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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3984 del 22 aprile 1999
«Né può ovviarsi a tale preclusione dopo che nel giudizio di primo grado si sia proposta domanda di rescissione, trasformandola, in appello, in domanda di annullamento della transazione per temerarietà della pretesa ex art. 1971 c.c., in quanto, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1314 del 7 febbraio 2000
«La presenza sul retro della cambiale della firma di girata, attesa l'astrattezza del negozio cambiario, determina l'esecutività del titolo, che produce gli effetti cartolari che lo caratterizzano, indipendentemente dalla sussistenza di circostanze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2220 del 28 febbraio 2000
«Rispetto a tale accertamento di fatto, l'onere di provare la sussistenza di un'attività pericolosa incombe su chi invoca l'applicazione dell'art. 2050 c.c. (Nella specie, la S.C., alla stregua del principio enunciato, ha confermato, in parte qua,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6677 del 23 marzo 2011
«Tuttavia, nell'ipotesi in cui nel corso dell'istruttoria del primo grado emergano altre condizioni, intrinseche o estrinseche alla cosa in custodia, che si pongano come mere specificazioni della domanda, esse potranno essere esaminate dal giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8997 del 27 agosto 1999
«...l'obbligo di preservare l'incolumità dei passanti. Peraltro, ove, come nella specie, la relativa domanda ex art. 2043 c.c., proposta nel giudizio di primo grado, non sia stata riproposta in appello, non è ammissibile nel giudizio per cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8020 del 2 aprile 2009
«L'azione generale di arricchimento, presupponendo che la locupletazione di un soggetto a danno dell'altro sia avvenuta senza giusta causa, ha carattere sussidiario e, pertanto, è inammissibile nel caso in cui sia stata proposta domanda ordinaria,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14852 del 27 giugno 2007
«Ne consegue che, ai fini del riconoscimento del danno alla vita di relazione e della sua risarcibilità,è necessario che il richiedente abbia quanto meno allegato l'esistenza di tale autonoma categoria di danno nell'atto introduttivo del giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12958 del 3 dicembre 1991
«...psico-fisica, trascurato dal giudice di primo grado, senza che ciò importi duplicazione nella liquidazione di un elemento del danno ma solo una diversa e più completa valutazione in riferimento al diverso ambito del danno alla salute.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 484 del 15 gennaio 2003
«In virtù del principio di regolarità causale, tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un determinato evento dannoso non si sarebbe verificato debbono ritenersi causa del medesimo, salvo che non si accerti, ai sensi dell'art. 41, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24745 del 28 novembre 2007
«Deve, pertanto, censurarsi il rigetto della domanda di risarcimento del danno biologico di natura psichica dovuto a perdita parentale già riconosciuto dal giudice di primo grado ed escluso dal giudice d'appello rifiutando di dare corso alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7441 del 31 marzo 2011
«Nel giudizio di appello l'indispensabilità delle nuove prove deve apprezzarsi necessariamente in relazione alla decisione di primo grado e al modo in cui essa si è formata, sicchè solo ciò che la decisione afferma a commento delle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25157 del 14 ottobre 2008
«La parte che si sia vista rigettare dal giudice di primo grado le proprie richieste istruttorie ha l'onere di reiterarle al momento della precisazione delle conclusioni, poiché, diversamente, le stesse dovranno ritenersi abbandonate e non potranno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3181 del 14 febbraio 2006
«L'acquisizione del fascicolo d'ufficio di primo grado ha una funzione meramente sussidiaria sicché la sua mancata acquisizione non vizia nè il procedimento di secondo grado, nè la relativa sentenza. Tuttavia, detta mancanza può costituire motivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29191 del 12 dicembre 2008
«...biologico globale, considerato ai valori attuali al tempo della decisione (di primo grado odi appello, se sia in discussione la determinazione del danno in tale grado) in relazione alla estinzione del danno futuro a seguito dell'intervenuta morte.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15760 del 12 luglio 2006
«...(Nella specie, la Corte d'appello in relazione a un sinistro avvenuto in Taormina aveva riformato la sentenza di primo grado, la quale aveva fatto applicazione delle tabelle del tribunale di Milano, «perché prive di generalità e di certezza».»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2134 del 25 febbraio 2000
«È configurabile un danno biologico risarcibile per gli stretti congiunti della persona deceduta per effetto di illecita condotta altrui, allorché, le sofferenze causate a costoro da detta perdita abbiano determinato una lesione della integrità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12092 del 1 luglio 2004
«...rito che abbia negato il diritto alla pronuncia di merito, poiché dall'accoglimento dell'impugnazione discenderebbe l'integrale devoluzione al giudice dell'appello del compito di decidere su tutte le questioni dedotte nel giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19558 del 13 settembre 2006
«...servizio il dipendente delegato a rappresentare l'amministrazione - sia pure limitatamente al giudizio di primo grado - nelle controversie relative ai rapporti di lavoro privatizzati e come tali devoluti alla giurisdizione del giudice ordinario.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2245 del 1 febbraio 2006
«Ove, però, la retribuzione sia prevista da un contratto collettivo, il giudice è tenuto ad usare tale discrezionalità con la massima prudenza, e comunque con adeguata motivazione, giacché difficilmente è in grado di apprezzare le esigenze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9764 del 25 luglio 2000
«Nel rito del lavoro — nel quale il divieto di proporre domande nuove nel corso del giudizio di primo grado è particolarmente rigoroso — non è, tuttavia, precluso alla parte che abbia già proposto, con un primo ricorso, determinate domande di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21021 del 28 settembre 2006
«In particolare, poi, il principio che, quando tra le mansioni tipiche della qualifica di appartenenza del lavoratore siano compresi compiti di sostituzione del dipendente di grado più elevato, la sostituzione di questo superiore dipendente non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7950 del 7 aprile 2011
«...morboso (secondo la quale nel periodo suindicato vanno computati anche i giorni non lavorativi e le assenze intermedie tra una malattia e quella seguente), che non erano stati allegati, o non erano stati compiutamente allegati, in primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16263 del 19 agosto 2004
«Tuttavia, in sede di verifica (ad opera del collegio arbitrale previsto dalla contrattazione collettiva o dell'autorità giudiziaria) della sussistenza di un'idonea giustificazione a base dei licenziamento con preavviso di un dirigente industriale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15383 del 9 agosto 2004
«...dei fatti denunciati poi all'autorità giudiziaria, non essendo necessario attendere la conclusione del procedimento penale di primo grado, soprattutto quando il datore di lavoro, come nella specie, si sia astenuto dall'adottare misure cautelari.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 4 febbraio 2000
«Il diritto del coniuge divorziato ha natura, quindi, identica a quella del diritto riconosciuto al coniuge superstite, sì che l'un diritto non deriva dall'altro ma entrambi concorrono fra loro in pari grado ed allo stesso titolo (e cioè, iure...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5945 del 10 maggio 2000
«Ne segue, pertanto, che qualora il giudice di primo grado abbia ritenuto di poter decidere la causa sulla base della decisione di una questione preliminare o pregiudiziale, la parte soccombente, che intenda proporre impugnazione, deve specificare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18653 del 16 settembre 2004
«Ai fini di una corretta interpretazione della domanda, il giudice di primo grado è tenuto ad interpretare le conclusioni contenute nell'atto di citazione, alle quali si è riportato l'attore in sede di precisazione delle conclusioni, tenendo conto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1781 del 9 maggio 1977
«Pertanto, ove detta domanda sia stata proposta tanto nei confronti della società, quanto nei confronti degli altri soci, l'estromissione dal giudizio della società, disposta dal giudice di primo grado, non incide sull'integrità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12114 del 23 maggio 2006
«L'intervento in appello è ammissibile soltanto quando l'interventore sia legittimato a proporre opposizione di terzo ai sensi dell'articolo 404 c.p.c., ossia nel caso in cui egli rivendichi, nei confronti di entrambe le parti, la titolarità di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20558 del 29 luglio 2008
«...che erroneamente la corte di merito avesse dichiarato inammissibile l'appello in quanto proposto da una società in accomandita semplice recante, rispetto al primo grado, diversa sede sociale e differente nome dell'unico socio accomandatario).»