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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3980 del 18 giugno 1981
«...la legge nulla dispone; con la conseguenza che, operando in tale ipotesi il principio della libertà di forme, è valido il preliminare di mutuo stipulato oralmente, ancorché le parti abbiano previsto per il contratto definitivo l'atto pubblico.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3579 del 22 febbraio 2005
«Ne consegue che, ove il Comune, ritenendo, nell'esercizio della propria discrezionalità, venuto meno, per effetto di varianti imposte da nuove norme regionali, il pubblico interesse alla esecuzione del P.E.E.P., non proceda alla stipulazione delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11247 del 30 luglio 2002
«Nei contratti di diritto privato stipulati da un ente pubblico, la volontà negoziale deve essere tratta unicamente dalle pattuizioni intercorse tra le parti contraenti e risultanti dal contratto tra esse stipulato, interpretato secondo i canoni di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1109 del 21 marzo 1977
«...di prova ammesso dalla legge, comprese le presunzioni semplici, costituendo la trascrizione dell'atto nel pubblico registro soltanto un mezzo di pubblicità inteso a dirimere gli eventuali conflitti fra più aventi causa dal medesimo venditore.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10851 del 17 dicembre 1994
«Il trasferimento della proprietà di un veicolo (come di ogni altra cosa determinata) si verifica per effetto del consenso delle parti legittimamente manifestato (art. 1376 c.c.), onde esso va accertato con riferimento a tale presupposto. All'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9062 del 4 novembre 1994
«Nel giudizio di cassazione, la facoltà di cui all'ultimo comma dell'art. 379 c.p.c. di presentare nella stessa udienza di discussione brevi osservazioni per iscritto sulle conclusioni del pubblico ministero deve intendersi attribuita ai soli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12013 del 3 dicembre 1993
«...per contrarietà all'ordine pubblico economico, purché per effetto della clausola il risarcimento preconcordato del danno non si riveli a tal punto irrisorio da escludere o limitare la responsabilità del debitore in caso di dolo o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11256 del 18 luglio 2003
«In tema di nullità del contratto prevista dall'art. 1418 c.c. la natura imperativa della norma violata deve essere individuata in base all'interesse pubblico tutelato. (La Corte, nel formulare il principio sopra richiamato, ha confermato la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1901 del 13 maggio 1977
«...tà. In tali casi, compito del giudice, ai fini della declaratoria di nullità, è solo quello di stabilire se la norma o le norme contraddette dall'autonomia privata abbiano carattere imperativo, siano, cioè, dettate a tutela dell'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2697 del 21 agosto 1972
«...irregolarità dell'atto e tale controllo si risolve nella indagine sullo scopo della legge ed in particolare sulla natura della tutela apprestata, se cioè di interesse pubblico o privato, senza che soccorra il criterio estrinseco della forma.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 645 del 23 gennaio 1999
«La disposizione dell'art. 1419, secondo comma, c.c., a norma della quale la nullità di singole clausole contrattuali non importa la nullità del contratto, quando le clausole nulle sono sostituite di diritto da norme imperative, impedisce che al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6003 del 17 marzo 2006
«...del fatto che il negozio era stato concluso in difetto del potere dell'ente pubblico, quando era ormai spirato il termine di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità e l'oggetto dell'atto era comunque già stato acquisito al demanio).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5900 del 1 luglio 1997
«Un suolo originariamente non edificabile, ma successivamente ricompreso in zona di espansione edilizia da uno strumento urbanistico (piano regolatore, programma di fabbricazione, piano paesistico, ecc.) non ancora in vigore, ma già legittimamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7529 del 8 luglio 1991
«Con riguardo a contratto concluso jure privatorum dalla P.A., a differenza dei vizi concernenti l'attività negoziale dell'ente pubblico, i quali, sia che si riferiscano al processo di formazione delle volontà dell'ente, sia che si riferiscano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1682 del 7 aprile 1989
«...esclusivamente dall'ente pubblico in via di azione, ai sensi dell'art. 1441, primo comma, c.c., ovvero di eccezione, ai sensi dell'art. 1442, quarto comma, c.c. (proponibile per la prima volta in appello ex art. 345, secondo comma, c.p.c.).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2996 del 24 maggio 1979
«In tema di vizi concernenti l'attività negoziale degli enti pubblici - sia che si riferiscano al processo di formazione della volontà dell'ente, sia che si riferiscano alla fase preparatoria ad essa precedente - il negozio comunque stipulato è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9061 del 29 agosto 1995
«Il contratto di natura privatistica stipulato dal legale rappresentante dell'ente pubblico in difetto dell'atto deliberativo dell'organo competente (ratifica) è assimilabile al negozio concluso dal falsus procurator ed è soggetto alla relativa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6450 del 1 aprile 2004
«L'esecutività della sentenza del tribunale amministrativo regionale di annullamento del provvedimento presupposto del contratto ad evidenza pubblica già stipulato (nella specie, di nomina a direttore generale di ASL) determina immediatamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2347 del 1 marzo 1995
«Tale volontà non può desumersi solo dall'uso dell'espressione «entro e non oltre» quando non risulti dall'oggetto del negozio o da specifiche indicazioni delle parti che queste hanno inteso considerare perduta l'utilità prefissasi nel caso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10631 del 9 maggio 2007
«La domanda di risoluzione del contratto preliminare di vendita di un suolo ad un Comune, per inadempimento consistito nell'abusiva occupazione del suolo e costruzione di un'opera, e di risarcimento del danno, comprensivo dell'occupazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1003 del 10 aprile 1970
«La semplice clausola, con la quale in un contratto stipulato per scrittura privata l'acquirente di un immobile si riserva la facoltà di richiedere che l'atto pubblico di trasferimento venga concluso successivamente in un tempo determinato con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6952 del 26 maggio 2000
«...in presenza di una clausola che aveva previsto che la nomina dovesse avvenire in occasione della stipula dell'atto pubblico, per la quale era fissato un termine dilatorio, stabilendosi che non potesse aver luogo prima di una data determinata).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3547 del 23 febbraio 2004
«Atteso che la cessione del contratto costituisce un negozio trilatero che richiede il consenso di tutte le parti interessate, e quindi anche del contraente ceduto (per il quale è essenziale conoscere il momento di efficacia della sostituzione ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12428 del 16 dicembre 1993
«La scrittura privata con firma autenticata non ha la piena efficacia probatoria dell'atto pubblico (art. 2700 c.c.) ma, se riconosciuta ed autenticata, fa piena prova solo della provenienza delle dichiarazioni da chi le ha sottoscritte e non della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1746 del 15 giugno 1973
«Ai fini dell'indagine sulla simulazione, le risultanze dell'atto pubblico non sono decisive, perché la sua efficacia probatoria riguarda la provenienza delle dichiarazioni e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7500 del 30 luglio 1998
«È ammissibile la prova per testi, dedotta dal terzo, per dimostrare la simulazione di un contratto stipulato per atto pubblico, perché l'efficacia probatoria privilegiata di esso è limitata ai fatti che il pubblico ufficiale attesta avvenuti in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8638 del 21 ottobre 1994
«...può provare, né per testimoni, né attraverso la produzione di una scrittura privata non trascritta, l'acquisto di un immobile, risultante, invece, in forza di atto pubblico trascritto, di proprietà del coniuge separato dell'interponente medesimo).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15346 del 25 giugno 2010
«...che potesse assumere valore dirimente, al fine di escludere la dissimulazione della donazione, l'attestazione, contenuta nell'atto pubblico di compravendita immobiliare, del pagamento del prezzo tramite assegno, consegnato "salvo buon fine").»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2762 del 29 dicembre 1970
«Peraltro, le restrizioni all'ammissione della prova per testimoni della simulazione (e quindi anche dell'ammissione delle presunzioni) tra le parti contraenti non operano qualora si delinei un interesse pubblico prevalente su quello che può avere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3035 del 29 ottobre 1971
«...bensì come pericolo di non conseguirla a termini dei patti convenuti, sicché è sufficiente a giustificare la sospensione anche l'evidente pericolo (configurabile pure nei confronti di un Ente pubblico) di non conseguirla alla scadenza stabilita.»