-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1722 del 22 aprile 1994
«La persona offesa dal reato, in quanto tale, qualora non rivesta anche la qualità di persona che potrebbe avere diritto alla restituzione delle cose sequestrate, non è legittimata né a proporre richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1759 del 17 giugno 1994
«Ai fini della liquidazione delle spese di custodia di veicolo sequestrato, correttamente il giudice procede alla liquidazione equitativa quando non esistono tariffe vigenti ed utilizzabili, pur a seguito della sentenza n. 230/1989 che ha...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2285 del 24 febbraio 1994
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, il giudice è tenuto unicamente alla verifica, in negativo, della presenza delle cause di non punibilità che potrebbero condurre ad un proscioglimento a norma dell'art. 129 c.p.p. ed ad...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2704 del 13 settembre 1994
«Il provvedimento con il quale il giudice, ritenuta l'inammissibilità dell'opposizione proposta dalla persona offesa avverso la richiesta di archiviazione, accolga, ai sensi dell'art. 410, comma 2, c.p.p., detta ultima richiesta, è legittimamente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 272 del 11 marzo 1994
«Nel procedimento di esecuzione, l'omesso avviso della data dell'udienza in camera di consiglio all'interessato e al difensore determina una nullità di ordine generale a termini dell'art. 178, lettera c), c.p.p., di carattere assoluto, rilevabile...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2775 del 5 marzo 1994
«In tema di impugnazioni, il divieto della reformatio in peius sancito dall'art. 515, terzo comma, c.p.p. 1930 e dall'art. 597, terzo comma, c.p.p., pur essendo specificamente previsto in materia di appello, costituisce un principio generale, come...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 10 maggio 1994
«Nei casi di arresto o di fermo non seguiti da provvedimento di convalida per omesso interrogatorio dell'indagato ovvero di arrestato o fermato che non abbia reso l'interrogatorio in quanto non abbia potuto o voluto comparire nella udienza in cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3127 del 10 settembre 1994
«Il giudice dell'esecuzione, cui sia richiesta la revoca della sentenza per dedotta sopravvenuta abolizione del reato è tenuto ad interpretare il giudicato e a renderne espliciti il contenuto ed i limiti ricavando dalla decisione irrevocabile tutti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3261 del 18 marzo 1994
«Ricorrono gli estremi della contravvenzione di cui all'art. 659 c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) ogni qualvolta si verifichi un concreto pericolo di disturbo, che superi i limiti di normale tollerabilità, la cui...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3511 del 29 settembre 1994
«Il giudice delegato per l'espletamento dell'incidente probatorio ai sensi dell'art. 398, ultimo comma, c.p.p. non ha il potere di sindacare il merito del provvedimento di delega. Conseguentemente, il conflitto di competenza che insorga tra giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3584 del 14 settembre 1994
«In tema di criminalità organizzata di tipo mafioso, l'accertata esistenza di una regola interna al sodalizio, pur definita «indefettibile» e «inderogabile», in base alla quale sarebbe stato obbligatorio far conoscere ai «capi mandamento» in stato...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«L'errore materiale, perché sia suscettibile di correzione ai sensi dell'art. 130 c.p.p., non dev'essere partecipe del processo volitivo del giudice, ma deve semplicemente consistere in una mancanza di corrispondenza tra il contenuto effettivo di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3674 del 25 agosto 1994
«L'art. 666, comma 7, c.p.p., secondo il quale il ricorso contro l'ordinanza decisoria del procedimento di esecuzione non ha efficacia sospensiva (salvo che il giudice che l'ha emessa disponga diversamente), è norma eccezionale di stretta...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3695 del 20 settembre 1994
«Nel nuovo ordinamento processuale, l'indagine di legittimità sulla struttura razionale della motivazione e, cioè, sul modo di costruire il discorso giustificativo della decisione, deve essere orientata entro un orizzonte circoscritto. Il sindacato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3769 del 31 marzo 1994
«Il giudice incompetente, investito da impugnazione erroneamente qualificata (nella specie «appello» in luogo di «ricorso per cassazione») e a lui mal proposta non deve pronunciare sentenza d'inammissibilità dell'impugnazione stessa, ma, dopo aver...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3816 del 31 marzo 1994
«Allorché la sospensione condizionale della pena non sia stata richiesta dall'imputato, il suo appello inteso ad ottenere la revoca del beneficio non può trovare in mancanza di impugnazione del pubblico ministero, illimitato accoglimento, ancorché...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3819 del 31 marzo 1994
«Il criterio distintivo tra omicidio volontario e omicidio preterintenzionale consiste nell'elemento psicologico nel senso che nell'ipotesi della preterintenzione la volontà dell'agente è diretta a percuotere o a ferire la vittima con esclusione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3823 del 31 marzo 1994
«Quello contemplato dall'art. 659, primo comma, c.p., è un reato di pericolo per la cui configurabilità è necessario accertare che gli schiamazzi e i rumori, in quanto travalicanti, per la loro entità oggettiva, i limiti della normale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 396 del 11 marzo 1994
«L'onere di prospettare, da parte del condannato, fatti specifici sui quali si fonda la richiesta di applicazione in sede esecutiva dell'istituto della continuazione consente al giudice di individuare elementi rivelatori dell'identità del disegno...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4321 del 7 gennaio 1994
«Il provvedimento di applicazione in sede esecutiva della disciplina del reato continuato è provvedimento di esclusiva competenza del giudice dell'esecuzione; ed anche in tal caso, ai fini della individuazione del giudice competente, vale la regola...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4748 del 2 dicembre 1994
«È abnorme, e quindi ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare, ritenuta la nullità di un atto compiuto dal pubblico ministero (nella specie, accertamento tecnico irripetibile), in luogo di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5363 del 15 gennaio 1994
«In tema di conflitti, il disposto di cui all'art. 28, secondo comma, seconda parte, c.p.p., secondo cui, qualora il contrasto sia tra giudice della udienza preliminare e giudice del dibattimento, prevale la decisione di quest'ultimo, non opera...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5637 del 22 febbraio 1994
«Con l'espressione «in relazione alla pena» adoperata nell'art. 665 c.p.p. deve ritenersi tutto ciò che ha attinenza non solamente con la misura della pena, ma anche con la sua applicazione ed esecuzione (come è, ad esempio, per le statuizioni in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5801 del 20 maggio 1994
«L'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., in quanto norma penale «in bianco» di carattere sussidiario, è utilmente richiamabile solo nelle ipotesi in cui la violazione di un obbligo imposto da un ordine autorizzato da una norma...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6728 del 10 giugno 1994
«Qualora venga proposta dall'imputato richiesta di applicazione della pena subordinata alla concessione della sospensione condizionale ai sensi dell'art. 444, comma 3, c.p.p., ed il pubblico ministero manifesti il proprio dissenso motivandolo non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7072 del 16 giugno 1994
«Natura e carattere del tutto peculiari ha la decisione adottata con il rito abbreviato, che è assoggettato ad una disciplina autonoma rispetto al giudizio ordinario, in quanto va svolto «allo stato degli atti». L'imputato, nell'accettare questo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7482 del 1 luglio 1994
«La contravvenzione prevista nel capoverso dell'art. 659 c.p. ha carattere speciale rispetto a quella contemplata nel comma 1 dello stesso articolo, ed è caratterizzata dalla relazione, posta dal legislatore, tra l'esercizio di una professione o di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7749 del 11 luglio 1994
«In tema di contravvenzioni per inosservanza all'ordine dato dall'autorità per motivi di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico, o igiene, per la sussistenza del reato è necessario che il soggetto sia effettivamente venuto a conoscenza...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 792 del 11 aprile 1994
«La correzione della materiale discordanza tra l'effettivo pensiero del giudice e la sua esternazione consistente nella trascrizione di un importo diverso da quello effettivamente liquidato come provvisionale, non implica una modificazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 897 del 26 gennaio 1994
«Presupposto indefettibile per la concessione dell'attenuante del risarcimento del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è che tale risarcimento avvenga «prima del giudizio», cioè in una fase antecedente alle formalità di apertura del dibattimento di primo grado.»