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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18940 del 20 aprile 2017
«...dalla partecipazione del singolo chiamato alla consumazione dei delitti fine dell'associazione, atteso che, attraverso tale condotta, si manifesta il ruolo effettivo e dinamico del singolo nel gruppo criminale, e, quindi, la sua adesione ad esso.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11509 del 9 marzo 2017
«In tema di valutazione della chiamata in reità o correità in sede cautelare, le dichiarazioni accusatorie rese dal coindagato o coimputato nel medesimo reato o da persona indagata o imputata in un procedimento connesso o collegato, integrano i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27321 del 17 novembre 2017
«Il patto obbligatorio di non concorrenza, consistente in un vincolo di modo nell'utilizzo di un cespite immobiliare, astringe il soggetto che l'ha stipulato, ma non il suo avente causa; esso, per produrre effetti anche nei confronti del nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 23080 del 11 maggio 2017
«...in via generale, l'esistenza di un obbligo di quantificazione percentualistica dei diversi fattori causali dell'evento, a meno che egli non sia chiamato a pronunciare statuizioni civilistiche e ricorra il fatto colposo della parte civile.»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 14476 del 9 giugno 2017
«In tema di competenza per territorio, il terzo chiamato in causa ad istanza del convenuto il quale, ai sensi dell'art. 106 c.p.c., chieda di essere garantito, ma che non abbia proposto alcuna eccezione di incompetenza nei termini e nei modi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25822 del 31 ottobre 2017
«La chiamata in garanzia determina un litisconsorzio necessario processuale tra il terzo chiamato e le parti originarie, con conseguente inscindibilità delle cause ex art. 331 c.p.c., sicché l’attore che impugna la sentenza a sé sfavorevole è...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 21098 del 11 settembre 2017
«Nel caso di chiamata in garanzia, l’impugnazione del terzo chiamato avente per oggetto il rapporto principale giova anche al soggetto garantito, senza necessità di una sua impugnazione incidentale, dovendosi ravvisare un'ipotesi di litisconsorzio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 413 del 11 gennaio 2017
«...cui il convenuto appellato, pur senza riproporre espressamente la domanda di manleva nei confronti del terzo chiamato, si era costituito resistendo non solo verso l’appellante principale, ma anche nei confronti del terzo, appellante incidentale).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1427 del 30 maggio 1963
«I creditori intervenuti nel procedimento di espropriazione presso terzi e gli altri creditori intervenienti tardivamente (e come tali aventi diritto, a norma dell'art. 528 c.p.c., richiamato dall'art. 551 c.p.c. sull'intervento dei creditori nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4680 del 18 ottobre 1978
«Questo principio non osta a che la costituzione in giudizio del terzo, tardivamente chiamato, possa avere valore di intervento volontario, consentito fino a che la causa non venga rimessa al collegio (art. 268 c.p.c.), ma tale effetto postula che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7458 del 17 dicembre 1983
«Quando il convenuto contesti l'obbligazione verso l'attore, attribuendo la titolarità attiva del rapporto obbligatorio ad altro soggetto, non si dà luogo a litisconsorzio necessario nei confronti del preteso legittimato non chiamato in causa ma,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1104 del 14 febbraio 1984
«Nell'ipotesi di successione a titolo particolare, per atto tra vivi, nel rapporto controverso, qualora il successore, anziché essere chiamato, ai sensi del terzo comma dell'art. 111 c.p.c., nel processo già in corso, sia convenuto in un nuovo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4443 del 19 maggio 1997
«Nel caso in cui il convenuto chiami in causa un terzo esperendo nei suoi confronti un'azione di garanzia impropria (così qualificabile in quanto basata su un titolo contrattuale diverso rispetto a quello posto a base della domanda principale),...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12195 del 1 dicembre 1998
«Ne consegue altresì che il giudice, chiamato ad accertare la responsabilità del medico, deve stabilire (con valutazione da compiersi ex ante, cioè con riferimento al momento in cui il medico omise la corretta informazione) se la conoscenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1735 del 18 febbraio 1998
«In ipotesi di chiamata del terzo nel rito del lavoro, non è necessario che al terzo siano notificati tutti gli atti di parte, essendo sufficiente che, attraverso gli atti dei quali ha avuto legale conoscenza, il terzo sia messo in condizione di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10456 del 8 maggio 2000
«Nel rito del lavoro, l'inosservanza dell'art. 420, nono e undicesimo comma, c.p.c., che prescrive al cancelliere o alla parte più diligente di notificare al terzo chiamato in causa il ricorso introduttivo, la costituzione del convenuto e l'ordine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6757 del 17 maggio 2000
«Le spese sostenute dal terzo chiamato in giudizio a titolo di garanzia impropria sono legittimamente poste a carico della parte che, rimasta soccombente, abbia provocato e giustificato la chiamata in garanzia.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6521 del 24 aprile 2003
«Ove la procura alle liti rilasciata ad un avvocato provenga non dal convenuto, rimasto contumace in giudizio, ma da un soggetto non legittimato al processo, la chiamata in causa del terzo ad opera del difensore crea un rapporto processuale tra il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8239 del 24 maggio 2003
«...esatti concernenti tali somme o cose, a cagione della sua estraneità ai rapporti tra debitore e terzo, e prevedendo il sistema tale genericità venga eliminata mediante la dichiarazione che il terzo è chiamato a rendere a norma dell'art. 547 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 123 del 9 gennaio 2004
«...a detta Corte, mentre, invece, danno risarcibile è, ai sensi dell'art. 1223 c.c. (indirettamente richiamato dall'art. 2, terzo comma, legge n. 89 del 2001, cit.), soltanto quello che sia conseguenza «immediata e diretta» del fatto causativo.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19145 del 23 settembre 2004
«Nel caso in cui il convenuto in primo grado abbia chiamato in causa un terzo per esercitare nei suoi confronti azione di regresso alla quale sia rimasto estraneo l'attore — ipotesi in cui la domanda del garantito nei confronti del garante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1635 del 25 gennaio 2007
«In tema di impugnazioni, con riferimento all'azione di garanzia impropria, è ammissibile l'impugnazione incidentale tardiva — ancorché il relativo termine, breve od annuale, sia scaduto, nei modi e termini, secondo il grado, di cui agli articoli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18709 del 6 settembre 2007
«Nell'ambito di controversia relativa a rapporto di lavoro pubblico privatizzato, la pregiudiziale amministrativa (da ritenersi configurabile anche in presenza del nuovo testo dell'art. 295 c.p.c. che pure non ne reca più l'esplicita menzione) può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5300 del 28 febbraio 2008
«Nell'assicurazione per la responsabilità civile, la costituzione e difesa dell'assicurato, giustificata dall'instaurazione del giudizio da parte di chi assume di aver subito un danno, è svolta anche nell'interesse dell'assicuratore, ritualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20965 del 30 settembre 2009
«Il litisconsorzio di diritto processuale - quale quello che si configura quando il convenuto abbia chiamato nel processo un terzo, non ai fini di un'eventuale rivalsa in ipotesi di soccombenza, ma per essere a lui unicamente imputabile il fatto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5342 del 5 marzo 2009
«...in quanto può comportare la suddetta liberazione, con la conseguenza che egli deve essere necessariamente chiamato in causa dall'opponente e, in mancanza, il giudice è tenuto ad ordinare l'integrazione del contraddittorio nei suoi confronti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8363 del 8 aprile 2010
«In tema di spese processuali, la palese infondatezza della domanda di garanzia proposta dal convenuto nei confronti del terso chiamato comporta l'applicabilità del principio della soccombenza nel rapporto processuale instaurato tra convenuto e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7431 del 14 maggio 2012
«Attesa la lata accezione con cui il termine "soccombenza" è assunto nell'art. 91 c.p.c., il rimborso delle spese processuali sostenute dal terzo chiamato in garanzia dal convenuto deve essere posto a carico dell'attore, ove la chiamata in causa si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24132 del 24 ottobre 2013
«...nelle fasi di impugnazione, allorché il chiamato (rimasto contumace) non abbia contestato la fondatezza della domanda proposta nei confronti del proprio chiamante e l'attore (appellante) non abbia proposto domande nei confronti del chiamato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25781 del 15 novembre 2013
«In caso di rinuncia agli atti del giudizio, il rimborso delle spese processuali sostenute dal terzo chiamato in garanzia dal convenuto deve essere posto a carico dell'attore rinunciante, ove la chiamata in causa si sia resa necessaria in relazione...»