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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1333 del 4 febbraio 1998
«...ed in tal caso l'accusa di calunnia, implicita in tale condotta, integra legittimo esercizio del diritto di difesa e si sottrae perciò alla sfera di punibilità penale in applicazione della causa di giustificazione prevista dall'art. 51 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 2 aprile 1992
«Il delitto di calunnia sussiste anche quando l'incolpazione venga formulata attraverso la simulazione a carico di una persona, non specificamente indicata ma identificabile, delle tracce di un determinato reato — nella forma, cioè, della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13868 del 6 dicembre 1986
«...di calunnia e non richiede necessariamente, sul piano processuale, l'accertamento nell'ambito di un procedimento penale contro il calunniato al fine di accertare l'inconsistenza o l'infondatezza dell'accusa rivoltagli dal calunniatore.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18364 del 17 aprile 2003
«Nel caso di arresto in flagranza di reato, non integra il delitto di calunnia rendere false generalità, atteso che tale condotta della persona arrestata non è idonea a determinare l'avvio di indagini o il promuovimento dell'azione penale nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12847 del 29 marzo 2007
«Il reato di calunnia concorre con quello di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale nella propria identità (art. 495 comma terzo n. 2 c.p.), qualora il soggetto, nell'ambito di un procedimento penale a suo carico, dichiari all'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1112 del 6 febbraio 1997
«Per contro, essa ben può applicarsi, a quelle altre trasgressioni di natura penale (il concorso in contrabbando, nel falso, nell'associazione per delinquere, ecc.) che, pur indirettamente ed in via mediata derivanti dallo stesso fatto corruttivo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13702 del 6 aprile 2011
«In materia di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente del diritto di cronaca nel caso in cui il giornalista abbia affermato, contrariamente al vero, l'avvenuto esercizio dell'azione penale nei confronti di un soggetto soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6271 del 26 giugno 1997
«...quale la Corte di appello aveva confermato la responsabilità penale dell'imputato per il delitto di oltraggio non ammettendolo a provare che il sindaco, durante quella seduta, era effettivamente ubriaco, condizione in cui frequentemente versava).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6981 del 14 luglio 1997
«Ai fini della applicabilità dell'attenuante della provocazione, uno stato d'animo caratterizzato da odio e rancore non è sufficiente ad integrare lo stato d'ira che l'art. 62 n. 2 del codice penale prevede quale elemento costitutivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3067 del 26 marzo 1996
«Lo «stato d'ira» previsto, quale circostanza attenuante, dall'art. 62 n. 2 c.p., proprio perché — diversamente dall'«impeto d'ira» di cui parlava il codice penale previgente — può consistere anche in un'alterazione emotiva che si protrae nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6352 del 23 giugno 1993
«A differenza dell'esimente della provocazione, prevista dall'art. 599, secondo comma, c.p., per l'attenuante di cui all'art. 62, n. 2, c.p., non è richiesto che la reazione iraconda segua immediatamente il fatto ingiusto, come è anche dimostrato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9098 del 6 ottobre 1993
«... La tutela penale ha come oggetto non il patrimonio dello Stato, ma l'interesse pubblico, di rango costituzionale, all'osservanza dell'obbligo dei cittadini di concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1206 del 1 agosto 1992
«Pertanto, poiché i reati ambientali possono cagionare danni economicamente valutabili, salvo la prova nel caso concreto, e tali danni possono presentare una maggiore o minore gravità, appare ragionevole in sede penale che di questa circostanza si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8681 del 23 settembre 1993
«...di fonti concorre ad una indiscutibile identificazione), sia a «raccogliere quant'altro possa servire all'applicazione della legge penale» (artt. 219 c.p.p. del 1930 e 55 c.p.p.), cioè ad una compiuta ricostruzione dell'episodio criminoso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1051 del 30 gennaio 1991
«L'oggettività giuridica del favoreggiamento personale tutela le investigazioni dell'autorità e le ricerche della polizia giudiziaria anche fuori del processo penale, di tal che lo scopo dell'incriminazione della condotta tipica è quello di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 348 del 13 gennaio 1988
«...della giustizia al regolare svolgimento del processo penale nel momento delle indagini e delle ricerche trattandosi comunque di comportamento tendente a fuorviare, od ostacolare, l'attività volta all'accertamento e repressione dei reati.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45444 del 4 novembre 2014
«...da un grave e inevitabile nocumento alla libertà personale o all'onore opera anche nelle ipotesi in cui il soggetto agente abbia reso mendaci dichiarazioni per evitare un'accusa penale ovvero un procedimento disciplinare a proprio carico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14222 del 15 dicembre 1999
«L'oggettività giuridica del favoreggiamento personale va in linea generale ravvisata nella tutela dell'interesse dell'amministrazione della giustizia al regolare svolgimento del processo penale nella fase delle investigazioni o delle ricerche, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31657 del 24 agosto 2001
«...non assumono rilievo sotto il profilo penale non incombendo sul medico l'obbligo giuridico di impedire che si crei un intralcio alle attività di polizia, dal quale solamente potrebbe derivare la configurabilità del reato mediante omissione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13626 del 23 dicembre 1998
«Non è punibile per falsa o reticente testimonianza, ex art. 384, comma secondo, c.p., il sanitario chiamato a deporre su un fatto del quale può derivare la sua responsabilità per omissione di referto, non potendosi applicare in tale ipotesi l'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7952 del 18 luglio 1995
«Non è punibile, ai sensi dell'art. 384 c.p. il pubblico ufficiale che abbia omesso di denunciare (art. 361 c.p.) la realizzazione di opera edilizia in assenza di concessione, allorquando dalla denuncia derivi la sua esposizione a responsabilità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15208 del 8 aprile 2009
«...indicato non priva la condotta del carattere di illiceità penale, che deve essere valutato con riferimento alle condizioni esistenti all'atto dell'indebito allontanamento e della vanificazione del controllo della polizia giudiziaria).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31995 del 29 luglio 2003
«Il reato di evasione non è a dolo specifico, essendo sufficiente, per la sussistenza dell'elemento soggettivo, la consapevolezza e volontà del reo di usufruire di una libertà di movimento vietata dal precetto penale, voluta anche unicamente come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27124 del 12 luglio 2011
«Integra il delitto di evasione la condotta dell'imputato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari che, senza la preventiva autorizzazione dell'autorità giudiziaria, si allontana dal luogo di restrizione per presenziare ad una udienza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10270 del 13 marzo 2001
«La violazione delle prescrizioni previste per il regime della detenzione domiciliare a norma dell'art. 47 ter, ottavo comma, dell'ordinamento penitenziario integra automaticamente il reato di evasione di cui all'art. 385 c.p., in quanto alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16460 del 11 febbraio 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di procurata evasione, è sufficiente che il soggetto in cui favore la condotta venga compiuta sia "legalmente" arrestato in relazione alle circostanze obiettivamente sussistenti al momento dei fatti, anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 50097 del 12 dicembre 2013
«...di abitazione a soddisfazione del diritto di credito al mantenimento nei confronti del genitore, si era opposto alle successive azioni da questi intentate per sfrattarlo dall'immobile, fino ad ottenerne il sequestro preventivo in sede penale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41682 del 25 ottobre 2012
«Ai fini della sussistenza del reato previsto dal comma sesto dell'art. 388 c.p. l'invito dell'ufficiale giudiziario al debitore deve contenere espressamente l'avvertimento della sanzione penale per l'omessa o falsa dichiarazione nonché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37118 del 22 settembre 2004
«Ne consegue la rilevanza penale della condotta del genitore affidatario il quale, esternando al figlio un atteggiamento di rifiuto a proposito degli incontri con il genitore separato, non si attivi affinché il minore maturi un atteggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9414 del 5 settembre 2000
«L'inosservanza dell'obbligo di corrispondere l'assegno di mantenimento ai figli minori - statuito dal giudice nel corso del procedimento di separazione personale dei coniugi - non integra gli estremi di cui all'art. 388, comma 2, c.p., in quanto...»