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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5411 del 18 marzo 2015
«Qualora l'acquisto della proprietà immobiliare sia subordinato alla condizione sospensiva del rilascio della concessione edilizia, la verifica dell'avveramento dell'evento dedotto in condizione si estende alla valutazione della legittimità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8989 del 6 maggio 2015
«In materia di attività medico-chirurgica, allorché risulti accertata una condotta negligente che depone per la responsabilità del medico operante e, conseguentemente, della struttura sanitaria, spetta all'uno e all'altra, in applicazione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15031 del 17 luglio 2016
«Le norme sull'interruzione del processo sono rivolte a tutelare la parte nei cui confronti si è verificato l'evento interruttivo, sicché l'irregolare prosecuzione del giudizio derivante dalla loro inosservanza può essere fatta valere soltanto da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17199 del 19 agosto 2016
«Le norme che disciplinano l'interruzione del processo sono preordinate alla tutela della parte colpita dal relativo evento, la quale è l'unica legittimata a dolersi dell'irrituale continuazione del processo nonostante il verificarsi della causa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20832 del 14 ottobre 2016
«In virtù del principio di ultrattività del mandato alle liti, la procura speciale conferita dopo la notifica del ricorso per cassazione e, quindi, in pendenza della relativa fase di giudizio, resta valida ed efficace anche nel caso di decesso del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21742 del 27 ottobre 2016
«La chiusura del fallimento non produce effetti interruttivi automatici sui processi in cui sia parte il curatore, perché la perdita della capacità processuale che ne consegue non si sottrae alla regola, dettata a tal fine dall'art. 300 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23430 del 17 novembre 2016
«La rimessione in termini, disciplinata dall'art. 153 c.p.c., non può essere riferita ad un evento esterno al processo, impeditivo della costituzione della parte, quale la circostanza dell'infedeltà del legale che non abbia dato esecuzione al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27165 del 28 dicembre 2016
«La modifica dell'art. 43 della l. fall., introdotta dall'art. 41 del d.l.vo n. 5 del 2006, trova applicazione, ai sensi dell’art. 153 del d.l.vo citato, a partire dal 16 luglio 2006, con consequenziale automaticità dell’interruzione del processo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2923 del 16 marzo 1978
«L'elemento soggettivo del tentativo è identico a quello del delitto consumato, e va accertato, ai fini della distinzione fra dolo determinato e indeterminato e dolo alternativo ed eventuale, con riferimento al momento dell'azione, prescindendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2005 del 18 ottobre 1980
«Nel delitto previsto dall'art. 314 c.p. è configurabile il concorso con il pubblico ufficiale dell'estraneo alla pubblica amministrazione sia nella veste di istigatore o determinatore, sia sotto forma di cooperatore nell'esecuzione dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 333 del 22 gennaio 1981
«Nel delitto di circonvenzione di persone incapaci, l'induzione comprende qualsiasi attività di suggestione e quindi l'uso di qualsiasi mezzo idoneo a determinare o, quanto meno, a rafforzare nel soggetto passivo il consenso al compimento di un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 30 marzo 1982
«L'estinzione del reato per morte del reo, in caso di sentenza contumaciale non potuta notificare per estratto all'imputato nel frattempo deceduto e non impugnata neppure dal difensore o dalle altre parti legittimate, deve essere dichiarata in sede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6151 del 24 giugno 1982
«I reati di violenza privata e sequestro di persona, pur avendo in comune l'evento materiale della costrizione, si differenziano tra loro per la diversa incidenza della violenza o minaccia sulla libertà del soggetto passivo. Nella violenza privata...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3888 del 28 aprile 1983
«Per la sussistenza del delitto di omicidio preterintenzionale non è necessario che la serie causale che ha provocato la morte rappresenti lo sviluppo dello stesso evento di percosse o di lesioni volute dal colpevole, ma è sufficiente che esista un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1648 del 24 febbraio 1984
«Il contenuto costitutivo del reato descritto dall'art. 437 c.p. e quello del reato di lesioni colpose sono tra loro sostanzialmente diversi e l'uno non comprende l'altro; infatti nel reato di lesioni colpose l'elemento soggettivo è costituito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2127 del 21 agosto 1984
«In tema di omicidio preterintenzionale, quando l'evento morte non discende, come causa clinica diretta, dall'azione materialmente posta in essere dall'agente, ma ad essa sia ricollegabile quale fattore di emergenza di un processo patologico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3768 del 28 aprile 1984
«Nei reati contro il patrimonio le norme relative all'entità del danno quale circostanza aggravante o attenuante sono applicabili anche ai reati tentati ogni qualvolta sia possibile, attraverso le modalità del fatto, stabilire con certezza il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1681 del 16 febbraio 1985
«Il reato permanente consiste nella protrazione volontaria dell'attività antigiuridica per un tempo più o meno lungo, dopo il momento iniziale della violazione della norma in cui sono stati realizzati condotta ed evento. In detto reato è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2386 del 12 marzo 1985
«L'elemento psicologico del delitto di danneggiamento si ravvisa nella coscienza e volontà di danneggiare e a nulla rilevano il movente o le finalità per le quali il fatto sia commesso. Il fatto sussiste anche quando l'azione sia posta in essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9549 del 22 ottobre 1985
«L'ipotesi del sequestro di persona a scopo di estorsione, cui segua, cagionata volontariamente dal colpevole, la morte del sequestrato, ha natura di reato complesso e l'evento di omicidio volontario del sequestrato costituisce aggravante oggettiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4287 del 26 maggio 1986
«In tema di rapporto di causalità ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 41 c.p., secondo cui «le disposizioni precedenti si applicano anche quando la causa preesistente, simultanea o sopravvenuta consiste nel fatto illecito altrui», il nesso di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10574 del 9 ottobre 1987
«Nel tentativo (delitto tentato) l'idoneità degli atti va considerata in concreto, con riferimento, cioè, all'evento che effettivamente l'agente si riprometteva di raggiungere, così come l'univocità va desunta dal modo con cui gli atti sono stati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11562 del 12 novembre 1987
«La norma di cui all'art. 56 c.p. prende in esame l'evento solo ai fini della volontaria desistenza o dell'attivo ravvedimento. Ne consegue che ai fini del tentativo in un reato si deve prendere in considerazione non l'evento, bensì la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2202 del 18 febbraio 1987
«Sussiste l'elemento intenzionale del reato di danneggiamento, nella forma del dolo eventuale, nell'ipotesi in cui l'agente, mediante un colpo violento al viso, cagioni a taluno non solo lesioni personali, ma anche la rottura degli occhiali....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10227 del 19 ottobre 1988
«Deve considerarsi sufficiente, perché un furto possa qualificarsi consumato e non tentato (non avendo rilevanza alcuna l'elemento spaziale e quello temporale ai fini della distinzione) che la cosa sottratta sia passata nell'esclusivo dominio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10473 del 25 ottobre 1988
«In tema di furto non hanno alcuna rilevanza, perché il reato possa qualificarsi consumato e non tentato, l'elemento spaziale e quello temporale: se la cosa sottratta è passata nel dominio dell'agente anche per breve tempo ed anche nello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10991 del 14 novembre 1988
«Quando più soggetti partecipano ad un furto e uno di essi riesce ad impossessarsi di alcune cose soltanto, mentre gli altri compartecipi non riescono ad impossessarsi di altre, alla cui sottrazione era diretta la consumazione criminosa, ricorre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4217 del 7 aprile 1988
«Ai fini della configurabilità del delitto di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, non è necessario né che la situazione di pericolo, costituente l'evento in senso giuridico del reato, investa una indefinita molteplicità di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7427 del 30 giugno 1988
«Il delitto di invasione di terreni o edifici è di natura permanente, stante la protrazione dell'evento occupazione nel tempo, al di là della possibile istantanea introduzione nel fondo altrui. (Applicazione in tema di tempestività della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1909 del 9 febbraio 1989
«Il delitto di simulazione si consuma allorché sono iniziate le indagini a seguito della denuncia sporta. Ne consegue che la resipiscenza del denunciante può assurgere ad evento impeditivo del delitto quando sia piena, spontanea ed immediata e sia...»