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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35066 del 19 settembre 2007
«Non è configurabile il concorso formale tra il reato di bancarotta fraudolenta e quello di bancarotta impropria di cui all'art. 223 comma secondo n. 2 che deve considerarsi assorbito nel primo quando l'azione diretta a causare il fallimento sia la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9692 del 4 luglio 2002
«Il decreto con il quale il giudice delegato, a fronte dell'opposizione del curatore, in luogo di provvedere alla istruzione della causa e rimettere la decisione al collegio, direttamente escluda, in tutto o in parte, il credito oggetto della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4043 del 19 marzo 2003
«A tale regime di limitazione probatoria si perviene — d'altronde — anche in ragione dell'analogo regime previsto in tema di ammissione al passivo dei crediti, atteso che tanto l'azione di revindica, quanto quella diretta all'insinuazione al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7276 del 20 febbraio 2004
«La disposizione contenuta nell'art. 568 comma quinto c.p.p., che in caso di impugnazione proposta a un giudice incompetente consente a quest'ultimo la trasmissione diretta degli atti al giudice competente, trova applicazione esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8237 del 28 agosto 1993
«...sia positiva superandosi la necessità del preventivo giudicato è demandato direttamente al giudice della revisione ogni accertamento relativo. (Fattispecie in tema di annullamento di declaratoria di inammissibilità di richiesta di revisione).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7263 del 1 aprile 1999
«In tema di revisione, poiché i requisiti di forma e di sostanza nonché la rilevanza dei nuovi elementi devono essere esaminati — per evidenti ragioni di economia processuale — già nella fase preparatoria e rescindente (fase diretta a verificare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4614 del 11 ottobre 1995
«...giurisdizione su quest'ultimo istituto, sul rilievo che erano state raggiunte quella stabilità e consistenza di sede sufficienti a consentire conoscenza personale, diretta e continuata del detenuto stesso da parte di quest'ultima magistratura).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1050 del 1 aprile 1999
«La Suprema corte, rilevando che la richiesta di convalida è diretta ad ottenere unicamente la convalida del provvedimento emesso in via di urgenza, ma che esso non contiene — nemmeno implicitamente — l'istanza di emissione da parte del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1542 del 20 agosto 1994
«L'effetto abrogativo del D.P.R. 5 giugno 1993, n. 171 — che ha concluso la procedura referendaria diretta all'abrogazione di talune norme del testo unico in materia di sostanze stupefacenti e psicotrope approvato con il D.P.R. 9 ottobre 1990, n....»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 953 del 11 giugno 1994
«Al giudice competente per la revoca della sentenza di condanna per abolitio criminis è conferito il potere di rivisitazione del giudicato e di valutazione del quadro probatorio, al fine di rendere espliciti il contenuto ed i limiti del giudicato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13597 del 21 luglio 2004
«L'atto di riassunzione del processo non introduce un nuovo procedimento, ma espleta esclusivamente la funzione di consentire la prosecuzione di quello già pendente, con la conseguenza che, per la sua validità — direttamente controllabile in sede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9350 del 10 aprile 2008
«...della prima udienza, a cui il predetto giudice deve dar luogo anche nel caso in cui lo stesso convenuto si costituisca direttamente alla prima udienza e si renda necessario provvedervi in base all'attività svolta dalle parti in tale udienza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2830 del 26 febbraio 2002
«Il combinato disposto degli artt. 319 c.p.c. e 57 att. c.p.c. va interpretato nel senso che, qualora dinanzi al giudice di pace non sia stata tenuta udienza nel giorno indicato in citazione o nel processo verbale, l'iscrizione a ruolo può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17564 del 31 agosto 2005
«...non integra un vizio relativo alla instaurazione del contraddittorio, anche nell'ipotesi in cui, nell'atto di impugnazione, non sia indicato il rapporto successorio, derivando la legittimazione processuale dell'erede direttamente dalla legge.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9452 del 18 luglio 2000
«...processuale costituito, non vi è alcuna esigenza di tutelare la buona fede del rappresentante che invece è a diretta conoscenza della sopravvenuta capacità del rappresentato, con conseguente cessazione della propria rappresentanza “ex lege”.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4355 del 16 maggio 1997
«Ne consegue che, qualora l'iniziativa processuale sia assunta, nell'ambito delle sue competenze, dal rappresentante preposto all'esercizio della sede secondaria, gli effetti si producono direttamente nei confronti dell'impresa e quest'ultima è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18243 del 3 luglio 2008
«...proposto da una regione, la quale si era limitata ad allegare la nullità della citazione introduttiva, per essere stata notificata direttamente alla regione, e non all'avvocatura dello Stato, della cui opera l'ente aveva deliberato di avvalersi).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5817 del 24 maggio 1993
«...e non è, pertanto, applicabile all'impugnazione incidentale di tipo adesivo (che è quella diretta a chiedere la cassazione della sentenza per le stesse ragioni già fatte valere con il ricorso principale), che resta soggetta ai termini ordinari.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9497 del 19 luglio 2000
«La parte chiamata direttamente a contraddire rispetto all'impugnazione principale può proporre impugnazione incidentale tardiva nei confronti di una parte del giudizio di primo grado diversa dall'appellante principale solo a condizione che a quel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4739 del 30 marzo 2001
«...anche la decisione sulle spese non direttamente impugnata, non anche in quella, inversa, in cui la statuizione dipendente non implica soccombenza di detta parte ma dell'altra, la quale invece non abbia proposto al riguardo alcuna doglianza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16170 del 21 dicembre 2001
«Nel giudizio di appello, non soltanto la richiesta di restituzione delle somme pagate alla controparte in esecuzione della sentenza di primo grado non configura una domanda nuova — essendo conseguente alla richiesta di modifica della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5485 del 2 maggio 2000
«...di esso è diretta conseguenza; invece sono irripetibili le retribuzioni riscosse o maturate fino alla sentenza d'appello dichiarativa della legittimità del licenziamento, in riforma della pronuncia di primo grado che lo aveva ritenuto illegittimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8829 del 13 aprile 2007
«È ammissibile la ripetizione delle somme pagate in esecuzione della sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva, successivamente riformata in appello (con sentenza confermata dalla Corte Suprema di Cassazione), pur non ricorrendo in tal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20 del 5 gennaio 1985
«La riserva di gravame espressa nei riguardi di una sentenza non definitiva non rappresenta la manifestazione di volontà diretta a proporre impugnazione contro la sentenza stessa, ma è unicamente diretta a conservare il potere d'impugnazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3257 del 2 marzo 2012
«Allorquando l'appellante, dopo aver fatto riserva di impugnazione contro una sentenza non definitiva, proponga appello avverso la sentenza definitiva, e, pur specificando di indirizzare il proprio gravame contro quest'ultima, investa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21 del 3 gennaio 2005
«Il requisito della «sommaria esposizione dei fatti» richiesto dall'art. 342 c.p.c. non esige una parte espositiva formalmente autonoma ed unitaria ma, in quanto funzionale alla individuazione delle censure mosse dall'appellante, può ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2217 del 1 febbraio 2007
«Peraltro, la verifica dell'osservanza dell'onere di specificazione non è direttamente effettuabile dal giudice di legittimità, dacché interpretare la domanda - e, dunque, anche la domanda di appello - è compito del giudice di merito e implica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12984 del 31 maggio 2006
«A tal fine non è sufficiente che l'individuazione delle censure sia consentita, anche indirettamente, dal complesso delle argomentazioni svolte a sostegno dei motivi di appello, dovendosi considerare integrato in sufficiente grado l'onere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26192 del 1 dicembre 2005
«Al riguardo, seppure — stante la mancanza nell'appello di un principio di autosufficienza — deve ritenersi ammissibile anche una integrazione dei motivi mediante un rinvio circostanziato ai singoli atti del processo (che si presumono noti), è pur...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16422 del 20 agosto 2004
«...può emergere anche indirettamente dalle argomentazioni svolte a sostegno dei motivi di impugnazione, ove questi forniscano gli elementi idonei a consentire l'individuazione dell'oggetto della controversia e delle ragioni del gravame.»