel sancire il generale principio della pubblicità di tutti gli atti delle amministrazioni locali, non deroga affatto ai principi stabiliti dall'art. 25 L. n. 241 del 1990 per quanto attiene ai...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4525 del 5 settembre 2014
«I consiglieri comunali hanno un incondizionato diritto di accesso a tutti gli atti che possano essere d'utilità all'espletamento delle loro funzioni, anche al fine di permettere di valutare, con piena cognizione, la correttezza e...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 846 del 12 febbraio 2013
«La "ratio" dell'art. 43 del D.L. 18 agosto 2000 n. 267 (T.U.E.L.) - che prevede il diritto dei consiglieri comunali di ottenere dagli uffici tutte le notizie e informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del loro mandato - è da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8220 del 6 aprile 2010
«La mancanza di specifica contestazione circa la veste di sostituto del legale rappresentante di una persona giuridica in chi, indicando tale veste, abbia sottoscritto la procura speciale alle liti, non produce, a differenza...»