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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20726 del 21 maggio 2014
«Non sussiste il legittimo impedimento a comparire all'udienza preliminare dell'imputato sottoposto alla misura dell'obbligo di dimora in comune diverso da quello in cui ha sede il Tribunale procedente, quando lo stesso non abbia chiesto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5980 del 30 maggio 1991
«L'effetto devolutivo dell'appello non impedisce il riesame e la decisione delle questioni necessariamente connesse ai motivi espressamente formulati, ma tale principio non può trovare applicazione nei rapporti tra il motivo esplicito riflettente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8039 del 10 luglio 1995
«In materia di giudizio di appello, l'art. 597 comma quinto c.p.p. non impone al giudice il dovere di concedere d'ufficio un'attenuante comune ove ne sussistano le condizioni, ma concede solo un potere di operare in tal senso, né impone al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1502 del 22 ottobre 1992
«In sede di esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali, il giudice non può procedere d'ufficio, ma soltanto su richiesta e non ha poteri per conoscere dell'esecuzione stessa autonomamente. Pur non essendo a lui inibita la facoltà di sollecitare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 465 del 9 gennaio 2004
«La Corte di cassazione non può fornire una diversa lettura degli elementi di fatto, posti a fondamento della decisione di merito. La valutazione di questi elementi è riservata in via esclusiva al giudice di merito e non rappresenta vizio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4115 del 10 gennaio 1996
«Il vizio logico della motivazione, nelle sue varie concrete espressioni - contraddittorietà, illogicità, omessa considerazione di circostanze decisive e, pur anche, travisamento di fatto - deve essere riscontrato tra le varie proposizioni inserite...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8057 del 7 luglio 1998
«Affinché le dichiarazioni parzialmente divergenti rese da due collaboratori ai sensi dlel'art. 192, comma 3, c.p.p. possano ritenersi non in contraddizione e fonte di responsabilità per l'imputato, occorre che il nucleo centrale del racconto non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27862 del 7 luglio 2009
«La massima di esperienza si differenzia dalla mera congettura perché è formulata sulla scorta dell'"id quod plerumque accidit" come risultato di una verifica empirica dell'elemento preso in considerazione. (Nella specie la Corte ha ritenuto che le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 736 del 6 aprile 1995
«La regola enunciata dall'art. 192, comma secondo, c.p.p., in base al quale «l'esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi» — ancorata, sul piano razionale, all'equivocità ontologicamente propria degli indizi, che, secondo la logica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 649 del 17 gennaio 2003
«Al fine della esperibilità dell'azione revocatoria prevista dall'art. 67, primo comma, n. 2 della legge fallimentare, mezzi normali di pagamento, diversi dal denaro, sono soltanto quelli comunemente accettati nella pratica commerciale in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5057 del 5 marzo 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, la cessione di un credito costituisce un mezzo anormale di pagamento, in quanto, sostituendo (o aggiungendo) un debitore ad un altro, lascia il credito almeno temporaneamente insoddisfatto, traducendosi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8874 del 14 aprile 2006
«L'azione revocatoria fallimentare dei pagamenti attribuisce al curatore un diritto potestativo alla restituzione delle somme pagate in violazione della regola del concorso, che non muta la sua natura per il fatto di realizzarsi attraverso una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10725 del 8 luglio 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'obbligazione dell'assicuratore ha ad oggetto, di regola, la corresponsione dell'indennità al danneggiato (che ha facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5415 del 12 maggio 1993
«Nel caso in cui il contratto di assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione del veicolo assicurato, sia reso valido, ad istanza dell'assicurato alienante, per altro veicolo di quest'ultimo, ai sensi dell'art. 8 della L....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1986 del 2 febbraio 2016
«Nel caso di acquisto di un immobile da parte di un soggetto, con denaro fornito da un terzo per spirito di liberalità, si configura una donazione indiretta, che si differenzia dalla simulazione giacché l'attribuzione gratuita viene attuata, quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22013 del 31 ottobre 2016
«L'ingiuria grave richiesta, ex art. 801 c.c., quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, pur mutuando dal diritto penale la sua natura di offesa all'onore ed al decoro della persona, si caratterizza per la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27456 del 29 dicembre 2016
«In tema di beni demaniali o patrimoniali di un ente pubblico, il principio di alternatività della tutela ex art. 823, comma 2, c.c. non preclude all’ente che abbia agito in autotutela amministrativa con attività provvedimentale (nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4851 del 11 marzo 2016
«...o da costruire, sui diversi lotti fronteggianti, con conseguente illegittimità della condotta del Comune che, occupandole, ne le aveva sottratto ai proprietari realizzandovi opere stabili che ne avevano mutato irreversibilmente la conformazione).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5551 del 21 marzo 2016
«A norma dell'art. 840 c.c., la proprietà del sottosuolo spetta al proprietario del suolo, salvo che in senso contrario disponga lo stesso titolo di acquisto di quest'ultimo oppure che detta proprietà risulti spettare ad altri in base ad un titolo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14432 del 15 luglio 2016
«La transazione può avere funzione traslativa soltanto con riguardo a rapporti diversi da quello che ha formato oggetto della pretesa e della contestazione delle parti, dovendosi ritenere inconcepibile il trasferimento tra le parti in lite,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25775 del 14 dicembre 2016
«In presenza di un edificio strutturalmente unico, su cui insistono due distinti ed autonomi condominii, è illegittima l’apertura di un varco nel muro divisorio tra questi ultimi, volta a collegare locali di proprietà esclusiva del medesimo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17512 del 2 settembre 2016
«Il compossessore che intenda usucapire l'intero bene deve manifestare il dominio esclusivo sull'intera "res" comune attraverso un'attività incompatibile con il possesso altrui, che non sussiste ove provveda al regolare invio dei rendiconti della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10864 del 25 maggio 2016
«Esula dall'ambito di operatività dell'art. 1110 c.c., che attiene alle sole spese necessarie per la conservazione della cosa comune, la domanda di rimborso delle spese derivanti dalla prestazione di un servizio condominiale di fornitura di acqua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6154 del 30 marzo 2016
«Lo spazio sottostante il suolo di un edificio condominiale, in mancanza di un titolo che ne attribuisca la proprietà esclusiva ad uno dei condomini, va considerato di proprietà comune, per il combinato disposto degli artt. 840 e 1117 c.c., sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6143 del 30 marzo 2016
«In tema di condominio, per accertare la natura condominiale o pertinenziale del sottotetto di un edificio, in mancanza del titolo, deve farsi riferimento alle sue caratteristiche strutturali e funzionali, sicché, quando il sottotetto sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13450 del 30 giugno 2016
«In tema di condominio negli edifici, il corridoio di accesso alle singole unità immobiliari si presume comune ex art. 1117, n. 1, c.c., sicché è onere del condomino che ne vanti la proprietà esclusiva indicare il titolo relativo nell'atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11034 del 27 maggio 2016
«In tema di condominio, costituisce innovazione vietata ai sensi dell'art. 1120, comma 2, c.c., l'assegnazione, in via esclusiva e per un tempo indefinito, di posti auto all'interno di un'area condominiale, in quanto determina una limitazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9449 del 10 maggio 2016
«In tema di condominio negli edifici, qualora l'uso del lastrico solare (o della terrazza a livello) non sia comune a tutti i condomini, dei danni da infiltrazioni nell'appartamento sottostante rispondono sia il proprietario, o l'usuario esclusivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18759 del 23 settembre 2016
«Il condomino che, in mancanza di autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea, abbia anticipato le spese di conservazione della cosa comune, ha diritto al rimborso purché ne dimostri, ex art. 1134 c.c., l'urgenza, ossia che le opere, per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10750 del 25 maggio 2016
«La disciplina della compensazione ex art. 1241 c.c. è applicabile nelle ipotesi in cui le reciproche ragioni di credito, pur avendo il loro comune presupposto nel medesimo rapporto, siano fondate su titoli aventi diversa natura, l'una contrattuale...»