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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35802 del 28 settembre 2007
«Il contrasto tra dispositivo e motivazione, in ordine alla mancata concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, non determina la nullità della sentenza, ma si risolve con la logica prevalenza dell'elemento decisionale su...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4973 del 31 gennaio 2000
«Nel caso di sentenza dibattimentale, il dispositivo, che, attraverso la lettura in pubblica udienza, acquista rilevanza esterna prima della motivazione ed indipendentemente da essa, non può essere modificato con la motivazione. Pertanto, in caso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12576 del 19 dicembre 1994
«A norma dell'art. 71 R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 sull'ordinamento giudiziario, ai vice procuratori onorari addetti alle Procure della Repubblica presso le Preture circondariali sono attribuite non già le funzioni di carattere generale che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7942 del 23 agosto 1993
«L'art. 577 c.p.p., il quale consente alla persona offesa costituitasi parte civile di proporre impugnazione, anche agli effetti penali, contro le sentenze di condanna e di proscioglimento per i reati di inguria e diffamazione, manifestamente non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4088 del 2 aprile 1998
«L'omessa notifica dell'atto d'impugnazione del pubblico ministero all'imputato non costituisce causa di nullità né d'inammissibilità dell'impugnazione perché, sebbene l'omissione di tale incombente comporti la mancata decorrenza del termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26792 del 1 luglio 2009
«Il fenomeno processuale dell'estensione dell'impugnazione in favore del coimputato non impugnante (o l'impugnazione del quale sia stata dichiarata inammissibile), di cui all'art. 587 c.p.p., opera di diritto come rimedio straordinario che, al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3875 del 18 agosto 1995
«L'effetto estensivo in bonam partem dell'impugnazione delle misure cautelari opera a favore degli altri coindagati — sempre che il gravame non sia stato accolto per motivi esclusivamente personali — a prescindere dalla circostanza che i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4380 del 26 settembre 1995
«Il danno grave ed irreparabile che può derivare dalla esecuzione della condanna civile, in considerazione del quale la Cassazione può sospendere tale esecuzione deve essere inteso nel senso di pregiudizio eccessivo che il debitore subisce, ossia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 23 giugno 2000
«È illegittima la sentenza di appello che disattenda la censura proposta dall'imputato, concernente la richiesta di revoca della sospensione condizionale della pena, applicata di ufficio dal giudice di primo grado, motivata con il rilievo della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1119 del 27 marzo 1999
«In tema di appropriazione indebita, l'evento del reato si realizza nel luogo e nel tempo in cui la manifestazione della volontà dell'agente di fare proprio il bene posseduto giunge a conoscenza della persona offesa, e non nel luogo e nel tempo in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11851 del 11 marzo 2004
«L'applicazione dell'indulto può essere proposta nel giudizio di legitimità soltanto nel caso in cui il giudice di merito lo abbia preso in esame e lo abbia risolto negativamente, escludendo che l'imputato abbia diritto al beneficio, e non invece,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16965 del 10 aprile 2003
«In tema di concordato in appello, allorché le parti abbiano, ex art. 599, comma 4, c.p.p., patteggiato sulla determinazione dell'entità della pena, previa rinuncia a tutti gli altri motivi di appello, il giudice dell'appello non ha alcun obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9850 del 19 novembre 1996
«In tema di cognizione della Corte di cassazione, all'applicazione della causa estintiva del reato non è di ostacolo la circostanza che il ricorrente ha limitato le sue doglianze alla mancata concessione dei chiesti benefici. Infatti, l'art. 609,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30019 del 12 settembre 2006
«In tema di sospensione dell'esecuzione della condanna civile, il danno grave e irreparabile deve essere inteso nel senso di un pregiudizio eccessivo che il debitore subisce e che può consistere nella distruzione di un bene non reintegrabile...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1813 del 18 gennaio 2006
«Ai fini dell'accoglimento da parte della Corte di cassazione della richiesta di sospensione dell'esecuzione della condanna civile (art. 612 c.p.p.), l'istante deve fornire la prova dell'esistenza di un « danno grave ed irreparabile» derivante da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24359 del 14 luglio 2006
«In tema di riparazione dell'errore giudiziario, è risarcibile anche il danno da «perdita di chance» consistente nella perdita di una concreta occasione favorevole al conseguimento di un bene determinato o di un risultato positivo; situazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26031 del 14 luglio 2005
«La regola di cui all'art. 669 c.p.p., pur se concepita con riguardo alle decisioni irrevocabili intervenute nel processo di cognizione, allo scopo di superare, con l'applicazione del criterio del favor rei, l'anomalia costituita dal contrasto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1664 del 24 maggio 1996
«La sopravvenienza di nuovi «titoli esecutivi» per reati commessi anteriormente alla concessione della liberazione condizionale non determina il venir meno del concesso beneficio, ma soltanto una sua temporanea inefficacia, conseguente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1068 del 12 aprile 1994
«Il differimento dell'esecuzione della pena nel caso di presentazione di domanda di grazia (art. 147 primo comma, n. 1 c.p.), è istituto applicabile nei casi in cui l'esecuzione della pena non sia ancora iniziata e non, quindi, in un caso come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38954 del 14 ottobre 2003
«In tema di estradizione per l'estero, ai fini della applicazione dell'art. 2 primo comma della Convenzione europea di Parigi del 13 dicembre 1957, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 30 gennaio 1963 n. 300 — che stabilisce che, quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1395 del 25 giugno 1993
«In tema di estradizione, in virtù del principio della prevalenza delle convenzioni internazionali sulla disciplina interna, principio accolto dall'art. 696 c.p.p., il termine di caducazione dell'arresto provvisorio, fissato in quaranta giorni per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1648 del 27 maggio 1997
«Il ricorso in cassazione avverso il provvedimento di arresto a fini estradizionali deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse quando nelle more della decisione sia sopravvenuta la sua revoca. Infatti, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24066 del 10 marzo 2009
«La concessione dell'estradizione, sul presupposto dell'irrogabilità di una pena detentiva temporanea, per reati astrattamente punibili con l'ergastolo da uno Stato (nella specie: la Spagna) che non ammette la detenzione perpetua, comporta che la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12514 del 29 marzo 2002
«Il principio di specialità stabilito dalla Convenzione europea di estradizione non inibisce di procedere, in forza di sentenza ancora ineseguibile perché non coperta da estradizione, alla revoca di un beneficio (nella specie condono D.P.R. 394 del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3876 del 25 luglio 1996
«Ai fini della revoca di benefici già concessi (sospensione condizionale o indulto), si deve tenere conto anche delle condanne riportate all'estero, se riconosciute in Italia.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3950 del 29 gennaio 1996
«L'adattamento della pena inflitta con la sentenza straniera riconosciuta in Italia deve essere eseguito rispettando la decisione straniera con riferimento al complessivo trattamento che, in virtù di tale titolo e nell'ambito della relativa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11425 del 10 marzo 2004
«In tema di esecuzione in Italia di sentenza straniera, il principio stabilito dall'art. 738 c.p.p., per cui l'esecuzione della pena è soggetta alla legge italiana, trova un limite nel divieto di aggravamento della pena inflitta nell'ordinamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4802 del 21 marzo 1996
«Sulla domanda di esecuzione all'estero di una sentenza di condanna a pena restrittiva della libertà personale (art. 743 c.p.p.), alla corte d'appello compete soltanto l'accertamento delle condizioni che rendono legittimo il trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1122 del 18 gennaio 2007
«La competenza per materia si determina, ai sensi dell'art. 10 c.p.c. ( dettato per la competenza per valore ma esprimente un principio generale e, come tale, applicabile anche in riferimento agli altri tipi di competenza), con criterio «a priori»...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 516 del 27 luglio 1999
«A seguito dell'entrata in vigore dell'art. 31 bis della L. 11 febbraio 1994, n. 109 (introdotto dall'art. 9 del D.L. 3 aprile 1995, n. 101, convertito con modificazioni nella L. 2 giugno 1995, n. 216), le controversie relative alla concessione di...»