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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1854 del 1 marzo 1984
«Nella configurazione del reato di furto, ciò che contraddistingue il possesso è la disponibilità fisica della cosa e l'autonomia del potere di disporne, indipendentemente dal diritto dominicale sulla cosa stessa. (Nella specie, si è ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2853 del 27 marzo 1984
«In tema di furto, l'aggravante di abuso di relazioni domestiche prevista dall'art. 61 n. 11 c.p. è, di regola, incompatibile con l'aggravante di introduzione in luogo destinato ad abitazione prevista dall'art. 625 n. 1 c.p., giacché le relazioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 9 maggio 1984
«Il sequestro di persona è reato permanente a consumazione anticipata, e quindi si deve ritenere commesso non già quando è cessata la permanenza, ma quando siano stati realizzati gli elementi costitutivi del reato stesso, cioè nel momento in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4652 del 18 maggio 1984
«In tema di simulazione di reato la ritrattazione da parte del denunziante esclude la configurabilità dell'addebito nel solo caso in cui sia spontanea e contestuale alla presentazione della denunzia.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4956 del 28 maggio 1984
«Agli effetti dell'obiettività giuridica dell'art. 371 c.p., si ha modifica della formula del giuramento solo quando questa sia alterata nella sua sostanza da parte del giurante.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10056 del 29 ottobre 1985
«La ritrattazione della denuncia, non contestuale alla presentazione di quest'ultima, vale ad escludere la configurabilità del delitto di simulazione, purché sia posta in essere dal denunziante spontaneamente e prima che siano state iniziate le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11970 del 13 dicembre 1985
«La diminuente di cui all'art. 630, quinto comma, c.p. in tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, per essere applicata, richiede che si verifichino da parte dell'eventuale beneficiario quei comportamenti di dissociazione che consentono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1633 del 16 febbraio 1985
«Ai fini della configurabilità del concorso nel delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, è irrilevante che il concorrente non abbia partecipato alla ripartizione del riscatto, potendo agire non per un interesse economico proprio, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2297 del 11 marzo 1985
«L'isolamento diurno del condannato, previsto dall'art. 72 c.p., è sanzione penale che opera unicamente per i delitti commessi in concorso con quello punito con pena dell'ergastolo, variando nei limiti — minimo e massimo — del periodo di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7455 del 26 luglio 1985
«I delitti di sequestro di persona e di violenza privata o a pubblico ufficiale, pur avendo in comune l'elemento materiale della costrizione, si differenziano tra loro per la diversa incidenza della violenza o minaccia sulla libertà del soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9549 del 22 ottobre 1985
«L'ipotesi del sequestro di persona a scopo di estorsione, cui segua, cagionata volontariamente dal colpevole, la morte del sequestrato, ha natura di reato complesso e l'evento di omicidio volontario del sequestrato costituisce aggravante oggettiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di violazione di sigilli commesso da colui che abbia in custodia la cosa, di cui al secondo comma dell'art. 349 c.p., al di fuori di particolari ipotesi in cui l'incarico di custode delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10118 del 29 settembre 1986
«L'aggravante speciale del delitto di furto, prevista dall'art. 625 n. 5 c.p. — nell'ipotesi di fatto commesso da tre o più persone — non richiede necessariamente né che si tratti di persone riunite né che i correi siano stati esecutori materiali,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10230 del 2 ottobre 1986
«Il possesso della refurtiva può costituire prova della sottrazione della cosa da parte del possessore quando, oltre al nesso di contiguità cronologica tra sottrazione e possesso altri elementi conducono ad escludere, sul piano logico, che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10238 del 2 ottobre 1986
«La norma, di cui all'art. 659 c.p., ha inteso punire l'abuso di strumenti sonori allorché essi vengano adoperati per petulanza, capriccio ed altro biasimevole motivo, purché ci sia la semplice volontarietà del fatto, a nulla rilevando l'esistenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1030 del 25 gennaio 1986
«Il delitto di sequestro di persona, che è un delitto contro la libertà personale, sussiste allorché si ha la privazione della libertà di agire, intesa come libertà di locomozione, di movimento nello spazio, di libertà di scelta del luogo ove restare.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11029 del 15 ottobre 1986
«Ai fini della sussistenza del delitto di falso giuramento, di cui all'art. 371 c.p., il giudice penale deve limitarsi ad accertare se la parte aveva giurato il falso su uno o più punti della formula deferitagli, prescindendo da qualsiasi indagine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12855 del 17 novembre 1986
«Si configura il delitto di rapina anche quando la derelizione della cosa da parte della vittima avvenga ad opera della stessa purché essa vittima si trovi nella piena soggezione del suo oppressore. Infatti, in tal caso, si è in presenza di un atto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13324 del 29 novembre 1986
«Il momento consumativo del furto coincide con l'impossessamento della cosa da parte dell'agente e con lo spossessamento del derubato, a nulla rilevando il criterio spaziale, con riferimento al luogo al quale si estende la sfera di dominio del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14458 del 23 dicembre 1986
«In tema di rapina aggravata dal numero delle persone, la suddetta aggravante è configurabile anche se la violenza o la minaccia, commessa materialmente da uno solo dei concorrenti, è, comunque, esercitata in maniera indiretta anche dagli altri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5454 del 12 giugno 1986
«La cosa rubata e poi abbandonata dal ladro non costituisce res derelicta, la cui appropriazione sia consentita a chiunque, poiché non vi è abbandono senza la volontà dell'avente diritto e tale non può certamente ritenersi quella del ladro e poiché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5956 del 20 giugno 1986
«Il reato di cui all'art. 659, secondo comma, c.p. (esercizio di professioni o mestieri rumorosi) deve essere considerato permanente, poiché l'azione o l'omissione può essere ininterrottamente continuativa, con possibilità del soggetto di farla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9594 del 23 settembre 1986
«Nell'ipotesi di sottrazione di una cosa già appartenuta a persona uccisa si configura il delitto di rapina e non quello di furto, qualora l'idea della sottrazione sorge e si formi prima della attuazione della violenza omicida, sempre che sussista...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9726 del 23 settembre 1986
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 659 c.p. la potenzialità lesiva dei rumori non deve incidere su di un numero rilevante di persone, ma è sufficiente che arrechi disturbo alla generalità di coloro che sono o si trovano a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10082 del 28 settembre 1987
«La circostanza aggravante del numero delle persone nel reato di estorsione è configurabile anche nell'ipotesi in cui la violenza o minaccia sia esercitata in forma mediata, a mezzo di lettera, telefono o nuncius, quando il soggetto passivo abbia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10172 del 28 settembre 1987
«Ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, di cui all'art. 62 n. 4 c.p., è giuridicamente irrilevante la circostanza che parte della refurtiva sia stata restituita al derubato, giacché...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11455 del 10 novembre 1987
«Ai fini della sussistenza del delitto di calunnia, l'omessa indicazione di elementi ulteriori, idonei a suffragare la falsa accusa mossa agli incolpati nominativamente indicati, non rende la falsa incolpazione né assurda né inverosimile e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11669 del 17 novembre 1987
«Nel reato permanente la consumazione si protrae per un tratto di tempo per volontà cosciente dell'agente con la conseguenza che, nel caso di successione di leggi più severe, qualora la permanenza si protragga sotto il vigore della nuova legge, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13070 del 22 dicembre 1987
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, il requisito della forza di intimidazione, dalla quale deriva la condizione di assoggettamento e di omertà degli stessi associati e dei terzi, non costituisce una modalità della condotta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 269 del 16 gennaio 1987
«In tema di occupazione abusiva di suolo demaniale, le eventuali regolarizzazioni amministrative non escludono da parte degli agenti i reati di cui agli artt. 633 c.p. o 1161 c.n.»