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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3499 del 25 febbraio 1998
«In tema di revoca della sentenza per abolitio criminis, non è consentito al giudice dell'esecuzione alcun apprezzamento di merito in contrasto con il precedente giudicato. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto non revocabile la sentenza in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3922 del 10 gennaio 1998
«In caso di successione di decreti legge in continuità, presupposto per la revoca della sentenza emessa per fatto commesso in vigenza di previsione sanzionatoria è che la successiva abrogazione della norma incriminatrice, contenuta in uno dei detti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 255 del 18 giugno 1996
«Il giudice dell'esecuzione, richiesto della revoca di una precedente sentenza di condanna per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti per abolitio criminis, per effetto del referendum abrogativo conclusosi con il D.P.R. 5 giugno 1993, n....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1542 del 20 agosto 1994
«L'effetto abrogativo del D.P.R. 5 giugno 1993, n. 171 — che ha concluso la procedura referendaria diretta all'abrogazione di talune norme del testo unico in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope approvato con il D.P.R. 9 ottobre 1990, n....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13597 del 21 luglio 2004
«L'atto di riassunzione del processo non introduce un nuovo procedimento, ma espleta esclusivamente la funzione di consentire la prosecuzione di quello già pendente, con la conseguenza che, per la sua validità — direttamente controllabile in sede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5895 del 24 marzo 2004
«Il ricorso per riassunzione del processo interrotto per la morte di una delle parti deve contenere, ai sensi dell'art. 303, secondo comma, c.p.c., gli «estremi della domanda», per esigenze di conoscenza da parte degli eredi (e ciò a differenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14100 del 23 settembre 2003
«In tema di riassunzione del processo interrotto, i soggetti già costituiti nella fase precedente all'interruzione, i quali, a seguito della riassunzione ad opera di altra parte, si presentino all'udienza a mezzo del loro procuratore, non possono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6867 del 30 luglio 1996
«La riassunzione del processo, operata a norma dell'art. 303 c.p.c., comporta la dichiarazione di contumacia della parte che, benché costituita nella precedente fase del giudizio, non sia comparsa, ma da ciò non consegue che le domande dalla stessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24599 del 3 ottobre 2008
«Nei confronti della parte di un processo sospeso a norma dell'art. 295 c.p.c., che sia estranea alla causa pregiudiziale, il termine perentorio di sei mesi per la riassunzione decorre dalla data in cui la parte stessa abbia avuto conoscenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14691 del 29 dicembre 1999
«L'art. 305 c.p.c. — a seguito delle sentenze n. 139 del 1967, n. 178 del 1970, n. 159 del 1971 e n. 36 del 1976 della Corte costituzionale — deve essere interpretato nel senso che il termine per la riassunzione o la prosecuzione del processo,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14854 del 28 giugno 2006
«Verificatasi una causa d'interruzione del processo, in presenza di un meccanismo di riattivazione del processo interrotto, destinato a realizzarsi distinguendo il momento della rinnovata edictio actionis da quello della vocatio in ius, il termine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4372 del 19 aprile 1995
«L'art. 307, comma 2, c.p.c., nello stabilire che il processo, una volta riassunto a norma del precedente comma 1, si estingue se nessuna delle parti si sia costituita, si riferisce alla prima riassunzione — che è l'unica contemplata dal comma 1...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12917 del 4 dicembre 1992
«Avvenuta la translatio iudicii davanti al giudice competente con la notifica della citazione in riassunzione prima della scadenza del termine perentorio assegnato dal giudice dichiaratosi incompetente, la mancata iscrizione a ruolo non comporta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 888 del 23 gennaio 2012
«In tema di riassunzione della causa innanzi al giudice dichiarato competente dalla Corte di cassazione a seguito di ricorso ordinario ed in base a decisione sulla sola questione di competenza, l'onere di provare la data di decorrenza del termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21681 del 13 ottobre 2009
«Avvenuta la "translatio iudicii" davanti al giudice competente con comparsa in riassunzione notificata nel termine perentorio assegnato dal giudice dichiaratosi incompetente, la mancata iscrizione della causa a ruolo non determina l'estinzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5125 del 19 aprile 2000
«L'inottemperanza all'ordine di integrazione del contraddittorio produce conseguenze differenti a seconda che sia pronunciato dal giudice dell'impugnazione per far partecipare al relativo giudizio tutte le parti in litisconsorzio necessario della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20480 del 25 luglio 2008
«L'art. 307, comma 4, c.p.c., nel prescrivere che l'estinzione è dichiarata con ordinanza del Giudice istruttore ovvero con sentenza del Collegio, a seconda che venga eccepita avanti al primo o avanti al secondo, implicitamente ma chiaramente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23408 del 9 novembre 2007
«In conformità alla regola generale dettata dall'art. 310, ultimo comma, c.p.c., nel processo di esecuzione e, quindi, anche in quello di espropriazione forzata presso terzi, in mancanza di diverso accordo tra le parti, qualora il processo si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10173 del 14 ottobre 1993
«Il principio fissato dall'art. 310, ultimo comma, c.p.c. (secondo cui le spese del processo stanno a carico delle parti che le hanno anticipate) non trova applicazione quando insorga controversia in ordine alla estinzione del processo e tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9844 del 19 luglio 2001
«L'art. 316 c.p.c., secondo cui la domanda davanti al giudice di pace può essere dall'attore proposta anche verbalmente e viene raccolta dal giudice a verbale, si applica a tutte le cause di competenza del giudice di pace e non solo a quelle di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25825 del 10 dicembre 2009
«La disciplina di cui all'art. 320 c.p.c. non comporta alcuna deroga al principio della revocabilità di tutte le ordinanze - salvo quelle espressamente dichiarate non revocabili - da parte del giudice che le ha emesse; ne consegue che l'ordinanza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9319 del 17 aprile 2009
«Poiché la rappresentanza, negoziale o processuale, non attribuisce nel giudizio al rappresentante la qualità di parte sostanziale, non è nulla l'impugnazione - nella specie, ricorso per cassazione - proposta nei confronti del rappresentato, invece...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13685 del 13 giugno 2006
«Il soggetto che proponga appello — non diversamente da chi proponga ricorso per cassazione — nell'asserita qualità di erede di colui che ha partecipato al precedente grado del giudizio deve allegare la propria legitimatio ad causam per essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22918 del 9 ottobre 2013
«Il trasferimento di azienda attribuisce al cessionario autonoma legittimazione all'impugnazione della sentenza sfavorevole al cedente, stante l'opponibilità del giudicato nei suoi confronti, quale successore a titolo particolare; a ciò si aggiunge...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7140 del 21 marzo 2013
«La più recente interpretazione giurisprudenziale, che ha portato ad affermare che l'atto di impugnazione della sentenza, in caso di morte della parte vittoriosa, deve essere rivolto e notificato agli eredi, indipendentemente sia dal momento in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14554 del 11 ottobre 2002
«In tema di impugnazione relativa a cause scindibili, la decisione sull'appello proposto soltanto nei confronti di una delle parti non rende improcedibile l'appello (non riunito al precedente) proposto, nei confronti delle altre parti, avverso la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3382 del 19 aprile 1997
«L'esame del ricorso incidentale condizionato proposto dalla parte interamente vittoriosa su questioni pregiudiziali decise in senso ad essa sfavorevole nella precedente fase di merito deve essere effettuato solamente se il ricorso principale sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5086 del 29 marzo 2012
«L'impugnazione incidentale tardiva è sempre ammissibile, a tutela della reale utilità della parte, tutte le volte che l'impugnazione principale metta in discussione l'assetto giuridico derivante dalla sentenza cui la parte non impugnante aveva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24372 del 16 novembre 2006
«Nelle cause inscindibili o dipendenti — ipotesi ricorrente sia nel caso di litisconsorzio necessario originario, di diritto sostanziale o processuale, sia nel caso di cause tra loro dipendenti, le quali, essendo state decise in un unico processo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16170 del 21 dicembre 2001
«Nel giudizio di appello, non soltanto la richiesta di restituzione delle somme pagate alla controparte in esecuzione della sentenza di primo grado non configura una domanda nuova — essendo conseguente alla richiesta di modifica della decisione...»