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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14307 del 15 novembre 2001
«Ai fini della determinazione del valore della causa nel caso in cui la domanda giudiziale abbia ad oggetto il mero accertamento della sussistenza del privilegio, occorre far riferimento all'ammontare del credito cui il privilegio accede, atteso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26592 del 17 dicembre 2009
«Le spese processuali cumulabili alla domanda, ai fini della determinazione del valore di essa, sono soltanto quelle occorse per procedimenti autonomi dal processo introdotto con la domanda stessa, non anche quelle (per dattilografia, copie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10249 del 27 giugno 2003
«In tema di determinazione del valore della controversia l'art. 10, secondo comma, c.p.c., secondo cui gli interessi scaduti, le spese e i danni anteriori alla proposizione della domanda si sommano al capitale, intende riferirsi, con elencazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10379 del 20 ottobre 1998
«Qualora la domanda di pagamento degli interessi legali sulla somma capitale sia stata formulata dall'attore con riferimento ai soli interessi successivi alla notificazione dell'atto di citazione, non essendo questi ultimi computabili, a norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5815 del 24 giugno 1996
«La disposizione dell'art. 14, secondo comma, c.p.c. — la quale, in ipotesi di contestazione proposta dal convenuto circa il valore della domanda, come dichiarato o presunto ai sensi del primo comma dello stesso art. 14, consente al giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3785 del 11 giugno 1981
«La determinazione della competenza per valore ex art. 14 c.p.c. va effettuata unicamente alla stregua degli elementi esistenti negli atti al momento in cui il convenuto ha proposto l'eccezione di incompetenza, ossia solo con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9755 del 1 ottobre 1998
«Qualora la parte cui sia stato notificato il precetto contesti il diritto della controparte a richiedere in tutto o in parte la somma precettata, vertendosi in ipotesi di opposizione all'esecuzione, il valore della causa si determina con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5006 del 8 marzo 2005
«Ai fini della competenza territoriale, qualora sia convenuta una persona fisica, e si faccia riferimento al luogo del domicilio, che è criterio di collegamento rilevante sia ai fini dell'art. 18 c.p.c. che dell'art. 20 c.p.c. ed autonomo rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1515 del 24 gennaio 2007
«In tema di competenza per territorio, con riferimento alla proposizione dell'azione di garanzia, poiché si ha garanzia propria quando la causa principale e quella accessoria abbiano lo stesso titolo, ovvero quando ricorra una connessione oggettiva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16800 del 21 luglio 2006
«Per le società prive di personalità giuridica il riferimento, nell'eccezione di incompetenza per territorio derogabile, al luogo ove è ubicata la sede legale della società è sufficiente ad implicare la contestazione del foro generale di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15031 del 26 giugno 2009
«Le controversie tra sostituto d'imposta e sostituito, relative al legittimo e corretto esercizio del diritto di rivalsa delle ritenute alla fonte versate direttamente dal sostituto, volontariamente o coattivamente, non sono attratte alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13775 del 20 settembre 2002
«Con riferimento al canone per l'erogazione dell'acqua potabile ad uso domestico, il corrispondente credito del Comune non trova titolo nella potestà impositiva, benché sia esercitabile con gli strumenti propri delle entrate tributarie (ruolo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9451 del 18 luglio 2000
«L'indeterminabilità del valore della causa va intesa in senso obiettivo, con esclusione dei casi in cui il giudice per ragioni contingenti non riesce a determinare il valore. Consegue che non si versa in ipotesi di causa indeterminabile quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8816 del 18 giugno 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, per i danni alle cose prodotti da natante non sono riconosciute al danneggiato né l'azione diretta contro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1256 del 2 febbraio 1993
«Con riferimento ai contratti di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile connessa alla circolazione di veicoli a motore, l'assicuratore ha l'obbligo di consegnare all'assicurato, all'atto stesso della ricezione del premio o del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 176 del 5 gennaio 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A. ai sensi degli artt. 1901 comma 2 c.c. e 7 comma 2 legge n. 990/69 l'assicuratore è tenuto nei confronti dei terzi danneggiati per il periodo di tempo indicato nel certificato di assicurazione e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6933 del 5 luglio 1999
«I regolamenti si distinguono dagli atti e provvedimenti amministrativi di carattere generale, perché questi ultimi costituiscono espressione di una semplice potestà amministrativa e sono destinati alla cura concreta di interessi pubblici, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2013 del 1 marzo 1994
«Il decreto presidenziale, da adottarsi su proposta del Ministro per l'industria, ai sensi dell'art. 9, L. n. 990 del 1969, per adeguare progressivamente ai valori monetari correnti i limiti di massimale fissati dalla tabella A allegata alla stessa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8590 del 14 giugno 2002
«In tema di competenza territoriale, l'art. 20 c.p.c. si applica a tutte le obbligazioni, da qualunque fonte esse provengano, e quindi anche a quelle di origine extracontrattuale; ne consegue che il convenuto in una causa di responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10222 del 26 luglio 2001
«Il principio fissato dall'art. 10 c.p.c. in relazione alla competenza per valore, ma valevole anche per la competenza per territorio, secondo cui il collegamento tra il giudice e la controversia si determina in base alla domanda, comporta che i...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3353 del 22 marzo 1993
«In tema di competenza per territorio, per stabilire, agli effetti dell'art. 20 c.p.c., quale sia «l'obbligazione dedotta in giudizio», il giudice deve limitarsi ad interpretare il contenuto obiettivo della deductio su cui verte la controversia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6321 del 16 maggio 2000
«Nella liquidazione del danno da invalidità permanente deve aversi riguardo, per la determinazione del pregiudizio patrimoniale subito dal danneggiato, agli emolumenti che a questi spettano in concreto e, perciò, alle competenze effettive al netto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 760 del 24 gennaio 1997
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il termine di cui all'art. 22 della legge n. 990 del 1969, decorrente dalla richiesta di risarcimento, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5271 del 13 maggio 1995
«Nella liquidazione del danno biologico, inteso come menomazione dell'integrità psicofisica della persona in sé considerata, indipendentemente dalle ripercussioni che essa può comportare sulla capacità di lavoro e di guadagno del soggetto, non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4242 del 24 marzo 2003
«Il giudice non può procedere alla liquidazione del danno biologico secondo i principi di cui all'art. 4 del D.L. n. 857 del 1976, conv. nella legge n. 37 del 1977, che si riferisce, nell'ambito dell'azione diretta contro l'assicuratore, al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10022 del 24 giugno 2003
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, anche se è stato adottato erroneamente dal giudice di primo grado il criterio di liquidazione del danno biologico, utilizzando come parametro di riferimento il criterio di cui all'art. 4 della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1865 del 3 marzo 1997
«Quando la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa sopravvenuta e indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione dei danni futuri che gli eredi del defunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4632 del 20 aprile 1993
«In materia di assicurazione della responsabilità civile automobilistica, l'art. 4 comma terzo L. 39 del 1977, il quale dispone che ai fini del risarcimento del danno da invalidità permanente o temporanea il reddito che occorre considerare non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12408 del 7 giugno 2011
«I criteri di liquidazione del danno biologico previsti dall'art. 139 cod. ass., per il caso di danni derivanti da sinistri stradali, costituiscono oggetto di una previsione eccezionale, come tale insuscettibile di applicazione analogica nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16563 del 25 novembre 2002
«Qualora un istituto di assicurazione sociale agisca, per il rimborso di rendita erogata ad un infortunato per incidente stradale, nei confronti del terzo responsabile dell'infortunio medesimo, esercitando il diritto di surrogazione previsto...»