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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7380 del 19 luglio 1990
«Il disposto del terzo comma dell'art. 429 c.p.c., che riconosce al lavoratore il maggior danno per la diminuzione di valore del suo credito, trova applicazione anche nel caso di liquidazione dell'importo delle mensilità di retribuzione attribuite,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8879 del 28 agosto 1990
«In sede di formazione dello stato passivo, nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa, il conflitto fra creditori anteriori, che concorrono, e creditori posteriori, che non partecipano, comporta, in fase di verifica o di opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11313 del 24 ottobre 1991
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il principio della momentanea improponibilità dell'azione individuale del creditore fino al termine della procedura amministrativa di accertamento dei crediti da parte del commissario giudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4005 del 15 aprile 1991
«La rivalutazione secondo gli indici Istat degli accantonamenti annui delle quote di trattamento di fine rapporto, prevista dall'art. 2120, c.c. (nel nuovo testo introdotto dalla L. 29 maggio 1982, n. 297) mira a consegnare gli effetti del decorso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«La domanda dell'appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l'esercizio della facoltà di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell'art. 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6101 del 30 maggio 1991
«Il cliente è sempre obbligato a corrispondere gli onorari e i diritti all'avvocato ed al procuratore da lui nominati ed il relativo ammontare viene stabilito dal giudice nei suoi specifici confronti a seguito del procedimento monitorio (art. 636...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3166 del 14 marzo 1992
«Anche nell'ipotesi di cassazione con rinvio, derivando la statuizione definitiva di merito dall'esito del giudizio conseguente alla cassazione, il governo delle spese dell'intero giudizio va determinato esclusivamente secondo il criterio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 188 del 11 gennaio 1993
«In tema di liquidazione del danno dovuto dal responsabile di incidente stradale, gli importi che il danneggiato abbia ricevuto a titolo di provvisionale, ovvero in sede di transazione con l'impresa assicuratrice, vanno a decurtare il credito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2670 del 5 marzo 1993
«L'ordinanza del sindaco di chiusura di un circolo privato per inosservanza degli obblighi imposti con la licenza necessaria alla sua conduzione presuppone valutazione ed apprezzamenti discrezionali, che comportano la degradazione del diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4992 del 28 aprile 1993
«In caso di mandato alle liti da conferirsi a difensore italiano da parte di cliente straniero residente all'estero, con redazione incorporata all'atto defensionale necessario per la costituzione davanti al giudice italiano, è rituale ed efficace...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6845 del 19 giugno 1993
«Posto che la differenza fra opposizione all'esecuzione ed opposizione agli atti esecutivi va colta nel fatto che la prima investe l'an dell'azione esecutiva, cioè il diritto della parte istante a promuovere l'esecuzione sia in via assoluta che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7321 del 5 luglio 1993
«Nel caso di fusione (o incorporazione) di società, la nascita del nuovo ente — con la conseguente estinzione delle società fuse (o di quella incorporata) e l'attuazione, a favore della nuova persona giuridica, di una successione universale analoga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9727 del 27 settembre 1993
«L'arbitrato libero non postula necessariamente che la composizione della lite abbia natura transattiva con reciproche concessioni, atteso che l'intento delle parti può essere quello di eliminare l'incertezza in ordine alle contestazioni fra loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1968 del 26 febbraio 1994
«Nell'ipotesi in cui il procuratore difenda il cliente contro più parti, come quando la riunione dei processi derivi da litisconsorzio facoltativo, poiché l'attività professionale si estende allo studio delle posizioni e situazioni sostanziali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6108 del 24 giugno 1994
«La determinazione delle spese e dell'onorario, direttamente effettuata dagli arbitri, è fonte di corrispondente obbligazione, ai sensi dell'art. 814, comma 2, c.p.c., non modificato dalla L. 5 gennaio 1994, n. 25, soltanto se trovi l'accettazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8418 del 15 ottobre 1994
«La disposizione (art. 276 c.p.c.) che impone la partecipazione, alla deliberazione della decisione, degli stessi giudici che componevano il collegio all'udienza di discussione — da osservarsi anche con riguardo al procedimento (disciplinato dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9705 del 17 novembre 1994
«Con riguardo a liquidazione coatta amministrativa di compagnia di assicurazione, il trattamento di favore riconosciuto al credito del lavoratore dipendente – per effetto della declaratoria d'incostituzionalità (Corte cost. sent. n. 204 del 1989)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11529 del 6 novembre 1995
«In caso di litisconsorzio necessario, l'impugnazione è ammissibile nei confronti di tutte le parti anche se notificata nel termine di legge nei riguardi soltanto di una di esse e sia invece tardiva nei confronti delle altre, perché in tale ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1245 del 2 febbraio 1995
«Nel procedimento promosso per conseguire la condanna del convenuto al risarcimento dei danni da liquidarsi nello stesso giudizio, la richiesta in grado d'appello di una pronuncia limitata all'an debeatur, con rinvio in separata sede della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 126 del 4 gennaio 1995
«L'ordinanza con cui il presidente del Tribunale provvede alla liquidazione dell'onorario e delle spese degli arbitri, a norma dell'art. 814 secondo comma c.p.c., avendo carattere decisorio, in quanto diretta a risolvere il conflitto di interessi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 10 marzo 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A., qualora sopravvenga nel corso del giudizio promosso contro la società assicuratrice la liquidazione coatta amministrativa della medesima ed il processo dichiarato interrotto sia stato poi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4169 del 11 aprile 1995
«La morte del socio di una società di persone non determina necessariamente lo scioglimento generale della società, né la formale liquidazione della stessa, ancorché la società sia costituita da due soli soci, in quanto anche in tale ipotesi è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7683 del 13 luglio 1995
«In caso di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, la parte che intende ottenere, ai sensi dell'art. 1224, c.c., un ristoro superiore all'importo degli interessi legali deve formulare una specifica domanda, poiché la richiesta introduce nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9155 del 30 agosto 1995
«Qualora l'ente pubblico territoriale si avvalga, per la redazione del progetto di un'opera pubblica, di un professionista privato, l'atto di affidamento del relativo incarico, come pure gli atti che vengono successivamente ad interferire sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10660 del 29 novembre 1996
«Il Presidente del tribunale adito a norma dell'art. 814 c.p.c. per la liquidazione degli onorari degli arbitri, ne deve adeguare la misura all'importanza dell'opera da essi effettivamente prestata, rimanendogli preclusa ogni indagine, ancorché in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2906 del 29 marzo 1996
«Nella liquidazione del danno derivante da licenziamento illegittimo, il giudice deve tener conto, a titolo di aliunde perceptum, dell'indennità di disoccupazione percepita dal lavoratore licenziato nel periodo considerato ai fini della suddetta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1301 del 12 febbraio 1997
«La domanda di differenze retributive con riferimento ad una rivendicata qualifica superiore non è implicitamente comprensiva della domanda di liquidazione del trattamento economico corrispondente alla qualifica già riconosciuta dal datore di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13122 del 30 dicembre 1997
«È illegittima la correzione per errore di calcolo (art. 287 c.p.c.), attraverso la quale, riesaminando la questione, proceda ad una nuova liquidazione della somma riconosciuta, attraverso una diversa interpretazione del criterio di conteggio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2739 del 27 marzo 1997
«La statuizione pronunciata dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sul ricorso proposto ai sensi dell'art. 41 c.p.c. per il regolamento preventivo di giurisdizione costituisce giudicato con efficacia vincolante nel processo nel corso del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 17 luglio 1997
«La Corte di cassazione, in ipotesi di ius superveniens incidente su questioni ancora aperte in relazione ai motivi di ricorso e alla mancata formazione di un giudicato anche implicito, deve limitarsi a cassare con rinvio la pronuncia impugnata,...»