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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5032 del 18 aprile 2001
«L'ordinanza con la quale il giudice richiede il regolamento di competenza d'ufficio, ex art. 47, penultimo comma, c.p.c., non rientra nell'elenco degli atti tassativamente indicati nell'art. 292 c.p.c., con la conseguenza che non sussiste la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11877 del 26 novembre 1997
«La fissazione di una udienza successiva a quella indicata nell'atto introduttivo del giudizio costituisce esplicazione di un potere dell'ufficio ed è onere del convenuto, che deve costituirsi in giudizio almeno cinque giorni prima dell'udienza di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4394 del 10 maggio 1996
«...di una mera violazione di norma riguardante la ripartizione interna di funzioni tra organi appartenenti allo stesso ufficio giudiziario ed alla quale consegue soltanto la necessità di rimessione della causa al collegio da parte dell'istruttore.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12483 del 28 maggio 2007
«Poiché, in ipotesi si sopravvenienza del fallimento della parte all'instaurazione del giudizio anteriormente alla costituzione, l'art. 299 c.p.c. dispone l'interruzione automatica del processo, rilevabile d'ufficio da parte del giudice, deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12198 del 1 dicembre 1998
«Il processo di cassazione, caratterizzato dall'impulso d'ufficio, non è soggetto ad interruzione in presenza degli eventi previsti dagli artt. 299 e seguenti c.p.c., ivi compresa la dichiarazione di fallimento di una delle parti, poiché tali norme...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9277 del 24 ottobre 1996
«...possa interferire d'autorità su quel rapporto, statuendo che il professionista non è più idoneo ad adempiere l'incarico affidatogli dal cliente e sospendendo così di ufficio il giudizio per estromettere da esso il legale (ipoteticamente) incapace.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 930 del 16 febbraio 1989
«Poiché, nel caso di sostituzione ope legis di un ente pubblico, costituito come parte in giudizio, la prosecuzione del processo nei confronti dell'ente successore di quello soppresso, ai sensi dell'art. 110 c.p.c., non richiede il consenso della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7627 del 30 luglio 1996
«L'impugnazione proposta l'ultimo giorno utile dopo l'orario di chiusura dell'ufficio della cancelleria deve ritenersi ammissibile purché il ricevimento del relativo atto non derivi da un'iniziativa unilaterale del funzionario (perché in tal caso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 800 del 12 gennaio 2012
«Il giudice d'appello non è legittimato ad escludere d'ufficio le circostanze aggravanti ritenute sussistenti da quello di primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30060 del 12 settembre 2006
«...(anziché presso la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento impugnato, come disposto dall'articolo 582 c.p.p.), allorquando venga poi rimessa nei termini di legge presso la cancelleria dell'ufficio del giudice competente a riceverla.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2737 del 25 settembre 2000
«La regola dettata dall'art. 568, comma quinto, c.p.p., secondo la quale, qualora l'impugnazione sia stata proposta a un giudice incompetente, questi trasmette gli atti al giudice competente, non può trovare applicazione nel caso di inosservanza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35345 del 21 ottobre 2002
«L'atto di appello del pubblico ministero in materia cautelare può essere presentato, a norma dell'art. 582 c.p.p., richiamato dal combinato disposto degli artt. 309 comma 4 e 310 comma 2 c.p.p., anche a mezzo di persona incaricata addetta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 268 del 17 gennaio 1997
«L'appello proposto dal procuratore generale presso la corte di appello avverso una sentenza pretorile, pervenuto nella cancelleria della pretura dopo il termine di legge va dichiarato inammissibile né può rilevare il tempestivo deposito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 428 del 8 marzo 1993
«Il collaboratore addetto all'ufficio di segreteria del pubblico ministero è istituzionalmente legittimato, nell'ambito delle sue mansioni, alla presentazione, presso la cancelleria del giudice, di atti d'impugnazione proposti dallo stesso pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40259 del 28 ottobre 2008
«Il termine per proporre l'impugnazione, avverso la sentenza pronunciata in sede di appello, decorre per il P.G., nel caso in cui detta sentenza gli venga comunicata prima della scadenza del termine indicato dal giudice per il deposito, dalla data...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18896 del 13 maggio 2011
«La richiesta di riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche sulle aggravanti, pur costituente "motivo nuovo" contenuto in una memoria tardivamente presentata, non preclude al giudice d'appello la possibilità di effettuare d'ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2017 del 11 maggio 2000
«...ministero con atto recante l'intestazione della procura della Repubblica, la firma del magistrato ed il timbro dell'ufficio, nonché il timbro dell'ufficio ricevente, con l'indicazione della data e la sottoscrizione del pubblico ufficiale addetto).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16035 del 21 aprile 2011
«L'inammissibilità dell'impugnazione deve essere dichiarata dal giudice, anche d'ufficio, senza l'osservanza di particolari formalità nè obbligo di previa instaurazione del contraddittorio, essendo quest'ultimo posticipato all'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4735 del 14 aprile 1999
«...spese del giudizio di appello quando, ancorché sia stato accolto il gravame del pubblico ministero in ordine al trattamento sanzionatorio, la pena inflitta sia rimasta comunque invariata per la concessione d'ufficio delle attenuanti generiche.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6535 del 10 dicembre 1981
«...rientrante nelle attribuzioni del giudice fallimentare. Ne consegue che il suddetto conflitto non è suscettibile di essere denunciato e risolto con la richiesta d'ufficio del regolamento di competenza, secondo la previsione dell'art. 45 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23264 del 27 ottobre 2006
«...abbia omesso di dar corso alla sua richiesta, non sussistendo a suo carico alcun obbligo di verificare l'adempimento dei doveri incombenti su altro ufficio, dalla violazione dei quali discende la eventuale responsabilità di quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12770 del 28 novembre 1991
«...esecutiva con provvedimento del capo dell'ufficio giudiziario (art. 43 att. c.p.c.), restando di conseguenza esclusa la denunciabilità di tale provvedimento secondo le regole dettate dal codice di rito in tema di opposizione a decreto ingiuntivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9623 del 22 aprile 2010
«Ne consegue che se il creditore che pretende d'essere soddisfatto in prededuzione non si sia avvalso dei mezzi apprestati per l'accertamento del passivo, ma, a fronte della contestazione in ordine alla prededucibilità del credito, abbia attivato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26041 del 23 dicembre 2010
«...alla pronuncia sull'opposizione allo stato passivo impugnata e sia stata, quindi, prodotta per la prima volta nel giudizio di cassazione, essendo la sua esistenza, pari di quella del giudicato interno, rilevabile anche d'ufficio in tale fase.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17249 del 5 dicembre 2002
«...disposto degli artt. 569 c.p.c. e 176 disp. att. c.p.c., trattandosi di adempimento estraneo alla procedura fallimentare, caratterizzata, per converso, dall'impulso d'ufficio e dalla legittimazione del curatore a presentare l'istanza di vendita.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18105 del 7 agosto 2009
«Pertanto, nel caso in cui il giudice delegato non abbia provveduto d'ufficio al riconoscimento in privilegio della rivalutazione monetaria e degli interessi postfallimentari sui crediti di lavoro (dovuto, ai sensi dell'art. 54 della legge fall., a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 22 novembre 1997
«...che hanno giurisdizione sull'istituto di prevenzione o di pena in cui si trova l'interessato all'atto della richiesta, della proposta o dell'inizio di ufficio del procedimento. (Fattispecie in tema di conversione delle pene pecuniarie).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1233 del 20 aprile 1995
«L'ufficio del pubblico ministero legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso provvedimenti adottati dal magistrato di sorveglianza i quali siano ricorribili ai sensi dell'art. 666, comma secondo, c.p.p., è unicamente quello individuato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34472 del 19 aprile 2012
«Il giudice, chiamato ad applicare una legge di interpretazione autentica, non può qualificarla come innovativa e circoscriverne temporalmente, in contrasto con la sua "ratio" ispiratrice, l'area operativa, perchè finirebbe in tal modo per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4760 del 3 aprile 2002
«I provvedimenti del giudice delegato al fallimento sono modificabili e revocabili, sia d'ufficio che su istanza di parte, fino al momento della relativa esecuzione e, quindi, nel caso di provvedimenti preordinati alla liquidazione dell'attivo ed...»